Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim, recensione: un sontuoso anime a cui manca la “magia” dell’originale
Recensione, colonna sonora e tutto quello che c’è da sapere su “La guerra dei Rohirrim”, il film anime di Kenji Kamiyama ispirato al capolavoro fantasy “Il signore degli anelli” di Tolkien e alla trilogia di film di Peter Jackson.
Disponibile nei cinema italiani con Warner Bros. Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim, film d’animazione in stile anime diretto da Kenji Kamiyama, prequel/spin-off della trilogia de “Il Signore degli Anelli” diretta da Peter Jackson.
Ambientato 183 anni prima degli eventi della trilogia originale, “Il Signore degli Anelli – La Guerra dei Rohirrim” racconta il destino della Casata di Helm Hammerhand, il leggendario re di Rohan. Un attacco a sorpresa da parte di Wulf, un astuto e spietato signore del Dunlending in cerca di vendetta per la morte di suo padre, costringe Helm e il suo popolo a organizzare un’audace ultima resistenza nell’antica roccaforte di Hornburg – una possente fortezza in seguito conosciuta come il Fosso di Helm. Trovandosi in una situazione sempre più disperata, Héra, la figlia di Helm, deve trovare il coraggio di guidare la resistenza contro un nemico mortale intenzionato alla loro totale distruzione.
Il Signore degli Anelli La guerra dei Rohirrim – Il cast del film
Cast e doppiatori
Brian Cox: Helm Hammerhand.
Gaia Wise: Hèra.
Laurence Ubong: Fréaláf Hildeson.
Luca Pasqualino: Wulf.
Lorraine Ashbourne: Olwyn.
Benjamin Wainwright: Haleth.
Yazdan Qafouri: Háma.
Shaun Dooley: Freca.
Michael Wildman: Generale Targg.
Bilal Hasna: Lief.
Janine Duvitski: Vecchia Pennicruik.
Jude Akuwudike: Lord Thorne.
Miranda Otto: Éowyn.
Sir Christopher Lee: Saruman il Bianco (Con il permesso dei suoi eredi, l’audio di Lee è stato riutilizzato dalla trilogia “Il Signore degli Anelli”)
Doppiatori italiani
Edoardo Siravo: Helm Mandimartello
Sofia Porta: Héra
Giacomo Bartoccioli: Wulf
Roberta Pellini: Olwyn
Francesco Fabbri: Fréaláf Hildeson
Ilaria Stagni: Éowyn
Fabrizio De Flaviis: Haleth
Riccardo Suarez: Háma
Andrea Lavagnino: Generale Targg
Graziella Polesinanti: Vecchia Pennicruik
Nicolò Bertonelli: Lief
Luca Dal Fabbro: Lord Thorne
Massimo Triggiani: Lord Fryght
Alessandro Rossi: Saruman
Doppiatori giapponesi
Masachika Ichimura: Helm Mandimartello
Fuka Koshiba: Hèra
Taya Jun: Fréaláf Hildeson
Kenjiro Tsuda: Wulf
Takako Honda: Olwyn
Toshiyuki Morikawa: Haleth
Miyu Irino: Háma
Atsushi Ono: Freca
Kôichi Yamadera: Generale Targg
Hayato Taya: Lief
Toshiko Sawada: Vecchia Pennicruik.
Hôchû Ôtsuka: Lord Thorne.
Nobuyuki Katsube: Saruman il Bianco
Maaya Sakamoto: Éowyn
Masaki Iizumi: Shank
Manabu Muraji: Wrot
Il Signore degli Anelli La guerra dei Rohirrim – La recensione del film
Dopo l’inarrivabile trilogia capolavoro live-action “Il signore degli anelli” di Peter Jackson e un adattamento in tre capitoli de “Lo Hobbit”, la saga fantasy di Tolkien torna sul grande schermo con “Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim”. Stavolta si tratta di un lungometraggio d’animazione in stile anime che riunisce il team di produzione originale guidato da Philippa Boyens, che con Peter Jackson e Fran Walsh ha scritto la trilogia originale, che gli è valsa un Oscar alla miglior sceneggiatura no originale per “Il ritorno del re”, la trilogia de “Lo Hobbit”.
“Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim” è stato annunciato a giugno 2021, con lo sviluppo che pare sia stato accelerato per evitare che la New Line perdesse i diritti di adattamento cinematografico dei romanzi di Tolkien. Già all’epoca a bordo c’era la produttrice Philippa Boyens e il regista giapponese Kenji Kamiyama, all’attivo per lui la serie tv Ghost in the Shell: Stand Alone Complex e il lungometraggio d’animazione 009 Re:Cyborg ispirato al manga di Shōtarō Ishinomori.
