Home Recensioni Il sapore del successo: le recensioni Americane e Italiane

Il sapore del successo: le recensioni Americane e Italiane

“Il sapore del successo” e il parere dei critici

di carla
pubblicato 30 Novembre 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 10:49

E’ nelle sale il film Il sapore del successo (Burnt) diretto da John Wells e interpretato da Alicia Vikander, Bradley Cooper, Jamie Dornan, Lily James, Sienna Miller, Uma Thurman, Daniel Brühl, Emma Thompson, Sarah Greene, Omar Sy, Riccardo Scamarcio, Matthew Rhys, Sam Keeley, Chelsea Li. Dopo la nostra recensione, ecco le recensioni dei critici Americani e Italiani. Su RottenTomatoes, mentre scrivo, il film ha raccolto il 27% di voti positivi. Decisamente poco.

Brad Wheeler – Globe and Mail: tanto montaggio rapido e primi piani in cucina – di stufe a gas e pentole burrose – e un sacco di melodramma immobile. Voto: 1/4

Sandy Cohen – Associated Press: il film può essere un piatto da saltare.

Kenneth Turan – Los Angeles Times: il film è troppo cotto. E’ perfettamente adatto a un film che porta la sua lucentezza come un distintivo d’onore.

Bill Goodykoontz – Arizona Republic: poco appetibile. Voto: 2.5 / 5

Jim Slotek – Toronto Sun: la redenzione è un po’ prevedibile, ma come ci si arriva è coinvolgente. Voto: 3.5 / 5

Jody Mitori – St. Louis Post-Dispatch: Con un cast così il film ha gli ingredienti giusti ma non è abbastanza per fare un pasto perfetto. Voto: 2.5 / 4

Linda Barnard – Toronto Star: C’è un gran parlare di passione, eppure non fa il salto nel puro amore per il cibo esplorato in film come Chef e Il pranzo di Babette. Voto: 2/4

Cary Darling – Fort Worth Star-Telegram / ​​DFW.com: Il cibo sembra fresco e splendido. E’ il resto del film che sembra stantio. Voto: 2.5 / 5

Peter Travers – Rolling Stone: un piatto triste e poco appetibile che merita di essere distrutto contro una parete o almeno rinviato alla cucina. Voto: 1/4

Kyle Smith – New York Post: è come guardare 100 minuti di una lumaca che cerca di salire su un ramoscello. Voto: 1.5 / 4

Rex Reed – New York Observer: Una commedia divertente ben recitata, sontuosamente fotografata ed elegantemente scritta. Voto: 3/4

Chris Nashawaty – Entertainment Weekly: C’è qualcosa di più insopportabile nel personaggio cazzuto dello chef rock star? Voto: C +

Francesco Alò – Il Messaggero: È tutto prevedibile ma anche godibile. Compreso un Riccardo Scamarcio comico nei panni di un sodale di Adam ex galeotto.

Maurizio Acerbi – il Giornale: (…) si fa gustare come fosse l’assaggio di uno di quei superbi manicaretti cucinati e presentati, perfidamente, alla vista dell’affamato pubblico in sala.

Roberto Nepoti – la Repubblica: L’espressione “food porn” indica la feticizzazione del cibo, oggi molto di moda, e non ha mai trovato applicazione più lampante di questa commedia, che contiene la battuta “noi dovremmo creare orgasmi culinari”. Ancora una volta la cucina come via al successo: ma in un film sciapo e che non riesce mai a lievitare. La sceneggiatura è delle più prevedibili; i personaggi, così stereotipati che non ti ci puoi identificare. Regista di episodi della serie E. R., John Wells spreca la sua competenza registica. Ma soprattutto sciala il cast internazionale: Omar Sy, Daniel Bruhl, Sienna Miller, Uma Thurman, Emma Thompson, Alicia Vikander, il nostro Scamarcio, alcune delle quali si vedono solo per qualche minuto.