Stasera in tv: “Il Regno” con Stefano Fresi e Max Tortora su Rai 2
Rai 2 stasera propone “Il Regno”, commedia del 2020 di Francesco Fanuele con Stefano Fresi, Max Tortora, Silvia D’Amico, Fotinì Peluso, Agnese Nano ed Enzo Salomone.
Il Regno, su Rai 2 la commedia con Stefano Fresi e Max Tortora che racconta la storia di Giacomo (Fresi), che eredita dal padre, con sua grande sorpresa poiché non lo vede da quando aveva 12 anni, un vero e proprio regno medievale compreso di sudditi e corte. Il problema è che questo regno in realtà si trova sulla Salaria ed è una sorta di “isola” congelata nel tempo dove tecnologia e modernità sono state messe al bando.
Il Regno – Cast e personaggi
Stefano Fresi: Giacomo
Max Tortora: Bartolomeo Sanna
Silvia D’Amico: Ofelia
Fotinì Peluso: Lisa
Francesca Nunzi: Madama Giacinta
Agnese Nano: Lucrezia
Enzo Salomone: Professor De Nardi
Vittorio Barbagiovanni: Guidobaldo
Valter Toschi: Ubaldo Pecci
Romano Tallevi: Vladimiro, il becchino
Paolo Buglioni: questore
Giuseppe Di Simone: ciambellano di corte
Simone Guarany: Simone la Guardia
Il Regno – Trama e trailer
Tranquilli: è una commedia. Eppure trent’anni fa, Giacomo (Stefano Fresi), poco più che dodicenne, viene rinnegato dal padre e cacciato dal casale di campagna che gli ha dato i primi natali. La storia inizia quando il vecchio avvocato del padre, l’eccentrico Bartolomeo Sanna (Max Tortora), invita Giacomo a tornare al casale per i funerali dell’odiato genitore. L’uomo si reca al cancello della sua vecchia dimora e nota con stupore che l’avvocato lo è andato a prendere in carrozza. Strano. Ancora più strano è prendere atto che il funerale si tiene all’interno della tenuta, con un prete che parla solo in latino e una folla di contadini vestiti di nero (“amici di papà”, spiega Sanna). Sembra uno scherzo ma non lo è! infatti, Giacomo scopre di aver ereditato Il Regno del padre. In che senso? Presto detto: nei suoi terreni c’è una comunità di persone che ha scelto di tornare a una vita più umile, modesta, senza gli assilli della tecnologia. (“Ma che è? Il medioevo?”, domanda l’ignaro erede al trono). Non capita tutti i giorni di ereditare dei sudditi pronti a darti cieca obbedienza, prosperose ancelle ben disposte a insaponarti la schiena e soprattutto il potere di legiferare a proprio piacimento. Ma Giacomo non è affatto come il padre, che fu un prepotente autocrate tutto d’un pezzo. Lui con i sudditi ci vuole parlare, ci vuole fare amicizia. Grosso errore, nessuno vuole un monarca compagnone, ma lui è così. Riuscirà il re più strampalato della storia a farsi rispettare e diventare l’uomo che non è mai riuscito ad essere?
Il nostro commento
L’esordiente Francesco Fanuele amplia e porta sul grande schermo un suo cortometraggio, la trasposizione mantiene la sua capacità di creare situazioni surreali, ma il lato comico si diluisce in un tentativo di esplorare una società “altra” e l’elemento estraneo che arriva e ne contamina la fondamenta, diventando potenziale elemento distruttivo.
Il film di Fanuele oltre che della sorniona ironia di Fresi, già protagonista del corto e qui nei panni dell’erede al trono Giacomo, può contare anche sulla vis comica di Max Tortora, non presente nel cast originale, che nei panni dell’avvocato Bartolomeo Sanna rappresenta il collegamento del “Regno” con il mondo esterno. L’avere un piede in due realtà tanto diverse permette a Bartolomeo di comprendere e alleviare lo spaesamento di Giacomo che si ritrova sovrano di un regno di stampo medievale e alle prese con una insicurezza cronica che mal si addice ad un giusto ma severo regnante.
L’opera prima di Fanuele oltre che risultare godibile può vantare una storia particolarmente originale rispetto alla media delle produzioni italiane, in grado di fornire allo spettatore un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo senza utilizzare l’elemento fantastico, creando così un’ambientazione peculiare e un’accoppiata, Fresi-Tortora, che risulta piuttosto affiatata. Se cercate un film comico a tutto tondo, “Il Regno” con il suo ritmo riflessivo e cadenzato p0otrebbe non essere il film più adatto, ma se invece vi lascerete tentare e cercate una pellicola dove non si cerca la gag ad oltranza e si sorride riflettendo, il film di Fanuele potrebbe in quel caso rivelarsi una piacevole sorpresa.
Curiosità sul film
- Il regista esordiente Francesco Fanuele dirige “Il Regno”, basato su un suo cortometraggio omonimo con cui si è diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia.
- Fanuele dirige da una sceneggiatura scritta con Stefano Di Santi (La prima pietra).
- I crediti di Francesco Fanuele lo vedono assistente alla regia di Nanni Moretti, regista dello spot ufficiale per il festival di opere prime “Bimbi Belli” e dei corti “Col cibo non si scherza” e “Il Grande Maschio”.
- Cast tecnico: Montaggio di Julien Panzarasa / Costumi di Eva Coen / Scenografia di Marcello Di Carlo / Effetti Sara Ciceroni / Fotografia di Gherardo Gossi / Aiuto regista Valeria Miranda / Produttore: Domenico Procacci & Laura Paolucci / Capo Truccatore Adriano Carboni / Capo Parrucchiere Massimo Allinoro / Produttore Esecutivo: Ivan Fiorini
Il Regno – La colonna sonora
- Le musiche originali sono del compositore Umberto Smerilli (La ragazza del mondo, Framed, The Bunker Game, Carne Et Ossa).
1. La Cena Amara 1:49
2. Prologo 2:35
3. Guidobaldo 1:39
4. Addio Al Re 2:48
5. Il Cuore Del Regno 2:59
6. Il Figliol Prodigo 1:24
7. Il Regno Dolce 5:29
8. La Notte Del Regno 1:24
9. Amor Cortese 1:05
10. Il Complesso Di Adipo 0:34
11. Il Regno 2:48
12. Arrivederci 1:22
13. La Carrozza 0:57
14. Carolingio 1:18
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