Il condominio dei cuori infranti: Recensione in Anteprima
Sei anime solitarie nel cuore della periferia parigina. Malinconico e grottesco, arriva nei cinema d’Italia Il condominio dei cuori infranti.
Tutto ruota attorno a questo anonimo e triste condominio che svetta in un complesso di casa popolari. Non si vede Torre Eiffel, sullo sfondo, bensì grigi palazzoni e strade sporche. All’interno di questo stabile c’è un ascensore guasto da cambiare e un unico condomino, abitando al primo piano, che si oppone alla sua costosa sostituzione. Fino a quando il destino, ovviamente, andrà a bussare alla sua porta. Tre incontri e sei personaggi principali, quelli ideati da Benchetrit, che gioca con relazioni apparentemente impossibili. Opposti che si scontrano tra silenzi, imbarazzo e quotidianeità, mentre da lontano un inquietante ‘sibilo alieno’ interrompe discussioni e approci. Un uomo in sedia a rotelle che perde la testa per un’infermiera conosciuta per caso durante il suo turno di notte; un adolescente abbandonato a sé stesso che cerca nella neo-vicina 60enne quell’affetto materno mai ricevuto; ed infine John McKenzie, astronauta americano caduto dal cielo sul tetto del condominio ed ‘accudito’ dalla signora Hamida, che non parla una parola di inglese.
Un film sulla solidarietà e sull’abbandono, un film sugli sguardi e sui lunghi silenzi, un film sulla banlieue parigina, qui mostrata come mai l’avevamo vista. Perché per una volta non è la violenza, nè la delinquenza, a rappresentarla, bensì la sua umanità. I sei personaggi scritti da Benchetrit sono apparentemente antipodi, solitari e bisognosi di aiuto, perché chiamati a rialzarsi dopo una rovinosa caduta. Abbiamo Stemkowitz, l’uomo in carrozzina ancora sconvolto dalla morte della madre; la dolce Hamida, madre teledipendente e affranta da quando l’amato figlio è in carcere; ed infine l’adolescente Jules, letteralmente abbandonato da una famiglia che non si vede mai. Tre persone in cerca di attenzioni che andranno incontro a tre inattese conoscenze, vedi l’infermiera triste che si gode un’unica pausa sigaretta all’1 di notte (Valeria Bruni Tedeschi), il cosmonauta precipitato dal cielo (Michael Pitt) e la vecchia attrice in crisi depressiva (Isabelle Huppert).
Ironico e pungente, surreale e commovente, Il condominio dei cuori infranti procede lento nella sua costruzione, fatta di piani-sequenza e silenzi, senza però mai suscitare noia o disinteresse. Tutt’altro. Merito di una sceneggiatura amaramente divertente, centrata su personaggi tanto assurdi quanto ‘autentici’, nelle loro debolezze e plateali mancanze. Legami invisibili che prendono forma tra un vhs in bianco e nero da vedere e riscoprire, un piatto di cuscus da cucinare e poi mangiare e una foto da elaborare e poi scattare. Con la consapevolezza che anche un cuore infranto, se aiutato a dovere, è in grado di ricomporsi. Ricominciando a battere.
[rating title=”Voto di Federico” value=”7.5″ layout=”left”]
Il condominio dei cuori infranti (Francia, commedia, Asphalte, 2016) di Samuel Benchetrit; con Michael Pitt, Isabelle Huppert, Valeria Bruni Tedeschi, Gustave Kervern, Jules Benchetrit, Tassadit Mandi, Mickaël Graehling, Larouci Didi – uscita giovedì 24 marzo 2016.