Il Corvo: 8 curiosità che forse non sapete sul film con Brandon Lee
Scopri “Il corvo” trama, recensioni e 8 curiosità che (forse) non sapevate sul celebre film che ospita ultima interpretazione del compianto Brandon Lee.
Scopriamo qualche dettaglio in più sul cult “Il Corvo”, ultima interpretazione del compianto Brandon Lee.
Halloween si avvicina e tra i film che si potrebbero inserire in un’ideale maratona c’è anche Il Corvo, non propriamente un horror, ma un film basato su un fumetto di culto che era una riflessione dark, gotica e ricca d’azione sulla vendetta, la giustizia, l’amore e l’aldilà, nobilitata dalla performance di un Brandon Lee in stato di grazia, purtroppo tragicamente morto in un incidente sul set.
Il Corvo è ricordato per la brillante rappresentazione di Lee dell’eroe del film, il musicista Eric Draven, che ritorna dai morti per avere la sua vendetta sui membri di una gang che hanno assassinato sia lui che la sua fidanzata. Un corvo guida Draven attraverso Detroit durante la “Notte del Diavolo” ad un anno dal crimine per trovare e punire il criminale Top Dollar e i suoi sgherri. Uno ad uno, Eric uccide Tin Tin, Funboy, T-Bird e Skank, finché finalmente si scontra con il capo della gang.
Brandon Lee non era la prima scelta per il ruolo
Il cast del film era pressoché perfetto e includeva Michael Wincott nei panni del boss Top Dollar; Bai Ling, come sua sorella e amante; Ernie Hudson di Ghostbusters; il David Patrick Kelly de I guerrieri della notte, 48 ore, Commando e Twin Peaks; Laurence Mason, che più tardi apparirà nelle serie tv The Shield e Prison Break; Angel David (Soldate Jane, Il bacio della morte) e due grandi attori che abbiamo perso nel 2016: Michael Massee, come Funboy e Jon Polito, che ha interpretato Gideom, arrogante proprietario di un banco dei pegni. Ma il Corvo è giustamente identificato con Brandon Lee, figlio 28enne della leggenda dele arti marziali Bruce Lee, morto quando Brandon aveva appena otto anni. Brandon è stato protagonista del film tv Kung Fu: The Movie, del pilota tv Kung Fu: The Next Generation e degli action Legacy of Rage e Laser Mission. Ma l’attore si è fatto notare soprattutto al fianco di Dolph Lundgren nell’action Resa dei conti a Little Tokyo e come protagonista di Drago d’Acciaio, un film d’azione in cui Lee protagonista assoluto ha tentato di seguire le orme del padre nel cinema di arti marziali.
Il Corvo sarebbe stata la grande occasione di Brandon Lee di abbandonare i ruoli di azione e arti marziali così intrinsecamente legati al suo famoso padre, portando sul grande schermo un eroe oscuro creato dal fumettista James O’Barr. Ma in realtà Brandon Lee non era la prima scelta per il ruolo. Il produttore Jeff Most e lo sceneggiatore John Shirley hanno rivelato in un’intervista con MTV alcune delle loro prime idee per il casting. Shirley ha detto di aver spinto molto per avere Christian Slater come il Corvo che all’epoca aveva già fatto Schegge di follia, Alza il volume e L’impero del crimine. Il produttore Ed Pressman avrebbe voluto invece il rocker Jon Bon Jovi, che in seguito avrebbe interpretato diversi film vedi U-571 (2000), Il cacciatore delle tenebre (2002) e Nickname: Enigmista (2005).
Pare che anche Johnny Depp fosse un altro potenziale “Corvo” discusso dai produttori. Riguardo alla scelta di Brandon Lee, Pressman ha dichiarato:
[quote layout=”big”]Era un po’ un rischio perché non era un grande nome. Brandon ha incarnato tutto quello che cercavamo in questo eroe d’azione che è un atleta, un musicista, un amante, un romantico, e lui ha sicuramente lasciato il segno.[/quote]
Brandon Lee era pienamente coinvolto nella produzione del film
Brandon Lee ha sempre dato il 100% nei suoi ruoli andando spesso oltre la recitazione. Lee era fortemente coinvolto nelle coreografie di lotta e nel lavoro di stunt su Drago d’acciaio e ha portato quella stessa etica del lavoro anche ne Il Corvo. La forma fisica acquisita per Drago d’acciaio era scomparsa nel momento in cui Brandon Lee si presentò sul set de Il Corvo in North Carolina. Lee aveva perso circa 10 chili per dare a Eric Draven l’aspetto più asciutto ed elegante di cui necessitava.
