I Pionieri: trailer e anticipazioni del film di Luca Scivoletto (Al cinema dal 13 aprile)
Tutto quello che c’è da sapere su I Pionieri, il film di Luca Scivoletto con Peppino Mazzotta e Lorenza Indovina al cinema dal 13 aprile.2023 con Fandango.
Dal 13 aprile nei cinema d’Italia con Fandango I Pionieri, Luca Scivoletto porta sul grande schermo un suo romanzo ambientato negli anni 90 in Sicilia. La trama segue due ragazzini figli di militanti comunisti che decidono di scappare di casa e rifondare i Pionieri, i gloriosi e ormai estinti scout del Partito. La perfetta scusa per vivere un’estate all’insegna dell’avventura e della libertà. Ma non tutto andrà secondo i loro piani.
I Pionieri – Trama e cast
La trama ufficiale: Sicilia, estate del 1990. Enrico ha dodici anni e tutti i problemi dei ragazzini della sua età. Ma a tormentarlo non sono gli ormoni impazziti o un amore non corrisposto. Il suo problema più grande si chiama Partito Comunista Italiano. Il partito di suo padre – dirigente locale e probabile futuro segretario regionale – e di sua madre, delegata all’educazione ortodossa dei figli: niente religione, niente Reebook, niente Rambo, niente Nintendo. In pratica: niente vita sociale. A parte Renato, l’unico amico di Enrico, anche lui figlio di comunisti (il padre morto per la troppa passione politica e la madre viva ma non meno appassionata) che a dodici anni si veste e parla come un funzionario di sessanta. Lui al comunismo ci crede davvero. Enrico invece vorrebbe solo essere come gli altri. D’estate andarsene al mare, per esempio, e non in giro con il padre, a convincere i compagni che la svolta voluta dal segretario, l’abbandono della falce e martello, è ormai inevitabile. Farebbe qualunque cosa per evitarlo, anche scappare. Andarsene in campeggio loro due, lontani da sezioni fumose e da cugini maneschi. Non un campeggio normale, no: rifonderanno i Pionieri, i vecchi scout comunisti ormai estinti da decenni. E andrebbe tutto liscio se sulla via della fuga non incontrassero Vittorio, compagno di scuola pluribocciato e manesco che si unisce all’impresa; e Margherita, anche lei in fuga dalla madre, militare americana della vicina base Nato, e da un vero campo scout. Quattro ragazzini con ben poco in comune, se non la necessità di scappare. Dai militari americani e da una madre che vuole portarti lontano, dai carabinieri e da un altro quartetto, male assortito come il loro: i litigiosissimi genitori di Enrico, l’intransigente madre di Renato e il fascistissimo padre di Vittorio. Per riuscirci Enrico, Renato, Vittorio e Margherita devono restare uniti, che se non si può tornare indietro non si può far altro che andare avanti. Anche se fa paura.
Il cast: Mattia Bonaventura, Francesco Cilia, Danilo Di Vita, Matilde Sofia Fazio, Peppino Mazzotta, Lorenza Indovina, Eleonora Rancò con la partecipazione di Claudio Bigagli.
I Pionieri – Trailer e video
Curiosità sul film
- Luca Scivoletto dirige I Pionieri da una sua sceneggiatura scritta con Eleonora Cimpanelli e Pierpaolo Pironedal romanzo omonimo di Scivoletto.
- Il team che ha supportato il regista Luca Scivoletto dietro le quinte ha incluso il direttore della fotografia Stefano Falivene, la montatrice Alice Roffinengo, lo scenografo Flaviano Barbarisi e la costumista Alfonsina Lettieri.
- Il film è una produzione Fandango con RAI Cinema, prodotto da Domenico Procacci e Laura Paolucci.
La sinossi ufficiale del romanzo: Nella Sicilia della fine degli anni ’80, i genitori di Enrico Belfiore hanno un’unica passione – la politica, il Partito, il comunismo – e seguendo principi ben chiari hanno educato i figli: mai una gita al mare, mai una vacanza, mai fraternizzare con le famiglie che votano Dc, niente vestiti di marca, mai cedere al consumismo, presenza obbligatoria alle manifestazioni e alle marce per la pace. Michele, il padre, è il vicesegretario regionale del Pci; Luisa, la madre, sta cercando da anni di laurearsi in Psicologia; Chiara, la sorella maggiore, andrà presto via di casa per studiare all’università e sobilla il fratello alla rivolta, anche perché – dice sadica – i genitori presto si separeranno. Sì perché Enrico, diversamente dal suo amico Renato che pensa solo a essere un bravo comunista, vuole essere un ragazzino normale, avere le scarpe che hanno tutti, giocare a calcio, mettersi con la compagna di classe di cui si è innamorato e che cerca disperatamente di conquistare anche se è figlia di costruttori, vuole scrollarsi di dosso quella fama noiosa di piccolo sovietico. E durante il suo primo anno di scuola media lavorerà strenuamente alla propria “liberazione”, tra litigi con Renato, comizi e riunioni in sezione, bugie ai genitori e nuove amicizie (tutte da evitare in teoria). Solo che un pizzico di fortuna servirebbe per non essere scoperti… Da una provincia marginale, con un passo comico disarmante Luca Scivoletto racconta la fine del più grande partito comunista d’Europa, la caduta del Muro di Berlino e la Svolta di Occhetto, il crollo del Pci nelle parole di un ragazzino quasi adolescente in lotta per la propria indipendenza.
Il romanzo “I Pionieri” di Luca Scivoletto è disponibile su Amazon.
