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Il racconto dei racconti: nuovi video backstage e una clip del film di Matteo Garrone

Il racconto dei racconti: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film di Matteo Garrone nei cinema italiani dal 14 maggio 2015.

pubblicato 16 Maggio 2015 aggiornato 31 Luglio 2020 08:18

Aggiornamento di Pietro Ferraro

01 Distribution ha reso disponibili nuovi contenuti per Il racconto dei racconti, il nuovo film di Matteo Garrone in concorso al Festival di Cannes e nelle sale italiane dallo scorso 14 maggio.

Oggi vi proponiamo una nuova clip con una scena trattadal film in cui appare un mostro marino e tre nuovi video backstage che ci portano dietro le quinte del film con la creazione del make-up per l’orco e le vecchine e la preparazione alla scena del carro circense.

Vi ricordiamo che è anche disponibile la recensione del film da Cannes.

Video Backstage – Il carro circense:

Video Backstage – Le due vecchine:

Clip – Il drago marino:

Il racconto dei racconti: due video backstage del film di Matteo Garrone

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Dopo la proiezione in concorso al Festival di Cannes (la recensione di Blogo) ha fatto il suo debutto nelle sale italiane Il racconto dei racconti, il film fantasy di Matteo Garrone di cui oggi vi proponiamo due video backstage che ci portano “dietro le quinte” del film.

La trama: I re e le regine, i principi e le principesse, i boschi e i castelli di tre regni vicini e senza tempo; e poi orchi, animali straordinari, draghi, streghe, vecchie lavandaie e artisti di circo: sono i protagonisti di tre storie liberamente ispirate ad altrettante fiabe de “Il racconto dei racconti” di Giambattista Basile.

Il cast: Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones, Shirley Henderson, Hayley Carmichael, Bebe Cave, Stacy Martin, Christian Lees, Jonah Lees, Guillaume Delaunay, Alba Rohrwacher, Massimo Ceccherini e John C. Reilly.

Note di regia – Modernità delle fiabe / La lingua del film

Di solito per i miei film precedenti sono partito da fatti reali, e li ho trasfigurati fino ai confini di una dimensione quasi fantastica: in questo caso, invece, abbiamo compiuto il percorso inverso: abbiamo preso spunto da situazioni fiabesche per poi ricondurle su un piano realistico e concreto, credibile, anche attraverso un lavoro di sottrazione, affinché lo spettatore possa in ogni momento sentirsi parte del racconto, e immedesimarsi nelle avventure vissute dai nostri personaggi.

Il lavoro di sottrazione di cui parlavo prima ha lasciato comunque intatti i temi e i sentimenti fondamentali del libro, mostrandoli in tutta la loro modernità, davvero sorprendente. Noi per primi ne siamo rimasti meravigliati: l’horror, ad esempio, è giù tutto in Basile, non abbiamo aggiunto proprio nulla. Al termine di un lungo lavoro di scelta, una volta selezionate e intrecciate tra loro le tre fiabe, ci siamo resi conto con grande stupore che avevamo seguito un filo invisibile ma molto forte che le legava tra loro: si tratta infatti di tre storie di donne, tre figure di età diverse. Ma più ancora ci ha colpito la capacità di queste fiabe di cogliere alcune ossessioni contemporanee: la smania per la giovinezza e la bellezza – che Basile descrive in modo persino iperrealista, offrendo con quattro secoli d’anticipo una satira della chirurgia estetica di oggi – l’ossessione di una madre pronta a tutto pur di avere un figlio, il conflitto tra le generazioni e la violenza che una ragazza deve affrontare per diventare adulta. Abbiamo scelto l’inglese perché è un modo per restituire Lo cunto de li cunti, cioè il libro da cui hanno avuto origine alcune delle fiabe più celebri

Backstage 2 – I Gemelli:

Il racconto dei racconti: 8 clip in italiano del film di Matteo Garrone

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Dopo la tappa in concorso al Festival di Cannes il dramma fantastico Il racconto dei racconti di Matteo Garrone approderà nei cinema italiani il prossimo 14 maggio con un nutrito cast internazionale che include Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones, Shirley Henderson, Hayley Carmichael, Bebe Cave, Stacy Martin, Christian Lees, Jonah Lees, Guillaume Delaunay, John C. Reilly e gli italiani Alba Rohrwacher e Massimo Ceccherini.

O1 Distribution ha reso disponibili 8 clip in italiano con scene tratte dal film.