[quote layout=”big”]Era finito in ospedale in ogni film, perché cervava sempre di spingersi al limite, voleva spingere se stesso fisicamente arrivando a dare il massimo per ogni film, incarnando lo spirito di suo padre nel tentativo di rielaborare la teoria che si può fare un film d’azione intelligente e con della sostanza.[/quote]
La Notte del diavolo è una cosa reale
Il Corvo si svolge a Detroit durante la “Notte del Diavolo”, che è la notte prima di Halloween. Mentre la Detroit che vediamo nel film è fittizia, quel che concerne la Notte del diavolo è invece reale. Il concetto di “Devil’s Night” a Detroit risale agli anni ’40, ma ha avuto il suo apice negli anni ’70 dilagando fino agli anni ’90. Mentre atti criminali e vandalismo si svolgono in tutti gli States durante la famigerata “Mischief Night”, la Notte del diavolo è generalmente associata alla Città dei Motori, dove centinaia di incendi vengono appiccati in tutta la città. Anni dopo Il Corvo, il gruppo Hip-hop di Detroit D-12, noto per aver avuto tra i suoi membri il rapper Eminem, ha pubblicato un brano chiamato “Devil’s Night”. Dopo una particolarissima Notte del diavolo nel 1994, la città organizzò un un nuovo evento ufficiale chiamato “Notte dell’Angelo”, dove la comunità lavora per prevenire la violenza. Dall’avvento della Notte dell’Angelo, la notte prima di Halloween ha cambiato volto.
Il personaggio tagliato dal film
Il fumetto di James O’Barr presenta un personaggio chiamato Skull Cowboy, originariamente destinato ad essere nel film. Skull Cowboy serviva come guida dall’altro mondo per il vendicatore resuscitato del film e aveva il compito di narrare gran parte della storia. Skull Cowboy era lì quando il nostro eroe resuscita, stabilendo le regole fondamentali per la missione di Eric, apparentemente invincibile e privo di punti deboli. L’attore Michael Berryman, caratterista veterano dall’aspetto peculiare noto per ruoli in Le colline hanno gli occhi (Pluto), Qualcuno volò sul nido del cuculo (Ellis) e La donna esplosiva (biker deforme), indossava un pesante make-up speciale per interpretare Skull Cowboy. il personaggio avrebbe avuto una manciata di scontri con Eric durante il film, ricordandogli che la sua missione era eliminare le persone che avevano ucciso lui e la sua fidanzata senza interferire in alcun modo con gli affari dei vivi.
Durante la lotta con Funboy, che era originariamente più lunga di quello arrivata nei cinema, Eric veniva colpito con un rasoio e in seguito cominciava a sanguinare. Skull Cowboy spiegava a Eric che ciò era dovuto al fatto che si era allontanato dalla sua missione quando aveva aiutato Darla a liberarsi dall’eroina. Il nastro isolante che vediamo addosso ad Eric per il resto del film? Serviva per coprire quelle ferite. Verso il culmine del film, Skull Cowboy avrebbe avvisato Eric che, salvando la ragazzina di nome Sarah, sarebbe stato maledetto a vagare sulla Terra, piuttosto che tornare nell’aldilà dalla sua amata Shelly.
La morte di Brandon Lee non compare nel film
Per chiunque abbia ipotizzato che la morte di Brandon Lee sia nascosta da qualche parte nel film, dato che molte volte durante il film il suo personaggio immortale viene colpito, beh si tratta di mere fantasie. La maggior parte dei fan sanno che Lee è stato ucciso in un tragico incidente, quando è stato colpito con una pistola di scena che doveva essere caricata a salve per una scena precedente. Il filmato risultante è stato sequestrato come prova da parte della polizia locale, che al termine delle indagini ha dichiarato la morte di Lee come accidentale. Il filmato venne poi distrutto. Al momento della sua morte a Lee, che era in procinto di sposare la sua fidanzata Eliza Hutton, restavano solo tre giorni per completare Il Corvo. Dopo che i produttori hanno deciso di finire il film in suo onore, sono stati necessari diversi elementi.