Un team di autori composto da Jeffrey Addiss, Will Matthews, Phoebe Gittins e Arty Papageorgiou hanno scritto le prime bozze della sceneggiatura con Gittins e Papageorgiou che hanno fornito riscritture, il tutto attingendo a dettagli nelle appendici de “Il Signore degli Anelli” di Tolkien (1954-55) che riguardano la storia dei sovrani di Rohan e concentrandosi in particolare sulla figlia senza nome di Helm, che hanno chiamato Héra per il film.
“Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim” fa parte di quella operazione “anime” che Warner Bros. persegue da qualche tempo, vedi la recente serie tv Suicide Squad Isekai o anche l’imminente film Batman Ninja vs. Yakuza League, anche se con “La guerra dei Rohirrim” si è creato un peculiare stile d’animazione ibrido. Sola Entertainment (Space Pirate Captain Harlock, Blade runner: Black Lotus, Ninja Kamui) ha fornito la tradizionale animazione 2D, traendo ispirazione visiva dai film di Jackson, con l’aggiunta a supporto di animazione 3D e motion capture.
“Il Signore degli Anelli – La guerra dei Rohirrim” è a livello visivo impeccabile, il mondo di Tolkien sembra fondersi a dovere con l’estetica dell’animazione di stampo nipponico, che ha nelle sue eroine belle e grintose un punto di forza imprescindibile, che ritroviamo pienamente nel personaggio di Héra. Kamiyama per avere il massimo del supporto ha collaborato a stretto contatto con un art director della trilogia de “Il Signore degli Anelli” parte di una squadra creativa composta da figure chiave nella realizzazione dei film di Peter Jackson, vedi lo specilaista in effetti speciali e co-fondatore di Weta Workshop e Weta Digital, il premio Oscar neozelandese Richard Taylor (King Kong), l’illustratore, pittore e scenografo inglese premio Oscar Alan Lee, il primo a illustrare “Il Signore degli Anelli” di J. R. R. Tolkien, e l’illustratore canadese John Howe noto per le sue illustrazioni riguardanti l’iconica “Terra di Mezzo”.
Se dal punto di vista visivo “La guerra dei Rohirrim” sembra funzionare appieno, c’è qualcosa nella storia creata per il film che manca di uno degli elementi più coreografici e suggestivi delle opere di Tolkien, elemento che abbiamo ritrovato nella sua dualità, benigna e malevola, anche nella trilogia di Peter Jackson. Ci riferiamo alla magia, elemento mistico di cui è permeato l’intera opera di Jackson e che in “La guerra dei Rohirrim” non si palesa mai e non diventa mai elemento narrativo della trama.
Faide familiari, amori bramati, morte, tradimenti e vendetta perseguita con ceca follia, “La guerra dei Rohirrim” veicola tutti questi elementi e ne fornisce una versione epica e coinvolgente, ma più proseguiamo nella visione e più ci accorgiamo che se i realizzatori hanno citato Akira Kurosawa e Hayao Miyazaki come fonti d’ispirazione. Se percepiamo forte l’influenza dell’epica “cavalleresca” di Kurosawa, dov’è invece la magia di Miyazaki? Di fronte a questa evidente lacuna, che sia voluta o necessaria al la storia che si è scelto di narrare, diventa evidente un paradosso in cui “Il trono di spade contamina la Terra di mezzo”, in modo volontario o meno le faide intestine alla corte di “Approdo del re” e il tumultuoso “Westeros” sembrano aver inevitabilmente influenzato “La guerra dei Rohirrim”.
In realtà non abbiamo trovato alcun accenno dei realizzatori ad una qualche influenza sul film della popolare serie tv di HBO, ma sembra chiaro che si sia voluto spogliare l’immaginario di Tolkien di tutta quella parte mistica, per raccontare una storia di cappa e spada, pescando suggestioni da qualcosa che familiare a chi fagocita serie tv. Un lecito dubbio che pensiamo resterà tale, anche se ad un certo punto, siamo certi per pura coincidenza di pensiero, un personaggio in una scena afferma preoccupato: “L’inverno sta arrivando…”.
Curiosità
- Kenji Kamiyama dirige da unna sceneggiatura Jeffrey Addiss & Will Matthews e Phoebe Gittins & Arty Papageorgiou, da una storia di Addiss & Matthews e Boyens, basata sui personaggi creati da J.R.R. Tolkien. La consueta squadra creativa dietro la trilogia de “Il Signore degli Anelli” comprende anche i premi Oscar Alan Lee e Richard Taylor, insieme allo stimato illustratore di Tolkien, John Howe.
