Il Profeta: arriva il remake americano del film di Jacques Audiard
C’era da aspettarselo: Il Profeta di Jacques Audiard avrà il suo remake americano a breve. A portarlo in sala troviamo i produttori della saga di Fast & Furious…
Eccolo, il remake che (non) ti aspetti e che ti fa venire il prurito alle mani. Poi, in fin dei conti, pensi: ma a chi interessa? Lasciamoglielo fare, mezza Hollywood va avanti così e Jacques Audiard riceverà evidentemente dei soldi per i diritti del suo capolavoro Il Profeta: così magari li potrà sfruttare per altri suoi lavori. Fatto sta che la Sony Pictures Entertainment porterà in sala il remake americano del film, prodotto da Toby Jaffe (che ha all’attivo già qualche rifacimento) e soprattutto Neal H. Moritz.
La casa di produzione alle spalle de Il Profeta made in US è la Original Film (!), che ha portato in sala la saga di Fast & Furious. Il Profeta diretto da Justin Lin? L’avete pensato anche voi? Ma ancora non si sa il nome del regista che avrà l’ingrato compito di misurarsi con Audiard: il progetto è stato soltanto annunciato e i diritti acquistati. Moritz ha così commentato:
Questa è una crime saga epica con personaggi convincenti ed una narrazione originale. Sono emozionato di avere l’opportunità di fare una versione in lingua inglese del film e sono grato di avere la fiducia di Jacques Audiard e dei suoi produttori, così come degli sceneggiatori Thomas Bidegain, Nicolas Peufaillit e Abdel Raouf Dafri.
Queste invece le parole di Hannah Minghella della Sony, che ha dato la notizia assieme a Doug Belgrad, Presidente della Columbia Pictures:
Pensiamo che Il Profeta si possa perfettamente tradurre per un pubblico anglofono. Ovviamente amiamo lavorare con Neal, che ha dei grandi precedenti con questo genere di pellicole. Abbiamo fiducia che il nostro film piacerà al pubblico nello stesso modo in cui è piaciuto l’originale.
Se lo dite voi… Il Profeta di Jacques Audiard vede per protagonista Malik El Djebena, condannato a 6 anni di prigione. Sin da subito è un piccolo pesce in un mare di squali, e deve imparare a muoversi all’interno della gerarchia del carcere per vivere e sopravvivere. Finché non inizia a fare dei piccoli lavori sporchi per un criminale corso.
Il film ha rivelato al mondo il talento di Tahar Rahim, ha vinto il Gran Premio della Giuria a Cannes, si è portato a casa 9 Cesar ed è stato nominato agli Oscar come miglior film straniero. Sì sì: proprio il tipo di film di cui puoi dire che il remake sarà bello bello allo stesso modo.
Fonte: The Wrap