Originariamente il pubblico avrebbe visto Eric Draven arrivare a casa portando alcuni generi alimentari per scoprire la scena spaventosa degli sgherri di Top Dollar che aggrediscono Shelly. Funboy doveva estrarre la sua pistola e sparare ad Eric. Quella scena è stata scartata e con l’inizio del film non finito, questi elementi della storia sono stati invece raccontati in un flashback, La controfigura di Lee ha interpretato le altre scene, con le immagini del volto di Lee sovrapposte sul volto della controfigura in alcune parti del film. Miramax ha messo altri 8 milioni di dollari nel film per completarlo, che hanno incluso alcune riscritture della sceneggiatura. Le scene in cui vedremo uno sconvolto Eric che vaga nel suo vecchio appartamento sono state completate in digitale, inserendo inquadrature di Lee originariamente destinate ad essere utilizzati altrove.
Le altre tragedie legate al film
C’erano un’altra serie di bizzarre e terribili disgrazie legate al set de Il Corvo prima della morte del suo protagonista. Come riportato in un articolo del Time Magazine del 1993, malattie, incidenti e morti hanno toccato la vita personale di molte persone del cast e della troupe. Un falegname è rimasto quasi fulminato. I set sono stati seriamente danneggiati da tempeste. Le origini del fumetto stesso sono legate ad una tragedia. Il fumettista James O’Barr concepì il Corvo come un modo per elaborare il suo dolore dopo che la sua ragazza venne uccisa da un autista ubriaco. Il risultato finale è ovviamente un film tratto da un fumetto che deve ancora essere superato in termini di pathos, romanticismo dark, humor nero e misteriosa energia.
Brandon Lee aveva firmato per due sequel
Anche se molti fan hanno considerato un oltraggio il tentativo dei produttori di realizzare dei sequel, Brandon Lee in origine aveva firmato per realizzare due sequel de Il Corvo. Questo è quanto riferisce il produttore Jeff Most, che ha detto a MTV che avevano firmato con l’attore per tre film. Nel montaggio originale del film, Skull Cowboy avrebbe spiegato che Eric era destinato a vagare sulla Terra da quando aveva violato le regole salvando Sarah. Skull Cowboy sarebbe svanito, lasciando il Corvo da solo e bloccato tra i vivi.
Vincent Perez ha interpretato il sequel Il corvo 2 – La città degli angeli (1996) in cui vestiva i panni del nuovo Corvo di nome Ashe Corven. Sono seguiti altri due sequel: Il Corvo 3: Salvation del 2000 con Eric Mabius e Kirsten Dunst e Il Corvo – Preghiera maledetta del 2005, con Edward Furlong. The Crow: Stairway to Heaven è stata una serie televisiva di breve durata interpretata da Mark Dacascos. Dove i tre sequel avevano inventato nuovi personaggi con nuove tragedie da vendicare nei panni del Corvo, la serie tv riprendeva invece il personaggio di Eric Draven, con la stessa idea originariamente destinata ad un prosguo film prima della tragica e prematura morte di Brandon Lee.
Il reboot di Rob Zombie che non abbiamo mai visto
Alla fine degli anni ’90, i produttori stavano sviluppando un sequel / reboot dal titolo The Crow 2037. Come suggerisce il titolo, The Crow 2037 sarebbe stato ambientato nel futuro. The Crow 2037, sottotitolato “A New Age of Gods and Monsters” (Una Nuova Era di Dei e Mostri), doveva essere diretto da Rob Zombie. Il progetto venne poi annullato, ma la sceneggiatura di Zombie negli anni successivi è trapelata online.
Da allora naturalmente sono stati fatti numerosi sforzi per ottenere una nuova versione de Il Corvo, ma nessuna ha mai visto la luce. Luke Evans, Bradley Cooper, Jack Huston e Jason Momoa sono stati tutti collegati al progetto in vari punti dello sviluppo. L’ultimo aggiornamento, che risale a settembre 2017, affermava che Sony Pictures ha ancora intenzione di distribuire The Crow Reborn, che pare sia un adattamento ancor più fedele al fumetto rispetto all’originale.