Home Curiosità Harry Potter: una teoria dei fan “rivisita” la famosa cicatrice a forma di saetta

Harry Potter: una teoria dei fan “rivisita” la famosa cicatrice a forma di saetta

Secondo una teoria dei fan, la cicatrice a forma di saetta di Harry Potter potrebbe riservare qualche sorpresa.

pubblicato 22 Gennaio 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 21:36

L’universo di Harry Potter è grande e complesso, e quindi intrigante materia prima per il fandom che ama sempre analizzare e teorizzare su ogni singolo elemento, anche su quelli che per molti “babbani” risultano scontati o di poco interesse.

L’account Twitter Today Years Old ha recentemente posto la domanda se in realtà ci sia un significato più profondo per la famosa cicatrice a forma di saetta di Harry Potter.

Sul tweet in questione a sinistra è stata pubblicata un’immagine di Daniel Radcliffe nei panni di Harry Potter che alza i capelli per mostrare la sua famigerata cicatrice, che testimonia la sua sopravvivenza ad una maledizione scagliata nientemeno che da Voldemort in persona. A destra nel tweet c’è invece un’immagine dal sito wiki di Harry Potter che mostra il movimento della mano per lanciare la temuta maledizione che uccide. Il post è stato condiviso con la seguente didascalia.

[quote layout=”big”]Sapevate che la cicatrice di Harry Potter non è una saetta, ma in realtà il movimento della mano per lanciare Avada Kedavra?[/quote]

 

Nel mondo magico l’incantesimo Avada Kedavra, comunemente noto come “l’Anatema che uccide”, è secondo quanto riporta il sito Pottermore: “Una potente maledizione che uccide istantaneamente la vittima”. Se questa teoria della cicatrice fosse vera potrebbe indubbiamente avere una qualche ripercussione dato che come abbiamo premesso questa è la maledizione utilizzata da Voldemort per tentare di uccidere un Harry neonato.

A smentire questa teoria c’è anche il Voldemort cinematografico, interpretato da Ralph Fiennes, che quando tenta di uccidere Harry non utilizza lo stesso movimento della mano mostrato in questo tweet. A questo punto non resta che attendere un intervento di J.K. Rowling a mettere un punto definitivo sul dibattito.

 

 

 

Fonte: Stuff