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Il decollo di un piccolo film, un occhio allo scenario

Esiste una rete di occasioni per proiettare i film capaci di interessare, per non affogare nel mare magnum delle tv

pubblicato 20 Giugno 2016 aggiornato 28 Agosto 2020 10:06

Appena ieri il 16 giugno a Verona; il 20 giugno al Cinema Massino di Torino; il 23 alla Casa del cinema di Roma: proiezioni del mio film “1200 di bellezza” ; ci sono stato e ci sarò…

Non esiste altro metodo per capire una situazione, anzi meglio una realtà,se non quella di entrare e tentare di lavorare e vederne luci e ombre.

La tournèe in corso del mio piccolo film doc 1200 km di bellezza -grazie a bellissimi pubblici, grazie agli addetti di sale e “case” che sono un arcipelago di strutture alternative, grazie a chi ama il cinema e la tv che sentono il bisogno di migliorare- mi ha messo a contatto con il Luce, con le Film Commission, le “case aperte” del cinema, e altro, luoghi e persone che operano per resistere all’appiattimento e al banalismo circolante.

La minaccia è fortissima. E’ facile rendersene conto parlando e partecipando all’avventura di un film in cerca di percorsi, consensi, simpatia, senza sprecare, anzi cercano lo stimolo (poco italiano oggi) di mettere d’accordo la ricerca, il risultato artistico, l’incontro con gli spettatori, provando insieme ad ampliare conoscenze.

In Italia tutto questo è stato fatto, a lungo. Lo dimostrano il cinema e successivamente le tv dal dopoguerra agli anni Settanta. Neorealismo, commedia italiana rosa o satirica, film impegnati e di ricerca; gli sceneggiati tv tesi a recuperare la cultura letteraria e teatrale per fare proseliti, riassumere negli show la bellissima tradizione di opere, personaggi, comici, coreografie venute dalla radio e dalla scena.

Mi reso conto in questi ultimi anni di quanto c’è da fare per uscire da una lunga storia subentrata di burocratizzazione e di risorse inadeguate. A poco a poco stiamo lasciando distruggere risorse (ideative, finanziarie).Molti festival in attività stanno dimostrando l’esistenza di un contesto: produzione intensa, seminata alla meglio, raccolte non all’altezza dei mezzi per potenziare ricerca, consensi, risultati; disorientamento sul modo di legare passato, presente e futuro. Navigazione incerta. Migrazioni di esperienze non coordinate, abbandonate a se stesse.

E’ stato un gran tour quello di “1200 km di bellezza”: Roma, Catania, Milano, Verona, Pisa, Torino, Marche… Incontro con gente, con folle di persone competenti e interessati, organizzatori generosi e coraggiosi… Voglio ringraziare tutti coloro che hanno concorso alla realizzazione del film e tutti coloro che lo hanno visto e vedranno, in un tour che continua e si svolge anche attraverso le librerie e i negozi video: i dvd, preziosi, strumenti capillari e nello stesso tempo globali.
Grazie anche ai lettori di Cineblog e a Cineblog.