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Stasera in tv: “Identità” su Rai 3

Rai 3 stasera propone “Identità”, film thriller del 2003 diretto da James Mangold e interpretato da John Cusack, Ray Liotta, Amanda Peet, John Hawkes e Alfred Molina.

pubblicato 5 Agosto 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 17:37

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Cast e personaggi

John Cusack: Ed
Ray Liotta: Rhodes
Amanda Peet: Paris
John Hawkes: Larry
Alfred Molina: Dr. Malick
Clea DuVall: Ginny
John C. McGinley: George York
Pruitt Taylor Vince: Malcolm Rivers
Rebecca De Mornay: Caroline Suzanne
William Lee Scott: Lou
Jake Busey: Robert Maine

Doppiatori italiani

Vittorio De Angelis: Ed
Antonio Sanna: Rhodes
Rossella Acerbo: Paris
Riccardo Rossi: Larry
Sergio Di Stefano: Dr. Malick
Tiziana Avarista: Ginny
Massimo De Ambrosis: George York
Luca Biagini: Malcolm Rivers
Emanuela Rossi: Caroline Suzanne
Nanni Baldini: Lou
Simone Mori: Robert Maine

 

La trama

 

Durante una notte da lupi, di quelle da dimenticare, dove preghi se sei in automobile di trovare al più presto un riparo sicuro, dieci persone sotto un’incessante pioggia si rifugiano in un motel.

Dieci persone, dieci storie diverse, dieci personalità differenti che cominceranno ad interagire quando saranno costrette in un luogo isolato e coinvolte in una serie di omicidi. Tutto questo dopo l’arrivo di un poliziotto con in custodia un detenuto condannato alla pena capitale, in viaggio per un’udienza straordinaria prima dell’esecuzione.

I dieci non sembrano conoscersi affatto, anche se qualche piccolo frammento di verità sembra accomunarli. Poi cominciano gli omicidi, uno ad uno gli avventori del motel cominceranno a morire, in modi violenti e per nulla accidentali.

Avrà così inizio una girandola di sospetti, alleanze, indizi e il terrore che lentamente attanaglia il gruppo sempre più esiguo. Chi è l’assassino? Chi nasconde qualcosa? Qual’è l’elemento che accomuna le vittime?

 

Il nostro commento

 

Il regista James Mangold dopo il dramma a sfondo psichiatrico Ragazze interrotte, e prima del coinvolgente remake di Quel treno per Yuma, esplora il thriller psicologico ispirandosi ai dieci piccoli indiani di Agatha Christie, vero e proprio “manuale” per giallisti, regalandoci un bel film teso e originale.

Un godibile thriller corale con canonico e in parte “telefonato” colpo di scena finale, questo è Identità, dieci personaggi, un segreto in comune, caratteri che si scontrano, si sfidano e si alleano, il naturale istinto di sopravvivenza contro l’istinto per l’omicidio, tutto è cupo, teso e raccontato sotto un’incessante pioggia purificatrice.

Il pregio di Mangold e di utilizzare al meglio i pochi indizi a disposizione, centellinarli e fornirli a piccole dosi allo spettatore, insomma quello che qualunque buon giallista dovrebbe fare, vi aggiunge un conflitto di caratteri che ci consente di conoscere, ma non troppo, i personaggi, per poi frammentarne i racconti in un maniera per nulla confusionaria, anzi regalandoci un suggestivo e intellegibile rompicapo, a cui personaggi e spettatori potranno,  sequenza dopo sequenza, aggiungere nuovi e rivelatori elementi.

 

