Stasera in tv: “Il concorso” con Keira Knightley su Rai 1
Rai 1 stasera propone Su Rai 1 “Il concorso” film biografico di Philippa Lowthorpe del 2020 con Keira Knightley, Gugu Mbatha-Raw e Greg Kinnear.
Il concorso (Misbehaviour), su Rai 1 il biopic storico di Philippa Lowthorpe con Keira Knightley, Gugu Mbatha-Raw e Greg Kinnear che racconta una famosa battaglia femminista combattuta durante l’elezione di Miss Mondo 1970.
Il concorso – Cast e doppiatori
Keira Knightley: Sally Alexander
Gugu Mbatha-Raw: Jennifer Hosten
Jessie Buckley: Jo Robinson
Keeley Hawes: Julia Morley
Phyllis Logan: Evelyn Alexander
Lesley Manville: Dolores Hope
Rhys Ifans: Eric Morley
Greg Kinnear: Bob Hope
Suki Waterhouse: Sandra Anne Wolsfeld
Clara Rosager: Marjorie Johansson
Loreece Harrison: Pearl Jansen
Lily Newmark: Jane
Ruby Bentalli: Sarah
Doppiatori italiani
Federica De Bortoli: Sally Alexander
Perla Liberatori: Jennifer Hosten
Alessia Amendola: Jo Robinson
Roberta Pellini: Julia Morley
Aurora Cancian: Evelyn Alexander
Franca D’Amato: Dolores Hope
Christian Iansante: Eric Morley
Massimo Rossi: Bob Hope
Valentina Stredini: Sandra Anne Wolsfeld
Giulia Franceschetti: Marjorie Johansson
Benedetta Degli Innocenti: Pearl Jansen
Veronica Puccio: Jane
Olivia Costantini: Sarah
Il concorso – Trama e trailer
Nel 1970, a Londra, ebbe luogo il concorso di Miss Mondo, presentato dal leggendario attore comico Bob Hope (Greg Kinnear). All’epoca, la selezione di Miss Mondo era il programma televisivo più seguito al mondo, con oltre cento milioni di spettatori. Sostenendo che i concorsi di bellezza fossero degradanti per le donne, il neonato Movimento di Liberazione delle Donne britannico divenne famoso da un giorno all’altro facendo irruzione sul palcoscenico e interrompendo la diretta in mondovisione della gara. Ma non fu l’unico scandalo della serata: quando il collegamento della trasmissione fu ripristinato, a conquistarsi il titolo non fu la favorita contendente svedese, bensì Miss Grenada, la prima donna nera ad essere incoronata Miss Mondo. Nel giro di poche ore, il pubblico televisivo del globo terrestre aveva assistito allo spodestamento del patriarcato dalla ribalta e al sovvertimento dell’ideale occidentale di bellezza femminile.
Il nostro commento
“Il Concorso” racconta la sensazionale storia vera dell’interruzione del concorso di Miss Mondo 1970 ad opera del nascente Movimento di Liberazione delle Donne, un evento che finì sulle prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo. Nel bel mezzo della diretta di uno degli spettacoli televisivi più popolari del pianeta, seguito da oltre 100 milioni di spettatori, le femministe interruppero la trasmissione in modo spettacolare e stabilirono una tappa importante per i diritte delle donne . Sono trascorsi oltre 50 anni da quella manifestazione narrata nel film, e purtroppo i passi in avanti fatti non sono ancora sufficienti, vedi il caso diplomatico della mancata “sedia” alla presidente della commissione europea Von der Leyen fino alla nostrana e recentissima figuraccia con la comica napoletana dei The Jackals, allontanata dal tavolo dei calciatori della Partita del cuore poiché donna. Termini come “Patriarcato” e “Sessismo” sono più che mai attuali, ma grazie ad alcune battaglie come quelle del Movimento di Liberazione delle Donne oggi si può combattere una battaglia ad armi pari, perlomeno dal punto di vista mediatico. La regista britannica Philippa Lowthorpe nata documentarista per la BBC è qui al suo secondo lungometraggio cinematografico dopo il dramma per famiglie Swallows and Amazons del 2016 e parecchia gavetta televisiva con diversi film per la tv e serie televisive come The Crown e L’amore e la vita – Call the Midwife. L’impianto di Lowthorpe miscela dramma e commedia con un linguaggio che possa arrivare a tutti; “Il Concorso” non ha un impianto ideologico, ma mostra con schiettezza e realismo l’ipocrisia e la misoginia che imperavano nell’Inghilterra anni settanta, non risparmiando la vergogna di aver silentemente appoggiato l’Apartheid sudafricana selezionando due diverse miss, una bianca e l’altra di colore; il repertorio di battute misogine dell’idolatrato Bob Hope, molto ben caratterizzato da Greg Kinnear, che collezionò una sonora figuraccia in diretta globale e la soddisfazione finale per noi spettatori di vedere un podio non scontato e finalmente specchio della realtà. “Il Concorso” vince quindi su tutta la linea, diventando testimone per i posteri di come la storia si può cambiare partendo dal singolo.
