Home Premio Oscar How to Survive a Plague: il documentario candidato agli Oscar 2013

How to Survive a Plague: il documentario candidato agli Oscar 2013

Il documentario che racconta di come un gruppo di attivisti ha contribuito a trasformare l’AIDS da letale piaga in malattia gestibile.

pubblicato 21 Gennaio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 18:22

Ancora uno sguardo ai candidati nella categoria Miglior documentario in lizza per i prossimi Oscar 2013. Oggi vi parliamo del pluripremiato How to Survive a Plague diretto dall’esordiente David France, giornalista e scrittore americano che ha raccolto testimonianze e filmati d’archivio inediti per raccontarci l’attività poderosa di un gruppo di attivisti. molti dei quali sieropositivi, che sono riusciti ad oggi a rendere più gestibile l’AIDS e i suoi sintomi. Dalla metà degli anni ’80 la risposta ufficiale al crescente dilagare dell’AIDS restò di basso profilo. In questo scenario di diffidenza e ostilità un gruppo di attivisti dell’organizzazione Act Up ha cominciato a concentrare l’attenzione dei media sulla malattia, chiedendo a gran voce un intervento da parte del governo e della comunità medica. Mentre alcuni membri del gruppo hanno organizzato proteste, altri si sono immersi nella ricerca che veniva fatta sul virus ed hanno contribuito a realizzare una radicale trasformazione nel suo trattamento.

David France è un pluripremiato giornalista del New York Times e autore di best-seller che scrive di AIDS dal 1982 e ad oggi è uno dei più noti cronisti per quel che concerne questa malattia. Da uno dei libri di France nel 2005 è stato tratto il film tv “Our Fathers” che trattava lo scandalo degli abusi sessuali perpetrati da sacerdoti cattolici negli Stati Uniti.

In How to Survive a Plague tra interviste e filmati di repertorio appaiono diversi volti noti tra questi gli ex Presidenti Bill Clinton e George W. Bush e il senatore Jesse Helms (filmati d’archivio), il politico australiano David Barr, l’attivista, ricercatore scientifico e co-fondatore del TAG Mark Harrington, la giornalista politica Garance Franke-Ruta, lo scrittore e drammaturgo Larry Kramer, la fondatrice dell’associazione no-profit “amfAR”, Mathilde Krim e l’avvocato e commentatore politico Ed Koch.

Di fronte alla propria mortalità un gruppo di giovani, molti dei quali sieropositivi, ha  intrapreso una lotta radicale protestando contro Washington e la classe medica. How to Survive a Plague è la storia di due associazioni coalizatesi, Act Up e TAG (Treatment Action Group), il cui attivismo e innovazione hanno trasformato l’AIDS da una condanna a morte in una condizione gestibile. Pur non avendo alcuna formazione scientifica, questi attivisti si sono infiltrati nell’industria farmaceutica e hanno contribuito a identificare nuovi farmaci promettenti, spostandoli da prove sperimentali ai test su pazienti in tempi record. Con libero accesso ad un tesoro di filmati d’archivio inediti che vanno dagli anni ’80 ai ’90, il regista David France mette lo spettatore nel bel mezzo delle azioni controverse, degli incontri ad alta tensione, dei fallimenti strazianti e delle scoperte di questi esultanti eroi in divenire.

Le reazioni della critica americana al documentario di France:

 

– Andrew Sullivan, The Daily Beast:

… Il primo documentario che ho visto che rende giustizia alla storia di un movimento per i diritti civili che rinasce dalle ceneri dei nostri morti.

– Chris Beyrer, The Lancet

Racconta la storia di questi attivisti e le organizzazioni che hanno costruito…in un dettaglio avvincente. La loro lotta è stata “gandhiana” utilizzando solo la tattica della non-violenza e della disobbedienza civile, la creatività della comunità gay e l’efficace, ma difficoltoso principio su cui si basa su una democrazia partecipativa.

– A.O. Scott, The New York Times

Servito con forza e minimo ornamento…Un documentario commovente e meticoloso sull’attivismo AIDS a fine anni ’80 e primi anni ’90.

– David Rooney, The Hollywood Reporter

… Una celebrazione epica di eroismo e tenacia, e meno direttamente, un modello utile per qualsiasi movimento attivista nascente, che dimostra l’efficacia di una strategia interna ed esterna.

OItre alla candidatura all’Oscar, How to Survive a Plague è stato eletto miglior documentario del 2012 ai Gotham Independent Film Awards e dalla Boston Society of Film Critics, Mentre il New York Times l’ha inserito tra i migliori cinque documentari del 2012.

SITO UFFICIALE

(Fonti IMDb – Wikipedia)

How to Survive a Plague foto e poster

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