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Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2: Recensione in anteprima

La saga cinematografica di Harry Potter è giunta a conclusione. Il bene e il male si scontrano in un epico finale ricco di effetti speciali, azione e colpi di scena. Ecco la recensione di Cineblog, leggetela con noi!

di simona
pubblicato 12 Luglio 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 10:26

Tutto finisce. Anche una delle saghe cinematografiche più longeve e più amate degli ultimi decenni. Chi si sarebbe potuto aspettare tutto questo successo nel 1997, quando il primo dei sette romanzi di J.K.Rowling arrivò sugli scaffali delle librerie? Di sicuro non se lo aspettavano i realizzatori della versione cinematografica, divenuta velocemente un fenomeno di proporzioni abnormi in tutto il mondo. Probabilmente nessuno credeva che a Harry Potter e la Pietra Filosofale, uscito al cinema nel 2001, sarebbero seguiti altri 7 film. Il fatto che non se lo aspettassero (oltre al fatto che, all’epoca della realizzazione dei primi capitoli cinematografici, non fossero ancora stati dati alle stampe gli ultimi romanzi della serie) ha purtroppo influito molto sulla narrazione. Di film in film (il continuo avvicendarsi di registi alla direzione del progetto non ha certo aiutato) sono stati tralasciati un’enormità di particolari ritenuti trascurabili ma che, invece, si sono poi rivelati indispensabili quanto fondamentali per la conclusione della storia. Recuperarli in corsa si è rivelato in molti casi impossibile, perciò si è finito per abbozzare e rattoppare alla meno peggio. Un vero peccato.

A David Yates è toccato il compito più difficile: raccogliere quanto detto e mostrato nei primi quattro capitoli e guidare il pubblico verso il finale della saga, fornendo allo spettatore elementi sufficienti a non fargli del tutto perdere l’orientamento, nel vortice di personaggi, luoghi ed avvenimenti descritti nelle pagine della Rowling. Dopo un mediocre quinto capitolo ed un orripilante sesto (sfido chiunque non abbia letto i romanzi ad affermare di aver capito qualcosa della trama de Il Principe Mezzosangue, al di là degli struggimenti amorosi dei tre protagonisti! Con buona pace dei fan di Piton…) Yates è riuscito ad aggiustare il tiro ed a portare nelle sale un ultimo capitolo avvincente e ben fatto. I libri, certo, restano tutto un altro pianeta, ma Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 (così come la Parte 1 – da noi recensita qui) è, nel complesso, un buon prodotto. Pur con qualche riserva.

La Parte 2 – riconvertita in un inutile 3D fasullo che non regala alcun valore aggiunto alla pellicola (però gli occhialetti appositamente realizzati sono assolutamente divertenti!) – inizia dove finisce la Parte 1: con un furto che avrà lunghe ripercussioni. La tomba di Albus viene profanata e dalle mani dello scomparso preside viene strappata la sua inconfondibile bacchetta. Trionfante, il ladro—Lord Voldemort in persona—solleva in alto la Bacchetta di Sambuco, lanciando fulmini verso le nubi scure che incombono. Secondo la leggenda, la Bacchetta di Sambuco è uno dei doni che—insieme alla Pietra della Resurrezione e al Mantello dell’invisibilità— possono ingannare la Morte.

Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2

A questo punto mi sembra doveroso avvertire quanti sceglieranno di proseguire nella lettura, che la presente recensione contiene spoiler. Diamo per assodato che i fan del maghetto conoscano già i fatti salienti di quest’ultima parte della sua avventurosa odissea. (Lo danno per scontato anche i realizzatori del film, che non si soffermano nemmeno un minuto a dare spiegazioni su personaggi, retroscena, oggetti o incantesimi vari. Chi ha seguito i precedenti capitoli dovrebbe sapere già di cosa si sta parlando).

Ritroviamo Harry sulla tomba dell’elfo Dobby, poco prima di accordarsi con Unci Unci per farsi portare all’interno della Gringott. Dall’ingresso dei tre amici, in questo capitolo definitivamente adulti, nell’atrio della blindatissima banca (con Ermione trasformata in Bellatrix grazie alla pozione polisucco) in poi, è come essere sulle montagne russe. Non si può negare che il film scorra via veloce. Fin troppo! Non è facile afferrare tutti i dettagli e seguire il filo degli eventi che si dipanano sullo schermo a ritmo decisamente sostenuto. Rileggere ilsettimo romanzo prima di andare al cinema potrebbe non essere una cattiva idea!

In un lampo, eccoci alla Testa di Porco di Hogsmeade a colloquio con Aberforth, il fratello di Albus (che non ci spiega nulla delle travagliate vicende famigliari di Silente ed accenna appena alla defunta sorella) e poi, guidati da Neville, ci troviamo a Hogwarts. E mentre l’ultima battaglia (le sequenze della lotta finale sono davvero tese e ben realizzate, supportate da ottimi effetti visivi) inizia ad infuriare fra le mura della scuola, i nostri protagonisti dovranno trovare e distruggere gli ultimi Horcrux (chi non ha letto i libri non scoprirà mai come siano stati creati, ma sorvoliamo). Giusto il tempo per un commiato rapidissimo (un’inquadratura a testa, che il tempo stringe!) agli amici caduti, con una (doverosa!) parentesi un po’ più succosa e commovente, dedicata alla morte di Severus Piton ed ai suoi ricordi. Ora Harry sa tutta la verità ed è pronto ad affrontare Voldemort, a farsi uccidere e a tornare in vita per portare a termine la propria missione. Di incantesimo in incantesimo, fra uno schiantesimo ed un avada kedavra, il Signore Oscuro è sconfitto.

Buona la prova attoriale del trio Radcliffe-Watson-Grint, ai quali va il nostro augurio di riuscire a lasciarsi alle spalle i personaggi che li hanno resi celebri. Ralph Fiennes, Alan Rickman (nonostante il processo di ringiovanimento digitale lo abbia parzialmente privato di espressività) e Maggie Smith, con a disposizione una manciata di battute a testa, restano una spanna sopra tutti gli altri.

Qui c’è il full trailer in italiano.

Nei cinema da mercoledì 13 luglio 2011

Voto Simona: 7+
Voto Carla: 7
Voto Gabriele: 6

Harry Potter e i Doni della Morte – Parte 2 (Harry Potter and the Deathly Hallows: Part II – Fantastico – USA, Gran Bretagna 2011) Regia di David Yates. Con Daniel Radcliffe, Rupert Grint, Emma Watson, Alan Rickman, Helena Bonham Carter, Tom Felton, Ralph Fiennes, Maggie Smith, Matthew Lewis, James ed Oliver Phelps, Jason Isaacs, David Thewlis, John Hurt, Robbie Coltrane, Jim Broadbent, Jason Isaacs…

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