Curiosità

  • I versi della poesia: “Salendo le scale ieri sera ho incontrato un uomo che non c’era / Nemmeno oggi lui è qua / Spero tanto che se ne andrà”, che uno dei personaggi afferma di aver scritto da giovane è una vera poesia dal titolo “Antigonish” di William Hughes Mearns. Questa poesia è stata anche trasformata in una popolare canzone.
  • Ci sono state alcune riprese di location a Lancaster e in altri luoghi nella Contea di Los Angeles, ma la maggior parte del film è stato girato su un enorme set presso i Sony Studios di Culver City (lo stesso studio che un tempo ospitava il set della Città di Smeraldo del film “Il mago di Oz”).
  • Questo è stato l’ultimo ruolo da attore di Frederick Coffin prima della sua morte, avvenuta il 31 luglio 2003 all’età di 60 anni.
  • Il libro visto nell’auto di Ed mentre raccoglie Paris è “L’Essere e il Nulla” di Jean-Paul Sartre.
  • La canzone che il prigioniero inizia a cantare mentre viene portato in bagno è “I Got Stripes”, una canzone carceraria di Johnny Cash che morì l’anno dopo l’uscita del film.
  • John Cusack e Amanda Peet interpreteranno successivamente i ruoli principali nel film catastrofico 2012, dove vestono i panni di una coppia divorziata di recente. Inoltre Cusack interpreta un autista sia in “2012” che in “Identità”.
  • Quando Ed (John Cusack) spara a Rhodes (Ray Liotta) alla fine del film, si può vedere la bocca di Rhodes pronunciare le parole “Non sono stato io” e Ed risponde “Lo so”. Nessuna di queste battute è udibile. Sono stati silenziati perché il regista pensava che sarebbe stato ovvio che Rhodes non era il killer, rendendo così il vero climax meno sorprendente.
  • L’uomo d’affari nudo che Paris ha legato al letto all’inizio del film è una delle identità di Malcolm; è anche l’agente con cui Caroline Suzanne parla al telefono. È stato scritto come la prima identità nel film a “morire”, ma le scene sono state tagliate dal film.
  • È stato creato un manichino a grandezza naturale per rappresentare il personaggio assassinato interpretato da Jake Busey, con una mazza da baseball infilata in gola. Uno dei dirigenti dello studio chiese di conservare il manichino come souvenir e lo ripose nel suo ufficio. Una notte una donna delle pulizie aprì l’armadio e ne fu terrorizzata. Il manichino venne rimosso dagli uffici immediatamente dopo quell’incidente.
  • Le probabilità per tutti e dieci i personaggi di avere lo stesso compleanno sono circa 1 su 115.694.315.636.972.669.502.854 (ovvero circa 1 su 115 sestilioni).
  • L’assassino può essere visto alla finestra della stanza del motel di Caroline Suzanne attraverso un drappo di mussola in un riflesso mentre lei è in piedi davanti allo specchio.
  • Sono stati girati diversi finali per tenere segreta la vera conclusione del film.
  • I nomi completi dei personaggi nel motel sono: Edward ‘Ed’ Dakota / Samuel Rhodes / Parigi Nevada / George York / Alice York / Timmy York / Larry Washington / Caroline Suzanne / Virginia “Ginny” Isiana / Lou Isiana / Robert Maine.
  • Sebbene non sia un remake diretto del romanzo / film “Dieci piccoli indiani”  (And Then There Were None) scritto da Agatha Christie, il film prende diversi punti della trama della storia e fa persino riferimento nei dialoghi a: “quel film in cui i dieci sconosciuti andarono su un’isola e poi morirono tutti, uno dopo l’altro”. Sebbene gli adattamenti teatrali e cinematografici del romanzo di Christie diano un lieto fine alla storia, “Identità” mantiene il finale del romanzo originale in cui il killer viene rivelato come una delle vittime precedenti che hanno simulato la loro morte e nessuno sopravvive agli eventi, anche se dalla trama del romanzo il killer si suicida dopo aver convinto anche l’ultimo sopravvissuto ad uccidersi.
  • Nella prima bozza, l’assassino era una insegnante espatriata dall’Australia, tuttavia è stato deciso che un’insegnante che era un’assassina seriale poteva creare problemi con i gruppi di genitori, quindi l’idea è stata abbandonata.
  • Il cadavere del manager del motel, che è stato nascosto nel congelatore da Larry, è interpretato da Stuart M. Besser, produttore esecutivo e direttore di produzione del film.
  • Nella versione originale mentre spiega il disturbo della personalità multipla di Malcolm Rivers alla personalità “Ed”, il dott. Malick afferma che “Malcolm is in the midst of…”. Ma leggendo il labiale è chiaro che la frase è stata doppiata e in realtà dice “Malcolm is in the middle of…”. Presumibilmente questa battuta è stata sincronizzata in post-produzione per evitare confusione (e un riferimento inaspettato) con la serie tv “Malcolm in the Middle” (in italiano il titolo è semplicemente “Malcolm”).
  • Il film costato 28 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 90.

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono del due volte candidato all’Oscar Alan Silvastri (Forrest Gump, Polar Express). Silvestri ha scritto colonne sonore per classici anni ’80 come Ritorno al futuro, Predator e Chi ha incastrato Roger Rabbit. Per quanto concerne i thriller, i crediti di Silvestri includono musiche per Trappola criminale, Le verità nascoste, Nessuna pietà e Prova schiacciante.

TRACK LISTINGS:

1. Prologue
2. What Have You Done?
3. Settling In
4. Lou Is Dead
5. Suicide Jumper
6. It Was An Accident
7. Bodies Disappear
8. May 10th
9. Rhode’s Secret
10. Showdown
11. Orange Grove
12. No Second Chance
13. Identity End Credits

 

 

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