Hellraiser 3: nuova statua di Pinhead by Sideshow Collectibles
Dal sequel “Hellraiser III” una nuova statua ritrae il cenobita Pinhead in tutto il suo terrificante fascino.
C’è una porta che attende solo di essere aperta, un passaggio per chi cerca risposte a domande che la maggioranza degli uomini ha paura di porre, consapevoli che aprirebbero una voragine su un abisso infernale in cui dolore e pena toccano i vertici del piacere, e le risposte hanno il sapore acre del sangue e della dannazione eterna, la combinazione giusta per spalancare le porte dei piaceri del paradiso o dell’inferno.
Tu hai aperto la scatola e noi siamo venuti…siamo demoni per alcuni, angeli per altri…devi venire con noi a provare i nostri piaceri…abbiamo tante cose stupende da mostrarti – Pinhead
La saga Hellraiser è senza dubbio una delle più amate dai fan del genere horror, naturalmente prima che lasciasse il grande schermo e proseguisse con una serie di sequel direct-to-video che sono andati di male in peggio fino al più recente capitolo, il famigerato Hellraiser: Revelations che si è rivelato uno dei peggiori sequel horror mai realizzati e il peggior capitolo del franchise, così brutto che alla sua uscita mandò su tutte le furie Clive Barker che si sfogò via Twitter imprecando contro un film che era un vero e proprio insulto all’immaginario horror creato dallo scrittore.
Ti prego, non avere paura di esplorare…presto conosceremo la tua carne…le torture che subirai saranno leggendarie anche all’inferno! – Pinhead.
Per il sottoscritto il franchise Hellraiser termina con il secondo capitolo Hellbound: Hellraiser II – Prigionieri dell’Inferno (1989), anche se il successivo Hellraiser III – Inferno sulla città (1992) non è un sequel completamente privo di appeal, ma già mostrava i primi segni della deriva poi presa in seguito dalla saga che terminerà la sua corsa sul grande schermo nel 1996 con Hellraiser IV – La stirpe maledetta diretto da Kevin Yagher con lo pseudonimo Alan Smithee. Dal successivo Hellraiser 5: Inferno del 2000, la serie sfornerà altri cinque capitoli tutti direct-to-video.
La sottomissione umana si ottiene facilmente sia con il terrore che con la tentazione…La sofferenza è l’unica moneta del reame…sembro forse un essere al quale interessa disquisire sulla carità di Dio?! Io sono il puro male…l’oscurità; è lei la mia vera luce. – Pinhead
In nome dei bei vecchi tempi andati, quando il Pinhead di Doug Bradley ci affascinava e inquietava allo stesso tempo con le sue minacciose promesse di sublimi piaceri infernali, ecco una nuova statua di Sideshow Collectibles già disponibile in pre-ordine che promette di catturare l’indimenticabile performance di Doug Bradley come icona horror di culto. Gli artisti di Sideshow hanno convocato il sadico capo dei cenobiti e l’hanno ritratto con un realismo deliziosamente agghiacciante come la fredda arroganza del suo volto pallido e mutilato. Pinhead è risorto dall’inferno in tutta la sua maestosa follia in un raccapricciante ritratto di eterno dolore con il suo costume nero completo di ganci e piercing. Pronto a scatenare l’inferno, l’Angelo della Sofferenza schernisce le sue vittime tenendo nel palmo della sua mano la leggendaria Scatola di Lemarchand conosciuta anche come Cubo di Lemerchant o Scatola del dolore. Appesi alla sua cintura una serie di strumenti di tortura che serviranno a fare a pezzi corpo e anima dei folli che oseranno convocare lui e la sua schiera di demoni.
Per ulteriori informazioni su prezzo e reperibilità della statua, che misura circa 53cm in altezza, vi segnaliamo il sito ufficiale SIDESHOW COLLECTIBLES e un LINK ITALIANO.