I due volti di gennaio: le recensioni dagli Usa e dall’Italia
Leggiamo insieme le recensioni Americane e Italiane del thriller “I due volti di gennaio”
E’ uscito il 9 ottobre il thriller I due volti di gennaio diretto da Hossein Amini con Viggo Mortensen, Kirsten Dunst, Oscar Isaac, David Warshofsky, Daisy Bevan, Aleifer Prometheus e tratto dal romanzo omonimo di Patricia Highsmith. Dopo aver letto la nostra recensione, oggi diamo un’occhiata ai pareri dei critici Americani e Italiani. Su Rotten, mentre scrivo, la percentuale dei voti positivi è dell’82%. A voi è piaciuto?
Jeff Baker – Oregonian: gli attori attraenti e le ambientazioni esotiche non possono sollevare un thriller vecchia scuola al di sopra delle sue aspirazioni Hitchcockiane. Voto: B
Katherine Monk – Canada.com: Anche se non è di talento o sofisticato come “Il talento di Mr. Ripley”, c’è ancora abbastanza sostanza e stile. Voto: 3/5
Richard Knight – Windy City Times: Elegante, cinematograficamente lussureggiante e ben recitato.
Betty Jo Tucker – ReelTalk Movie Reviews: Senza neanche un inseguimento in macchina o un’esplosiva scena con effetti speciali, questo elegante thriller riempie lo schermo con una suspense squisita.
Sentina Ebiri – New York Magazine / Vulture: Di tanto in tanto suggestivo, ma, alla fine, per lo più noioso.
Odie Henderson – RogerEbert.com: Questa è una delle migliori interpretazioni di Viggo Mortensen. Voto: 3/4
Betsy Sharkey – Los Angeles Times: Anche quando la trama minaccia di crollare, gli attori sanno cosa fare con i pezzi.
Peter Debruge – Variety: un avvincente thriller vecchia scuola.
Fionnuala Halligan – Screen International: un elegante adattamento del romanzo di Patricia Highsmith.
Harvey S. Karten – Compuserve: un intenso thriller psicologico. Voto: B +
Mike D’Angelo – The Dissolve: un equilibrio pungente di eleganza visiva e squallore morale. Voto: 3/5
Tony Macklin – tonymacklin.net: il regista Amini destreggia le coppie con aplomb hitchcockiano. Voto: 3.5 / 5
Clayton Davis – AwardsCircuit.com: Ambizioso, splendido, anche coraggioso a volte, con un trio di interpretazioni impressionanti. Voto: 3/4
Matthew Toomey – ABC Radio Brisbane: c’è sempre del bene in noi. C’è sempre del male in noi. Voto: B +
Jake Wilson – Sydney Morning Herald: Strutturalmente la sua sceneggiatura è eccellente, condensa la trama del libro, pur mantenendo il suo spirito. Voto: 3/5
Leigh Singer – IGN Movies: bello, avvincente e di classe. Voto: 7/10
Geoffrey Macnab – Indipendent: La sua ricchezza risiede nella complessità della sua caratterizzazione. Voto: 4/5
Tim Evans – Sky Movies: manca di profondità.
Henry Fitzherbert – Daily Express: ricco di atmosfera e perfettamente su misura. Voto: 4/5
Philip Kemp – Total Film: Intelligente, elegante e superbamente fotografato. Ma manca l’elemento essenziale della tensione. Voto: 3/5
Tim Robey – Daily Telegraph: un thriller elegante, un film di precisione ordinato e di classe. Voto: 4/5
Maurizio Porro – Il corriere della sera: On the road mediterraneo, il giallo si fa apprezzare proprio perché è old styl, con qualche sorpresa a mezzo servizio e un certo tasso di turbamento dei sensi.
Francesco Alò – Il Messaggero: Esordio alla regia del promettente sceneggiatore di Drive Hossein Amini (…) le atmosfere esistenzialiste della Highsmith ci sono tutte (ci troviamo in uno spazio fisico, storico e morale di impalpabile lettura) ma il libro è infinitamente più sofisticato e interessante.
Massimo Bertarelli – il Giornale: Deludente giallo, tratto da un romanzo della sopravvalutata Patricia Highsmith (…) Di suspense ce n’è, ma non colma certi clamorosi vuoti della sceneggiatura.
Paolo D’Agostini – la Repubblica: Debutto registico di Hossein Amini, già sceneggiatore del film di culto “Drive”. Grecia inizio anni 60. Una bella coppia americana in vacanza di lusso espone involontariamente le sue crepe e i suoi segreti (lei Kirsten Dunst, lui Viggo Mortensen) a un giovanotto americano come loro che in Grecia fa un po’ la guida, un po’ il gigolò e un po’ l’imbroglione (Oscar Isaac di “A proposito di Davis” dei Coen). Un triangolo pericoloso e una cascata di avventure “nella suggestiva cornice” Atene-Creta-Istanbul. Origine un romanzo di Patricia Highsmith, la creatrice del personaggio di Mr. Ripley (la cui doppiezza si riverbera anche su questi personaggi) che tanta fortuna ha avuto al cinema con due adattamenti sia per Mr. Ripley che per “L’amico americano”.