Home Recensioni I 10 capolavori che ogni cinefilo deve vedere secondo TasteOfCinema

I 10 capolavori che ogni cinefilo deve vedere secondo TasteOfCinema

Prendetevi 10 serate libere

di carla
pubblicato 28 Ottobre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 11:48

Il sito TasteOfCinema ha pubblicato un’interessante lista dal titolo 10 Masterpieces of World Cinema Every Movie Fan Should See. I film sono dieci capolavori indiscussi del cinema, scelti in base allo Stato. (Le pellicole sono elencate senza un ordine particolare e le motivazioni sono della redazione di TasteOfCinema).

1. (Germania) M – Il mostro di Düsseldorf (Fritz Lang – 1931)
Il primo film sonoro di Fritz Lang, scritto con la moglie Thea von Harbou. E’ la storia di un assassinio di bambini, interpretato magnificamente da Peter Lorre. Il film si ispira ai delitti commessi da Fritz Haarmann e Peter Kürten, assassini nella Germania degli anni venti. Girato con un espressivo bianco e nero, riesce a creare un mondo notturno sinistro con profonde ombre scure in combinazione con il movimento notevolmente fluido della macchina da presa ed un uso fantastico del sonoro (la melodia fischiettata dell’assassino). M è un capolavoro indiscusso e il monologo di Lorre verso la fine del film, mentre supplica per la sua vita davanti al tribunale illegale, è semplicemente uno dei migliori monologhi mai messi su pellicola. M è un risultato imponente e un must-see per ogni serio appassionato di cinema.

2. (Italia) Ladri di biciclette (Vittorio De Sica – 1948)
Probabilmente il miglior film del neorealismo italiano e certamente uno dei più belli del cinema mondiale. Il film funziona su molti livelli: come un documento della sua epoca, come un dramma sentimentale e come commento sociale. “Ladri di biciclette” ha vinto il premio Oscar come film straniero nel 1950.

3. (India) The Music Room (Satyajit Ray – 1958)
Satyajit Ray è il più famoso regista indiano. Dopo aver girato i primi capitoli della sua celebre Trilogia di Apu, è riuscito a trovare il tempo per dirigere “The Music Room”. Il film inizialmente ha ricevuto recensioni negative in India, ma quando è uscito in Occidente, è stato accolto con successo di critica e di pubblico. Un dramma mozzafiato con una meravigliosa performance di Chhabi Biswas, che riesce ad interpretare un uomo estremamente arrogante e sconsiderato ma a rimanere simpatico per tutto il film.

4. (Francia) La grande illusione (Jean Renoir – 1937)
Uno dei migliori film di guerra mai realizzato (in verità è un film contro la guerra) e un capolavoro di realismo poetico. La pellicola analizza l’assurdità della guerra, il declino dell’aristocrazia in Europa e il vincolo di umanità che noi tutti condividiamo.

5. (Giappone) Tokyo Story (Yasujiro Ozu – 1953)
Tokyo Story è spesso visto come il coronamento della carriera del regista giapponese Yasujiro Ozu. Una storia di moderna urbanizzazione e cambiamento dei valori in Giappone dopo la guerra, un bellissimo film in cui il regista, nel suo stile inconfondibile, si concentra sui piccoli dettagli. Un approccio tranquillo e silenzioso, in combinazione con un effetto quasi meditativo, Ozu racconta con grazia il passare inesorabile del tempo e l’inevitabile destino dell’uomo.

6. (Russia) Quando volano le cicogne (Mikhail Kalatozov – 1957)
Il film è la rappresentazione sincera degli effetti terribili della seconda guerra mondiale in Russia. “Quando volano le cicogne” è stato accolto con grande successo di critica in Occidente e ha vinto la Palma d’Oro 1958 a Cannes mentre a Tatiana Samoilova è stato assegnato un premio onorario. Un dramma sull’amore, il tradimento, la guerra ed i suoi effetti.

7. (Spagna) Viridiana (Luis Buñuel – 1961)
Luis Buñuel ha sfidato la morale borghese e la religione fin dall’inizio della sua carriera. Il film vinse la palma d’oro al Festival di Cannes 1961 ma fu vietato in Spagna, dove non fu mostrato fino al 1977 a causa del suo attacco alla Chiesa cattolica. Il film è stato inoltre ritenuto “blasfemo” dal Vaticano.

8. (Svezia) Il settimo sigillo (Ingmar Bergman – 1957)
Moltissime persone, anche quelle che non hanno mai visto questo film, conoscono perfettamente la famosa inquadratura della partita a scacchi con la morte. Ecco perché la pellicola testimonia la grande influenza di questo capolavoro svedese sul mondo del cinema. Non capita spesso che un lavoro intellettuale del genere (e con tematiche esistenziali) si consolidi così saldamente nella cultura popolare. “Il settimo sigillo” non è un film facile da guardare. L’approccio diretto della materia, la sua intrinseca complessità, rendono il film un’esperienza visiva stimolante.

9. (Regno Unito) Breve incontro (David Lean – 1945)
Lo splendido dramma romantico di David Lean è stato nominato per tre premi Oscar (Miglior Attrice Celia Johnson, Miglior Regista e Miglior Sceneggiatura) e ha vinto il Gran Premio a Cannes nel 1946. Il film appare spesso nelle liste dei critici come il miglior film inglese mai realizzato. Bello, realistico, romantico ma veritiero e straziante: è un capolavoro assoluto.

10. (Stati Uniti) Quarto Potere (Orson Welles – 1941)
Spesso definito come il più grande film americano mai realizzato, “Quarto Potere” è stato il debutto alla regia di Orson Welles, che lo ha anche prodotto, co-sceneggiato e recitato. Il film è stato nominato a nove premi Oscar (film, sceneggiatura, regia, attore protagonista, fotografia, scenografia, montaggio, colonna sonora, sonoro) ma ha vinto solo per la migliore sceneggiatura originale. Si tratta di un lavoro veramente innovativo, che in qualche modo ha influenzato tutti i film occidentali arrivati dopo.