I bambini nel cinema horror: la Top 20 di Cineblog

I bambini nell’horror sono già segnale di una certa inquietudine. Vittime, eroi, carnefici: la paura scorre sin dall’infanzia, e a volte già nella pancia della madre (manca nella classifica, ad esempio, Rosemary’s Baby: il bambino che Mia Farrow porta in grembo altri non è che l’Anticristo). Il 18 settembre uscirà nelle nostre sale Orphan, in cui la bambina adottata Esther darà filo da torcere a mamma e papà. In attesa di vederlo, Cineblog dedica una classifica ai bambini nel cinema horror. 20 titoli da leggere e commentare assieme a noi: quali titoli mancano? E quali bambini hanno terrorizzato di più le vostre notti?

01. Shining: chi non conosce ormai le gemelle? Entrate nell’immaginario collettivo, sono fra gli elementi che, ad ogni visione del capolavoro di Stanley Kubrick, procurano ancora oggi brividi di sana e reale paura.

02. L’esorcista: una carnagione un po’ verdognola, la voce roca, un crocifisso, qualche frase blasfema e litri di vomito. “Magnifica”, insuperabile Regan…

03. Ringu / The Ring: Sadako (o Samara, nel remake americano) è diventata subito icona di un genere, la ghost story giapponese. Dopo di lei, un mare di bimbi assassini e telefoni impazziti.

I bambini nel cinema horror





04. Il villaggio dei dannati: i bambini di Midwich non sono certo di quelli con i quali si farebbero giocare i propri figli. Inquietanti sin dai capelli bianchissimi, e con degli occhi che diventano terribilmente azzurri, troppo azzurri… Identici anche nel remake di Carpenter.

05. Il presagio: Damien sembra un angelo, ma si nota sin da subito che nasconde un’altra identità. Ben presto la sua cattiveria si manifesta, ed è chiara la sua vera natura: Damien è semplicemente l’Anticristo. Dopo di lui, vari “emuli”, da Joshua fino al brutto remake del film di Donner.

06. Baby Killer: il neonato è terrificante e pericolosissimo. Nel bellissimo film di Larry Cohen, c’è spazio però anche per momenti toccanti. Fa ancora la sua grande figura la creaturina creata dal mitico Rick Baker.

07. Ju-On: Toshio nel film di Shimizu procura più spaventi. Semplice ma efficace il suo continuo apparire ad ogni piano durante la salita di Hitomi in ascensore.

08. Il sesto senso: Cole Sear, povero, non fa di certo paura. Ma solo il fatto di vedere la gente morta lo fa entrare di diritto nella classifica. Degna di nota anche la Kyra interpretata da Mischa Barton.

09. Nightmare – Dal profondo della notte: i bambini uccisi da Freddy Krueger sono una costante nella saga incominciata col capolavoro di Craven. Di bianco vestiti, giocano e cantano sinistre filastrocche. Notevoli anche i personaggi di Jacob (Nightmare 5, figlio di Alice) e Dylan (Nightmare – Nuovo incubo, figlio della Langenkamp).

10. Brood – La covata malefica: non poteva mancare anche il mitico film di Cronenberg, riflessione spaventosa sulla maternità. Il gruppo di bambini è rimasta nel cuore dei fan del regista, e il parto finale è fra le scene più ricordate della filmografia di Cronenberg.

11. Halloween – La notte delle streghe / Halloween – The beginning: il piccolo Michael Myers ci viene svelato nel capolavoro di Carpenter solo alla fine della prima, storica soggettiva. Nel reboot di Zombie, invece, il personaggio viene “socialmente” sviscerato.

12. The Orphanage: bastano un bambino e un cappuccio per far saltare la gente sulla poltrona. E’ una delle carte vincenti del riuscito esordio dello spagnolo Bayona, in un film dove i bambini fanno venire la pelle d’oca: memorabile l’“un-due-tre stella”.

13. Lasciami entrare: col tempo lo spettatore non ha più paura del giovanissimo vampiro Eli. Ma la sua natura non lascia troppo tranquilli, e la visione del suo “vero” volto lascia scossi.

14. Venerdì 13: certo, Jason è celebre per essere un omone enorme, fortissimo e caratterizzato dalla sua maschera da hockey. E nel primo film l’assassino non è lui (Scream insegna…). Ma come dimenticare il finale, con il piccolo Jason che esce dalle acque del lago per prendersi Alice?

15. Dark Water: ancora Nakata, dopo Ringu. E ancora una bambina, secondo la tradizione nipponica che ha fatto scuola. Provate a rivedervi la parte finale, e soprattutto la scena nell’ascensore…

16. Pet Sematary: la morte del piccolo Gage segna profondamente la famiglia Creed. Ma come la prenderanno quando il figlioletto torna dal mondo dei morti dotato di una cattiveria inaspettata?

17. REC: doppia segnalazione per l’ultimo vero film di culto dell’horror contemporaneo. La prima è quella che riguarda Jennifer, che attacca quando lo spettatore meno se lo aspetta. La seconda è ovviamente per Tristana Medeiros, la bambina “posseduta” tenuta rinchiusa nell’attico.

18. Hostel: la baby gang nel film di Roth riesce a regalare qualche brivido lungo la schiena. I bambini compaiono a sorpresa, e avanzano minacciosi. Nel sequel però non c’è pace nemmeno per loro: anche loro sono parte del morboso meccanismo che sta dietro al terribile ostello.

19. Vinyan: nel secondo film di Du Welz, una coppia che ha perso il figlio durante lo tsunami che si è abbattutto in Thailandia nel 2004 parte per la Birmania perché crede di poter trovare il ragazzino lì. Si troveranno ad affrontare, fra gli altri, un nutritissimo gruppo di bambini indigeni.

20. Sleepaway Camp: concludiamo il nostro viaggio con Angela, protagonista di uno degli slasher post-Venerdì 13 di maggior culto fra i fan. La sua smorfia nel finale, quando capiamo finalmente chi è davvero, riesce a procurare anche una sana botta di paura (per altri, a dire il vero, il finale è solo ridicolo).