Curiosità sul film
- Keira Knightley riflette sulle motivazioni del suo personaggio e delle altre contestatrici: “Dal punto di vista del Movimento di Liberazione delle Donne, il corpo delle concorrenti era considerato un oggetto sessuale: sfilavano sul palcoscenico, dovevano farsi prendere le misure e farsi assegnare voti da 0 a 10, voltarsi per farsi valutare il fondoschiena. Vediamo che Sally decide di votarsi all’attivismo quando osserva la reazione della sua figlioletta che guarda i concorsi di bellezza in televisione. Il fatto che si tratti di una forma di intrattenimento per famiglie, che le miss vengano proposte come un modello a cui ogni ragazzina debba aspirare a diventare – che conta solo il loro aspetto fisico e non quello che pensano o quello che fanno – è stato considerato da una nuova generazione di donne profondamente oltraggioso.”
- La sceneggiatura de “Il Concorso” è stata scritta da Rebecca Frayn (The Lady – L’amore per la libertà) e Gaby Chiappe (L’ora più bella) da una storia di Rebecca Frayn.
- Contrariamente a quanto descritto nel film, le vere infiltrate hanno pianificato di iniziare la protesta mentre le candidate a Miss Mondo erano sul palco. Tuttavia, sono state le battute misogine di Bob Hope a far cambiare loro i piani e iniziare a lanciare in anticipo le loro bombe di farina.
- La produttrice Suzanne Mackie di Left Bank Pictures e la sceneggiatrice Rebecca Frayn hanno entrambe scoperto questa storia nel 2010 ascoltando il programma di BBC Radio 4 “The Reunion” che riuniva un certo numero di personaggi chiave coinvolti nell’evento del 1970. Tra i partecipanti, c’erano Sally Alexander e Jo Robinson, del Movimento di Liberazione delle Donne, e Jennifer Hosten, ossia Miss Grenada, la vincitrice di quell’anno. “Sono rimasta immediatamente colpita dalla ricchezza delle diverse prospettive e dalla passione con cui ciascuno difendeva il proprio punto di vista”, ricorda Mackie. “Mi ha commosso la loro storia e l’impatto che quel singolo evento ha avuto sulla vita di così tante donne.” E ha subito pensato che fosse materia per un grande film. “Ho smesso di fare tutto quello che stavo facendo”, ricorda Rebecca Frayn a proposito dell’ascolto della trasmissione di Radio 4, “e sono rimasta trasfigurata. In quell’istante ho capito che avevo trovato il mio prossimo progetto.
- Keira Knightley (Sally Alexander) ha interpretato la sorella di Matthew Macfadyen in Anna Karenina (2012) e il suo interesse amoroso (e futura moglie) in Orgoglio e pregiudizio (2005). Per coincidenza, Keeley Hawes (Julia Morley) è sposata con Matthew Macfadyen.
- Mentre si documentava sulle origini del Movimento di Liberazione delle Donne, la sceneggiatrice Rebecca Frayn si è ricordata che le loro rivendicazioni comprendevano “pari retribuzione a parità di lavoro, assistenza ai figli su richiesta, contraccezione volontaria e pari opportunità nell’istruzione – diritti davvero fondamentali che le donne non avevano.”. Continua: “È facile dimenticare l’esiguo numero di donne che detenevano posizioni di potere. All’epoca, solo il 2% delle donne era membro del parlamento, le donne sposate venivano chiamate con il cognome del marito e avevano bisogno del suo permesso per prendere a prestito del denaro e la celebrazione di Miss Mondo contribuiva ad accrescere il penoso sentimento che il principale valore di una donna consistesse nel piacere agli uomini. A peggiorare la situazione, il 1970 fu l’anno in cui il tabloide The Sun iniziò a pubblicare foto di donne in topless a Pagina Tre.” Frayn ricorda l’impatto che quel clima ebbe su di lei bambina in quel periodo. “Per le ragazzine, creava una cultura alquanto opprimente. Sentivamo di avere orizzonti molto limitati.”. Ha potuto apprezzare tutti gli sforzi che quel gruppo di giovani attiviste ha compiuto per le generazioni seguenti. “Per me era importante raccontare questa storia, rendere omaggio a quelle donne, guardare al passato e sentirmi orgogliosa di loro”, conclude.
- Le scene fuori dal Princess Hotel mostrano il memoriale di Keith Park a Waterloo Place. Tuttavia il memoriale è stato eretto solo nel 2010.
Il concorso – La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore britannico Dickon Hinchliffe (Un amore per caso, Ben is Back, Le paludi della morte, Locke, Il fuoco della vendetta – Out of the Furnace).
1. Opening (2:34)
2. Misbehaviour (1:13)
3. Liberation (0:50)
4. Mecca (0:56)
5. Stepping Out (1:06)
6. Grosvenor Avenue (1:13)
7. Gold Crown On The Head (0:54)
8. Printing (2:05)
9. Measuring Up (1:02)
10. Stakeout (1:54)
11. Jennifer And Pearl (1:57)
12. Getting Ready (0:58)
13. Dressing Up (1:06)
14. Headline News (1:52)
15. Special Guest (1:17)
16. Pearl Backstage (1:19)
17. Turn (1:09)
18. The Protest (1:12)
19. Finalists (1:40)
20. The Eyes Of The World (1:20)
21. Don’t Hurt Her (1:04)
22. Real Women (3:19)
23. Photographs (1:05)
24. End Credits (1:46)
La colonna sonora de “Il concorso” è disponibile su Amazon.