- Il film è narrato da Miranda Otto nel ruolo di Éowyn, l’attrice riprende il suo ruolo dalla serie “Il Signore degli Anelli” di Sir Peter Jackson.
- È stato utilizzato un approccio unico per creare la tradizionale animazione 2D del film: gli attori hanno interpretato ogni scena del film utilizzando la tecnologia motion capture, che è stata tradotta in animazione 3D all’interno del motore di gioco in tempo reale di Unreal Engine; questo ambiente 3D è stato utilizzato per determinare le angolazioni e i movimenti della macchina da presa del film, e questo è stato tradotto nell’animazione 2D finale.
- Billy Boyd e Dominic Monaghan, che hanno interpretato Pipino e Merry nella trilogia “Il Signore degli Anelli”, hanno doppiato gli orchi Shank e Wrot in questo film.
- Il film si concentra sulla storia e i retroscena del Fosso di Helm, lo stesso luogo visto in Il Signore degli Anelli – Le due torri (2002).
- Questo è il sesto adattamento animato della Terra di Mezzo di J.R.R. Tolkien, dopo: Lo Hobbit (1966) – Cortometraggio prodotto in fretta e furia, realizzato esclusivamente per preservare i diritti / Lo Hobbit (1977) – Produzione televisiva di Arthur Rankin Jr. e Jules Bass. / Il signore degli anelli (1978) – Lungometraggio cinematografico di Ralph Bakshi, adatta i primi due libri. / Il ritorno del re (1980) – Produzione televisiva di Arthur Rankin Jr. e Jules Bass / Lo Hobbit (1991) – Produzione sovietica incompiuta.
- Una delle sfide più grandi per il team di animazione è stato il gran numero di cavalli nel film; i cavalli sono importanti nella cultura Rohan, ma sono anche notoriamente difficili da animare.
- Questo è il primo film d’animazione della New Line Cinema ad essere distribuito in tutto il mondo.
- I figli di Helm si chiamano Haleth e Háma. Due servitori di Rohan con questi nomi sono stati visti in Il Signore degli Anelli – Le due torri (2002), interpretati da Calum Gittins e John Leigh.
- Philippa Boyens ha affermato che le influenze più dirette del cinema giapponese per il loro team durante la realizzazione di questo film sono arrivate da registi come Akira Kurosawa e Hayao Miyazaki.
- Gli eventi di questo film sono ambientati 123 anni prima che Bilbo Baggins trovasse l’Unico Anello nella caverna di Gollum, come si è visto in Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato (2012).
- Quando alla fine Olwyn chiede a Hèra dove andare, Hèra risponde che un mago le ha chiesto di incontrarla per aiutarlo. Quando Hèra mostra una lettera da lui, si può vedere una runa. Questo è lo stesso simbolo che Gandalf incide sulla porta di Bilbo Baggins in Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato (2012).
- A un certo punto dell’assedio di Hornburg ci sono due orchi che raccolgono tutti gli anelli che trovano nei cadaveri, con uno di loro che interroga l’altro perché Mordor è improvvisamente così interessato agli anelli. Un suggerimento per gli eventi futuri del Signore degli Anelli. Billy Boyd e Dominic Monaghan, che hanno interpretato Pipino e Merry nella trilogia Il Signore degli Anelli, hanno doppiato i due orchi dio nome Shank e Wrot.
- Bandai ha realizzato due action figures basate suL film che ritraggono Héra e Wulf (le trovate QUI).
Libri e merchandise ufficiale del film
The Art of The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim – Il “dietro le quinte” definitivo che mostra la realizzazione del nuovo film de “Il signore degli anelli”, “La guerra dei Rohirrim”
Un libro completo, di grande formato, con copertina rigida, che offre una visione senza pari della realizzazione di “The War of the Rohirrim” e del viaggio creativo completo dal concept al film finito, raccontato dagli artisti e dai realizzatori stessi. Scritto e compilato da Daniel Falconer, artista concettuale presso lo studio di design premiato con l’Oscar, Wētā Workshop, questo libro indispensabile racconta la straordinaria concezione e progettazione del mondo della Terra di Mezzo in The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim di Kenji Kamiyama. Con oltre 1.000 schizzi, disegni, studi sui personaggi e progetti di ambientazione mai visti prima, questo splendido volume a colori segue il viaggio delle idee, dai concept iniziali attraverso progetti splendidamente rifiniti fino alle scene del film stesso. La ricchezza di opere d’arte è accompagnata da commenti perspicaci degli artisti e dei registi, tra cui il regista Kenji Kamiyama, la produttrice Philippa Boyens e gli sceneggiatori e i produttori, che svelano tutti la storia completa dietro il film. Dotato di una ricchezza di fatti affascinanti e immagini uniche, The Art of The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim è la guida definitiva per gli addetti ai lavori a questa innovativa aggiunta alla saga cinematografica del Signore degli Anelli.