Vi lasciamo ad alcune note di produzione e alle clip ricordandovi che sono anche disponibili una recensione in anteprima e uno speciale sugli effetti visivi del film.

Note di regia – La scelta di Basile / Il lavoro sulle fiabe: reale e fantastico

Ho scelto di avvicinarmi al mondo di Basile perché nelle sue fiabe ho ritrovato quella commistione fra reale e fantastico che ha sempre caratterizzato la mia ricerca artistica. Le storie raccontate nel Cunto de li cunti passano in rassegna tutti gli opposti della vita: l’ordinario e lo straordinario, il magico e il quotidiano, il regale e lo scurrile, il semplice e l’artefatto, il sublime e il sozzo, il terribile e il soave, brandelli di mitologia e torrenti di saggezza popolare. Le fiabe raccontano i sentimenti umani spinti all’estremo.

Sin dalla prima lettura delle cinquanta fiabe che compongono il libro, assieme agli sceneggiatori, ci siamo trovati di fronte a numerose scelte da compiere: selezionare le storie che ci piacevano di più e poi renderle credibili, concrete, come se le vedessimo accadere sotto i nostri occhi. Questa è stata la nostra linea di condotta: la ricerca di qualcosa di forte, fisico, comune e veritiero, anche nelle storie dove l’immaginazione era più accesa. In Basile c’è un grande piacere nel racconto, e questa dovrebbe essere una prerogativa anche del cinema.

Lo cunto de li cunti / Il racconto dei racconti

Lo Cunto de li Cunti è una raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana scritte da Giambattista Basile (Napoli, 1575-1632), pubblicata postuma tra il 1634 e il 1636. L’opera, nota anche con il titolo di Pentamerone, è la più antica d’Europa nel suo genere: dal capolavoro di Basile provengono infatti fiabe famosissime come
Cenerentola, Il gatto con gli stivali e La bella addormentata nel bosco, e, in genere, il gusto del racconto fantastico, con risvolti ora comici ora sentimentali, con frequenti incursioni nell’horror, che è stato in seguito illustrato da scrittori come Charles Perrault, i fratelli Grimm e Hans Christian Andersen.

Streghe e orchi, re e principesse, draghi e animali fatati hanno però in questi racconti un aspetto estremamente realistico e sono fatti agire da Basile in un mondo popolare, ricco e straccione insieme, molto fisico e sanguigno: l’ambientazione delle fiabe è dunque quella della vita quotidiana di uomini e donne in carne e ossa, dentro cui un bel giorno piomba inaspettato l’elemento straordinario, la magia, il mostruoso, il miracolo.

Da questa raccolta sono state scelte tre fiabe. Invece che i soliti eroi senza macchia e senza paura, le tre storie hanno come protagoniste tre donne, colte in tre fasi della vita: una ragazzina sognatrice, una madre viscerale e gelosa, una vecchia ingenua. Tutte e tre dovranno attraversare prove difficili, da cui usciranno drammaticamente trasformate. Nel film le storie sono intrecciate: a legarle, come in un passaggio di testimone, una famiglia circense che ritroviamo in tutte e tre i racconti, mentre gira col suo carrozzone di villaggio in villaggio e di castello in castello.

«L’Italia possiede nel Cunto de li Cunti o Pentamerone del Basile il più antico, il più ricco e il più artistico fra tutti i libri di fiabe popolari; com’è giudizio concorde dei critici stranieri conoscitori di questa materia, e, per primo, di Iacopo Grimm, colui che, insieme col fratello Guglielmo, donò alla Germania la raccolta dei Kinder und Hausmärchen. Eppure l’Italia è come se non possedesse quel libro, perché, scritto in un antico e non facile dialetto, è noto solo di titolo, e quasi nessuno più lo legge
» (Benedetto Croce, 18 dicembre 1924)

Nel Seicento, a Napoli, Giambattista Basile sceglie per le sue acrobazie di stilista barocco-dialettale i “cunti”, le fiabe “de’ peccerille” e ci dà un libro (…) che è come il sogno d’un deforme Shakespeare partenopeo, ossessionato da un fascino dell’orrido per cui non ci sono orchi né streghe che bastino, da un gusto dell’immagine lambiccata e grottesca in cui il sublime si mischia col volgare e il sozzo» (Italo Calvino, Introduzione alle Fiabe italiane , Torino, Einaudi, I ed. 1956)

Il racconto dei racconti: trailer musicale italiano e locandina del film di Matteo Garrone

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Disponibili una locandina italiana ufficiale e un trailer musicale de Il racconto dei racconti, il nuovo film di Matteo Garrone (Gomorra, Reality), un dramma fantastico dal cast internazionale e liberamente tratto da “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile.

