Il magico mondo di Harold, recensione: una promettente premessa ingabbiata in un prevedibile fantasy per famiglie
Recensione e tutto quello che c’è da sapere sul fantasy live-action di Carlos Saldanha con Zachary Levi, Zooey Deschanel, Lil Rel Howery, Jemaine Clement e Tanya Reynolds – Al cinema con Sony Pictures Italia
Dopo gli amici immaginari di John Krasinki e Ryan Reynolds nella commedia “IF”, approda nei cinema italiani con Sony Pictures un altro film in cui l’immaginazione regna sovrana e la fantasia sconfina nel mondo reale. Parliamo della commedia per famiglie Il magico mondo di Harold (Harold and the Purple Crayon), primo adattamento cinematografico del libro illustrato per bambini “Harold e la matita viola” pubblicato nel 1955 da Crockett Johnson. Il film segna anche l’esordio nel live-action del regista brasiliano Carlos Saldanha, noto per i franchise d’animazione L’era glaciale e Rio.
All’interno del suo libro, l’avventuroso Harold (Zachary Levi) può dare vita a qualsiasi cosa semplicemente disegnandola. Dopo essere cresciuto e aver disegnato se stesso fuori dalle pagine del libro e nel mondo reale, Harold scopre di avere molto da imparare sulla vita vera e che la sua fidata matita viola può scatenare scherzi molto più esilaranti di quanto avesse mai pensato. Quando il potere dell’immaginazione illimitata finisce nelle mani sbagliate, ci vorrà tutta la creatività di Harold e dei suoi amici per salvare il suo mondo e quello reale.
Il magico mondo di Harold – La recensione del film
Un adattamento del classico per bambini di Crockett Johnson è stato in ballo per anni con nomi del calibro di Steven Spielberg, Spike Jonze e Will Smith, tutti coinvolti in vari progetti poi naufragati in varie fasi di sviluppo. Poi nel 2021 arriva un aggiornamento che annuncia la firma di Zachary Levi con Sony Pictures come protagonista di un adattamento live-action scritto dagli sceneggiatori David Guion e Michael Handelman (Notte al museo – Il segreto del faraone, A cena con un cretino).
La scelta di Zachary Levy nei panni di Harold appare piuttosto scontata vista la sua deliziosa aria da “bambinone” troppo cresciuto, sfoggiata prima nella serie tv Chuck e successivamente riproposta nei film DC di Shazam!. Invece la scelta dello specialista in film d’animazione Carlos Saldanha, qui al suo primo live-action, non sembra aver dato i frutti sperati poiché la trasferta di Harold e i suoi amici Alce (Lil Rel Howery) e Porcospino (Tanya Reynolds) nel mondo reale non risulta abbastanza coinvolgente.
Il film di Saldanha resta indeciso tra una narrazione a misura di bambino e la necessità di veicolare un linguaggio concepito per i più piccoli ad un pubblico di adulti. Il film presenta un evidente problema nel creare empatia verso i personaggi “immaginari”, il cui compito sarebbe risvegliare il “bambino interiore” più o meno sopito in ognuno di noi. Così invece di accogliere l’entusiasmo di Harold per tutte le cose nuove che incontra nel mondo reale, finiamo invece per immedesimarci nella madre single di Zooey Deschanel e in tutti i suoi problemi, incluso l’allevare da sola un ragazzino con un animaletto immaginario e perseguitato dai bulli.
I personaggi creati da Crockett Johnson sullo schermo appaiono costantemente poco credibili e fuori posto all’interno della narrazione. Avete presente il “gigante” Zachary Levy (1,91 m) nel suo pigiamone blu? Stessa sensazione provata con The Rock in costume da Fatina dei denti nella commedia L’acchiappadenti, a questo punto ci chiediamo quanto si può sfidare il concetto di “sospensione dell’incredulità”?
A prescindere dalla capacità di ognuno di immedesimarsi nella storia, questo apparire “fuori posto” poteva in realtà anche fare parte del gioco, se ad un certo punto la storia avesse virato con vigore sul lato fantasy, creando a quel punto un necessario cortocircuito alla “Jumanji”, tanto per intenderci. Purtroppo non accade nulla di tutto ciò e ogni utilizzo del pastello viola da parte di Harold si limta ad un divertente escamotage visivo che lascia il tempo che trova. Idem per un antagonista un po’ troppo goffo che non innesca un reale pericolo percepibile rivelandosi alquanto innocuo, una sensazione acuita dalla recitazione un po’ troppo compassata del comico Jemaine Clement.
