Il mandarino: il villain di Iron Man 3
Il Mandarino è il villain di Iron Man 3, nuovo capitolo diretto da Shane Black della saga dedicata all’eroe Marvel, ed ha il volto inquietante di Ben Kingsley. Origini e curiosità di un personaggio che, per anni, non ha avuto modo di incontrare Tony Stark sul grande schermo…
Quando il villain fa la differenza. Fino ad ora, però, ogni incontro sul grande schermo tra Tony Stark/Iron Man e il Mandarino era stato accuratamente evitato. Finalmente nel 2010 Favreau, mentre arrivava nelle sale il secondo capitolo, annunciava che con Iron Man 3 era arrivato il momento di introdurre il personaggio nella saga. Ma sottolineava anche qualche difficoltà:
Il problema che c’è con il Mandarino è il modo in cui viene dipinto nei fumetti, non puoi mostrare questo al cinema. Ha 10 anelli magici e credo che non vadano bene per il tono del nostro franchise. Quindi devono essere basati su della tecnologia, oppure gli anelli non sono realmente anelli.
L’uscita poi di film come Thor, Captain America ed infine The Avengers ha facilitato l’introduzione del personaggio nell’universo Marvel di celluloide. E pensare che nel 2012, ai nastri di partenza, si diceva invece che Ben Kingsley sarebbe stato il villain di Iron Man 3, ma non nel ruolo del Mandarino… Sembrava proprio non ci fosse spazio in sala per questo nemico: però le cose sono finite in modo diverso, per la gioia dei fan. Ma chi è questo misterioso ed intrigante personaggio?
Figlio di un ricco uomo cinese, forse discendente di Gengis Khan, e di una donna inglese, il ragazzo viene cresciuto da una zia e, da adulto, assume la carica di Mandarino, ovvero di funzionario della Cina imperiale. Ma, in seguito alla Rivoluzione di Mao Tse-tung, perde tutto, eredità compresa. In cerca della fortuna perduta, s’inoltra nella misteriosa Valle degli Spiriti, dove trova l’astronave di Axonn-Karr.
Axonn-Karr era un alieno simile ad un drago proveniente dal pianeta Maklu-4 arrivato sulla terra secoli fa e poi deceduto. Il Mandarino studia l’astronave e tutti gli elementi che si trovano al suo interno, compresi dieci anelli che in seguito gli daranno ognuno particolari poteri. Curiosamente le origini di Iron Man sono ben collegate con il Mandarino, ma il primo film di Jon Favreau ha cancellato questo contatto.
Nel fumetto il Mandarino fa rapire Tony Stark quando è in visita in Vietnam, dopo che una scheggia metallica gli si è conficcata nel petto in seguito all’esplosione di una mina. Nel film Stark si trova invece in Afghanistan per dimostrare le potenzialità di un suo missile all’esercito americano: qui viene rapito da alcuni terroristi, e nell’attacco alcune schegge gli si conficcano nel corpo.
La storia poi prosegue in modo simile: il compagno di cella, il fisico Yinsen, costruisce una piastra magnetica e gliela impianta nel petto, e i due costruiscono la primissima armatura di Iron Man (la Mark I). Nel film Yinsen muore nella fuga, nel fumetto si sacrifica per dar tempo a Tony di indossare l’armatura e sconfiggere Wong Chu, l’uomo vietnamita che l’ha rapito. Comandato ovviamente dal Mandarino.
Era destino quindi che Tony Stark/Iron Man e il Mandarino si incontrassero prima o poi anche sul grande schermo, nonostante la modifica iniziale voluta da Favreau per rendere la storia più attuale. Ovviamente non vi riveleremo se alla fine il villain ha perso un po’ della sua “magia” sul grande schermo: il film esce oggi in sala.
Le note di produzione lo descrivono in questo modo:
Il Mandarino è una figura sinistra, a capo dell’organizzazione terroristica nota come I Dieci Anelli dalla quale sembrano provenire tutti gli atti di terrorismo più estremi che affliggono il mondo. Sebbene sia recluso, il Mandarino esercita il suo grande potere e fa sentire la sua presenza spaventando il governo e la popolazione attraverso i suoi audaci piani di attacco.
Creato da Stan Lee e Don Heck nel 1964, ed apparso per la prima volta nel numero 50 della serie Tales of Suspense, il Mandarino ora sbarca per la prima volta al cinema. Entrerà nell’empireo dei grandi villain della storia dei cinecomix? A Ben Kingsley il compito di provarci, e al pubblico quello di giudicare. Intanto non perdetevi la nostra recensione.