La musica che accompagna il trailer: “Fauré: Pavane, Op.50″ di Academy of St. Martin in the Fields Chorus.

Il film dopo la tappa al Festival di Cannes dove il film sarà presentato in concorso uscirà nei cinema italiani il prossimo 14 maggio.

La trama: I re e le regine, i principi e le principesse, i boschi e i castelli di tre regni vicini e senza tempo; e poi orchi, animali straordinari, draghi, streghe, vecchie lavandaie e artisti di circo: sono i protagonisti di tre storie liberamente ispirate ad altrettante fiabe de “Il racconto dei racconti” di Giambattista Basile.

Il cast: Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones, Shirley Henderson, Hayley Carmichael, Bebe Cave, Stacy Martin, Christian Lees, Jonah Lees, Guillaume Delaunay, Alba Rohrwacher, Massimo Ceccherini e John C. Reilly.

Il racconto dei racconti: trailer italiano del nuovo film di Matteo Garrone

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Il prossimo 14 maggio 01 Distribution porterà nei cinema italiani Il racconto dei racconti, il primo film in lingua inglese di Matteo Garrone (Gomorra, Reality) liberamente tratto da “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile.

Il film che sarà presentato in concorso al prossimo Festival di Cannes (13-24 maggio) è interpretato da un cast a dir poco impressionante che include Salma Hayek, Vincent Cassel, Toby Jones, John C. Reilly, Alba Rohrwacher, Shirley Henderson, Hayley Carmichael, Bebe Cave, Stacy Martin, Christian Lees, Jonah Lees, Guillaume Delaunay con la partecipazione di Massimo Ceccherini.

“Lo cunto de li cunti” è una raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana edite fra il 1634 e il 1636 a Napoli.

La trama ufficiale:

I re e le regine, i principi e le principesse, i boschi e i castelli di tre regni vicini e senza tempo; e poi orchi, animali straordinari, draghi, streghe, vecchie lavandaie e artisti di circo: sono i protagonisti di tre storie liberamente ispirate ad altrettante fiabe de “Il racconto dei racconti” di Giambattista Basile.

Il racconto dei racconti trailer italiano del nuovo film di Matteo Garrone

Il racconto dei racconti: il nuovo film di Matteo Garrone ispirato a Basile

Dopo i due Gran Premi della Giuria ricevuti a Cannes con Gomorra e Reality, Matteo Garrone è pronto per il suo ottavo lungometraggio. Il regista resta a Napoli, ma torna indietro nel tempo, fino al 1600, ispirandosi per il suo Il racconto dei racconti a Lo cunto de li cunti di Basile…


Matteo Garrone, dopo Gomorra e Reality, resta a Napoli, ma torna un po’ indietro nel tempo: fino al 1600. S’intitolerà Il racconto dei racconti l’ottavo lungometraggio dell’autore de L’imbalsamatore, ovvero la rielaborazione de Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile.

Scritta tra il 1634 e 1636 e pubblicata con il titolo originale di Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de peccerille, l’opera di Basile è una raccolta di 50 fiabe in lingua napoletana, raccontate da 10 narratrici in 5 giorni (e per questo è conosciuta anche come Pentamerone).

Tradotta in italiano da Croce (che la definì la più bella raccolta di fiabe popolari), Lo cunto de li cunti è quasi la risposta napoletana al Decameron di Boccaccio: e volendo proseguire con arditi parallelismi, Il racconto dei racconti sembra quasi una risposta “moderna” alla “trilogia della vita” di Pier Paolo Pasolini.

Certo è “curioso” che ci sia spesso un modello con cui confrontarsi: se per Paolo Sorrentino è stato Fellini (La Grande Bellezza), per Garrone a prima vista il modello sembra essere Pasolini. Ma per ora del progetto di Garrone non sappiamo praticamente nulla, quindi è un po’ presto per vedere similitudini con Decameron, I racconti di Canterbury e Il fiore delle Mille e una notte.

Il racconto dei racconti verrà prodotto dalla Archimede dello stesso regista e avrà l’aiuto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.