Il potere dell’immaginazione resta così ingabbiato all’interno di un prevedibile e poco coraggioso formato famiglia, con gag che si spengono nel prevedibile andante, uno script poco ispirato e una regia senza la verve necessaria a coinvolgere un pubblico al di sopra dei 6 anni. Un peccato perché il volenteroso cast ce la mette davvero tutta anche nei momenti in cui c’è la sensazione forte che qualcosa non stia funzionando come dovrebbe. Ma come si suol dire “non tutte le ciambelle riescono col buco” e “Il magico mondo di Harold” sembra proprio uno di quelle ciambelle.
Curiosità
- Pubblicato nel 1955 da Crockett Johnson, “Harold e la matita viola” è un libro per bambini illustrato che segue un bambino di quattro anni dalla fervida immaginazione che può modificare il mondo che lo circonda grazie al potere del suo pastello viola. Il libro originale ha generato sei successivi libri con protagonista Harold, una serie di cortometraggi, un documentario, diversi adattamenti teatrali, un libro interattivo per iPad e una serie tv di 13 episodi prodotta nel 2002 per HBO, narrata dall’attrice Sharon Stone.
- Sebbene il film faccia ampio uso di effetti CGI per molte scene, alcune delle riprese in cui Harold sembra disegnare a mezz’aria sono state in realtà realizzate da Harold (Zachary Levi) che disegna su una lastra di vetro posta tra lui e la telecamera.
- Jemaine Clement (Gary) ha lavorato in precedenza con il regista Carlos Saldanha ai film d’animazione Rio e Rio 2 – Missione Amazzonia della 20th Century Fox e dei Blue Sky Studios come voce di Nigel il Cacatua.
- Originariamente concepito come un film completamente in CGI dalla Sony Pictures Animation, ma è diventato invece un film ibrido live action/animazione con le scene di animazione non realizzate da nessuno studio della Columbia in particolare, con 7 società da tutto il mondo che hanno collaborato agli effetti visivi (Rising Sun Pictures, Folks VFX, Framestore, Soho VFX, Opsis, Clear Angle Studio, Spin VFX, Nexodus e Mammal Studios), con le sequenze animate 2D sfornite da Bent Image Lab e l’animazione dei titoli di coda realizzata da Plucky.
- Il primo grande film ibrido live action/animazione della Columbia Pictures, nonché il primo ad essere in gran parte animato in modo tradizionale da Otto notti di follie (2002), uscito 22 anni prima.
- Jemaine Clement ha basato la voce e la performance del suo bibliotecario e aspirante scrittore di fantasy Gary sull’attore comico britannico (e caro amico) Matt Berry.
- Un personaggio che può disegnare le cose in modo che esistano, è presente anche nella serie tv Storie incredibili (2020) Stagione 1, episodio “The Mission”.
- Questo film, che abbraccia ormai 8 decenni, è un remake moderno del cortometraggio del 1959 “Harold and the Purple Crayon”, diretto da David Piel e narrato da Norman Rose, che a sua volta era un adattamento del libro illustrato per bambini del 1955 “Harold and the Purple Crayon”.
La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore Batu Sener che ha collaborato al franchise d’animazione “L’era glaciale” musicando il film L’era glaciale – Le avventure di Buck e la miniserie tv L’era glaciale: I racconti di Scrat, il docudrama biografico Better Man sul cantante Robbie Williams e la serie tv storico-biografica Atatürk 1881 – 1919.
- Altri brani inclusi nel film: Take It di Batz / Stop the Rock di Apollo 440 / Spaceman di FITZ / Bagatella n. 25 in La Maggiore (Per Elisa) di Ludwig van Beethoven / The Flower Duet from Lakmé di Léo Delibes (Libretto di Edmond Gondinet & Philippe Gille) / Arabesque No. 1 in Mi Maggiore di Claude Debussy / Hungarian Rhapsody No. 2 in Do Diesis Minore di Franz Liszt / Never Gonna Stop di Danger Twins / Colors di Jordy Searcy & Boots Ottestad.
1. The Crayon (3:44)
2. The Real World (2:02)
3. Our Old Man (1:39)
4. Crash Biking (1:56)
5. Help Each Other (2:34)
6. Pursuits and Pies (2:27)
7. Library Gary (1:58)
8. Take to the Skies (1:55)
9. Who’s Your Daddy? (1:57)
10. Ollie’s (1:53)
11. Hungarian Rhapsody (1:13)
12. Pure (2:12)
13. Escaping Bars (1:21)
14. Closet of Whistles (1:20)
15. No More Purple (5:07)
16. Bottomless Pit (3:03)
17. Believe in Yourself (2:25)
18. Duel of the Crayons (8:52)
19. More than Purple (3:38)
20. Glaive of G’Garaur (0:59)
21. The Crayon Suite (6:18)
22. Harold’s Theme (Solo Piano) [Bonus Track] (1:20)
23. Crayon Tune (Solo Piano) [Bonus Track] (1:16)
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