Note di regia
C’è una fase, poco prima dell’adolescenza, in cui comincia a rompersi tutto. Le cose che ci sembravano normali di colpo perdono senso. Voci discordi si insinuano, la nostra personalità prende forma e preme, da dentro, facendoci cambiare direzione. È questo momento breve, di trasformazione, sospeso e anche un po’ magico, quello che ho cercato di captare e rappresentare ne I Pionieri. Sono partito dalla constatazione che nell’Italia della mia infanzia, ancora divisa tra le basi militari degli americani e il più grande Partito Comunista d’occidente, la politica esercitava sui legami familiari un impatto molto più forte rispetto ad oggi, quasi come il calcio, a volte eccessivo, quindi potenzialmente comico. E sono partito da un disagio personale: figlio di genitori comunisti, nato e cresciuto però nel momento storico sbagliato, gli scintillanti anni ’80, col comunismo in crisi e tutti gli ideali assorbiti da bambino che si facevano, anno dopo anno, sempre più inapplicabili. Il risultato: un precoce e mai risolto smarrimento politico. L’aspetto autobiografico, però, si ferma qui. Perché fin dall’inizio il mio obiettivo è stato quello di raccontare una storia universale: l’amicizia simbiotica tra due ragazzini e il modo con cui entra in crisi una volta che uno di loro rompe la bolla di certezze che li ha protetti fin dall’infanzia. Per Enrico e Renato questa bolla si chiama Partito Comunista Italiano, ma ogni spettatore potrà chiamarla in modo diverso, secondo il proprio vissuto. Ho sempre visto Enrico e Renato come due nerd, “infettati” dalla passione politica delle loro famiglie e fuori posto nel contesto in cui vivono: una provincia marginale della Sicilia che mi interessava tuttavia agganciare tematicamente a eventi storici molto più grandi, come la fine del comunismo e della Guerra Fredda. Le scelte di messa in scena hanno preso ispirazione dall’età dei protagonisti. Un’età di passaggio, dove sogni e realtà riescono ancora a mischiarsi. Sentivo che di fronte a loro la macchina da presa dovesse porsi a una distanza ironica ma complice, senza arrivare a nascondersi, ma trasmettendo nello spettatore la sensazione che quei ragazzini fossero stati lasciati veramente «soli» mentre tentano di ricostruire, in quel bosco, un mondo tutto loro. Durante le riprese mi sono sforzato di drizzare al massimo le antenne per captare dai miei quattro giovanissimi e straordinari attori i loro sbalzi emozionali, i loro silenzi e le loro maldestre esternazioni, facendo filtrare in ogni scena quanta più verità potessero offrire le loro singole personalità e il loro libero gioco di identificazione con i personaggi. Sentivo però che questa asciuttezza documentaristica avesse bisogno anche di un contraltare. Per questo ho voluto che convivesse con incursioni oniriche, lavorando a fondo perché ciò avvenisse senza traumi. È questo il cinema che amo, capace di registrare la verità di sguardi e palpiti, ma lasciando al tempo stesso la porta aperta ai sogni, siano essi assurdi, irrealizzabili o infranti. [Luca Scivoletto]
Luca Scivoletto – Note biografiche
Luca Scivoletto è nato a Modica nel 1981. Si trasferisce a Roma da adolescente e in quello stesso periodo gira i suoi primi cortometraggi, presentandoli in vari festival di cinema indipendente come Arcipelago e Bellaria. In seguito studia Cinema all’Università di Roma La Sapienza, dove consegue il dottorato di ricerca, e inizia a lavorare come regista e sceneggiatore. Nel 2004 scrive e dirige Ho deciso, con cui vince la prima edizione de “La 25a ora” su La7. Nel 2006 realizza il cortometraggio Ieri, con cui partecipa al Berlinale Talents, al Festival di Rotterdam e ottiene una nomination ai Nastri d’Argento come miglior cortometraggio. Negli anni successivi realizza i documentari A Nord Est (co-diretto insieme a Milo Adami 2010), Max (2010), Con quella faccia da straniera. Il viaggio di Maria Occhipinti (2013), presentati e premiati in numerosi festival internazionali, e il mockumentary L’Uomo Pietra (2015), con cui vince il premio per il miglior cortometraggio al Riff – Rome Independent Film Festival. Nel 2018 ha scritto 1938 Diversi, presentato alla 75. Mostra del Cinema di Venezia e vincitore del Nastro d’Argento come miglior documentario. Nel 2019 ha pubblicato con Fandango il suo primo romanzo, I Pionieri.
I Pionieri – La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono di Alessandro “Asso” Stefana e Luca Scivoletto. Produzione artistica e arrangiamenti di Alessandro “Asso” Stefana. Registrato e mixato da Alessandro “Asso” Stefana al Wunder Kammer.
Musicisti:
Alessandro “Asso” Stefana: balalaika, gusli, mandolino, banjo, chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra classica, lap steel, bass VI, basso, armonica, pianoforte, vibrafono, clavicembalo, mellotron, toy piano, waterphone, grancassa
Luca Scivoletto: pianoforte, samples
John Convertino: batteria, percussioni, vibrafono
Zeno De Rossi: batteria, percussioni
Andrea Lamacchia: contrabbasso
Beppe Scardino: sax baritono
Raffaele Tiseo: violino, viola, violoncello
Edizioni Musicali Radiofandango Srl
Music Supervisor Giovanni Guardi
Chitarrista, polistrumentista, compositore e produttore, Alessandro “Asso” Stefana (Brescia, 1981) suona tra gli altri con Vinicio Capossela, PJ Harvey e Mike Patton. Ha collaborato inoltre con Marc Ribot, Calexico e Micah P Hinson. Anima e chitarrista del gruppo Guano Padano, con “I Pionieri” firma il suo esordio nel mondo delle colonne sonore.