Halloween 2 – La recensione in anteprima
Halloween 2 (Halloween II) Regia di Rob Zombie, con Malcolm McDowell, Tyler Mane, Sheri Moon Zombie, Scout Taylor-Compton, Brad Dourif, Danielle Harris, Bill Moseley, Howard Hesseman, Brea Grant, Caroline Williams, Bill Fagerbakke, Chase Wright Vanek, Mark Christopher Lawrence, Daniel Roebuck, Chris Hardwick, Richard Brake, Ezra Buzzington, Dayton Callie, Jeffrey Daniel Phillips.Il film si apre con
Halloween 2 (Halloween II) Regia di Rob Zombie, con Malcolm McDowell, Tyler Mane, Sheri Moon Zombie, Scout Taylor-Compton, Brad Dourif, Danielle Harris, Bill Moseley, Howard Hesseman, Brea Grant, Caroline Williams, Bill Fagerbakke, Chase Wright Vanek, Mark Christopher Lawrence, Daniel Roebuck, Chris Hardwick, Richard Brake, Ezra Buzzington, Dayton Callie, Jeffrey Daniel Phillips.
Il film si apre con una citazione da un ipotetico trattato sul subconscio dei sogni. L’immagine del cavallo bianco sarebbe infatti collegato alla purezza ma, al contempo, sarebbe il simbolo di un irrefrenabile istinto a scatenare emozioni incontrollabili e rabbiose, come il caos e la distruzione. Così un singolo elemento si trasforma in un punto di legame tra due facce opposte della stessa medaglia, nell’eterno confronto tra male e bene, tra luce e ombra, tra vita e morte.
Le prime immagini del film mostrano la giovane Laurie chiedere aiuto in mezzo a una strada. Il suo corpo è martoriato, il suo volto è una maschera di sangue. La ragazza è sopravvissuta al massacro descritto nel primo Halloween di Zombie, uscito nel 2007. Tutti pensano che Mike sia morto, in particolare lo psicologo Samuel Loomis, un Malcom Mc Dowell sopra le righe, ma ovviamente si sbagliano. Mike è vivo e vegeto e la sua sete di sangue si potrà placare solo quando potrà assaporare quello della sorella Laurie, che ora vive a casa della sua migliore amica Annie.
Nelle sue opere precedenti Rob Zombie ha dimostrato, contro ogni previsione, di essere uno dei registi votati all’horror contemporaneo di maggiore interesse. La sua vena “poetica” ha un vago sapore espressionista. Le immagini dei suoi film sono sporche e ruvide come l’asfalto. I colori saturi dei due film d’esordio (La casa dei 1000 corpi e lo splendido La casa del Diavolo) nei film di Halloween hanno lasciato spazio ai fortissimi contrasti di chiari e scuri, dove spesso il nero, il buio ha il sopravvento sulla luce, evidente metafora visiva della contrapposizione tra Laurie/bene e Mike/male. Le ambientazioni, in prevalenza notturne, mostrano spesso dei primi piani di volti e dettagli di oggetti illuminati da tenui luci urbane in netto contrasto con l’infinita voragine scura che ne fa da sfondo. Al contrario accade spesso che quando la luce riesce a inondare gli ambienti sono i personaggi a risaltare come silhuette di ombre. Non ci sono sfumature, c’è la luce e il buio.
Zombie sembra avere ben assimilato le lezioni di regia dei classici dello slasher degli anni settanta, costruisce le scene di violenza attraverso un montaggio serratissimo, fatto di dettagli e di frammenti. Le singole inquadrature possono apparire incomprensibili, ma il loro fluire diventa un disperato grido di angoscia. Ogni stacco di montaggio sembra una scheggia acuminata fatta per ferire lo sguardo dello spettatore. Il nero è il colore dominante e le tonalità ipersature del museo degli orrori di capitan Spalding viene sostituito dalle sfumature fredde e verdognole delle luci al neon. Anche il sangue, che abbonda ovunque passi Myke, sembra fondersi con l’oscurità delle ombre.
Zombie è un cinefilo, uno che è cresciuto guardando tonnellate di film horror e ama omaggiare i suoi maestri. Un’arma a doppio taglio che però ha saputo maneggiare con attenzione, portando i sala dei risultati di grande qualità. Con il secondo film della “sua” saga infatti non si limita semplicemente a offrire un tributo al sequel originale, dimostra grande consapevolezza nell’utilizzo dei canoni del genere riscendo addirittura a dare uno spessore maggiore alla figura di Mike, forse l’essere umano (cinematograficamente parlando) che rappresenta meglio l’incarnazione totale del male e della violenza selvaggia e istintiva.
Il film esce in Italia in prossimità dell’Halloween da calendario, mentre in tutto il mondo è nelle sale a partire da fine agosto. Il pubblico si è però rivelato molto combattuto a proposito della riuscita del film. La nuova interpretazione di Michael Myers lo distacca in modo radicale dal modello originale, come ha sottolineato lo stesso Rob Zombie. Il regista si è dichiarato insoddisfatto del risultato mostrato dal primo film, mentre ha gradito quanto il secondo film risulti intenso e brutale.
Per dovere di cronaca è necessario dire che Zombie aveva più volte dichiarato pubblicamente che non avrebbe più lavorato a un sequel/remake di Halloween, dopo la devastante esperienza del primo film. La spinta a girare il secondo film è arrivata quando ha capito che l’omaggio doveva lasciare sfogo alla sua vena interiore, solo così nel film si poteva capire che quello era il “suo” Michael Myers e la “sua” Laurie Strode, quasi in un delirio di possessione.
Halloween 2 esce nei cinema venerdì 16 ottobre
Voto Carlo 6,5
Voto Gabriele: 7