The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim Official Visual Companion Book: Ambientato 183 anni prima degli eventi narrati nella trilogia originale di film, Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim racconta il destino della Casa di Helm Hammerhand, il leggendario Re di Rohan. Un attacco improvviso di Wulf, un astuto e spietato signore Dunlandiano in cerca di vendetta per la morte del padre, costringe Helm e il suo popolo a un’ultima, audace resistenza nell’antica roccaforte di Hornburg, una possente fortezza che in seguito verrà chiamata Fosso di Helm. Trovandosi in una situazione sempre più disperata, Héra, la figlia di Helm, deve trovare la volontà di guidare la resistenza contro un nemico mortale intenzionato a distruggerli completamente. Con un cast di personaggi emozionanti e originali e un mix di luoghi sia familiari che nuovi, questa nuova, drammatica storia autonoma tesse un altro filo nel grande arazzo della Terra di Mezzo. Riccamente illustrato con disegni e immagini mozzafiato, The War of the Rohirrim: Official Visual Companion è l’introduzione definitiva a ogni personaggio, creatura e luogo che incontrerai in questa epica avventura tratta dalla saga ufficiale del Signore degli anelli.
Calendario 2025 “Lord of the Rings The War Of The Rohirrim Movie”
Calendario quadrato del film 2025 “The Lord of the Rings: The War Of The Rohirrim”. Ogni mese presenta un’illustrazioone mozzafiato tratta dal film d’animazione che cattura lo spirito coraggioso dei guerrieri di Rohan mentre difendono la loro patria dalle forze dell’oscurità. Perfetto per i fan del capolavoro di Tolkien. Questo calendario ha anche grandi pannelli con le date mensili in cui puoi tenere traccia di appuntamenti, compleanni e prendere appunti.
The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim – Libro da colorare ufficiale: Vivi lo spirito coraggioso dei guerrieri di Rohan che difendono la loro patria dalle forze dell’oscurità mentre colori queste scene mozzafiato con tutti i personaggi, le creature e i paesaggi del nuovo film de “Il signore degli anelli”. Torna nella Terra di Mezzo e inizia una nuovissima avventura da colorare, dallo splendore della Sala d’Oro in cima a Edoras, ai paesaggi mozzafiato di Rohan e all’antica fortezza di Hornburg. Oltre alle scene drammatiche di questa nuova emozionante puntata della saga cinematografica del Signore degli Anelli, puoi colorare tutti i suoi eroi e cattivi, tra cui il leggendario re di Rohan, Helm Hammerhand, la sua intrepida figlia, Héra, e i suoi fratelli Haleth e Háma, Lord Freca e suo figlio, Wulf, i bellicosi Southrons e creature iconiche come il mostruoso mûmakil e il selvaggio troll delle nevi.
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Il Signore degli Anelli La guerra dei Rohirrim – La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore e pluripremiato music editor Stephen Gallagher (In The Dark, Conquering Cancer, Puppet Killer, Hippocratic). Gallagher che ha incorporato nella sua colonna sonora temi di Howard Shore dalla trilogia live-action di Peter Jackson.
- Le prime tre note che l’orchestra suona nell’ouverture sono le stesse delle prime tre note nell’apertura delle “Due Torri”, creando così un collegamento musicale con i film su Rohan.
Durante i suoi oltre due decenni nel settore, Stephen Gallagher ha lavorato a progetti che spaziano da successi mondiali insieme a leggende del settore come Peter Jackson, Brian Eno, Ed Sheeran, Nick Cave e Junkie XL a produzioni televisive vincitrici di Emmy, documentari indipendenti e teatro e danza contemporanei. Come lui stesso afferma, è entusiasta di “creare suoni e mondi dal suono”. La redazione musicale di Gallagher è nota per essere molto sensibile alla narrazione. È stato nominato tre volte per un MPSE Golden Reel Award. Nel 2022 ha vinto sia un Golden Reel che un Emmy Award per il suo lavoro sulla serie di documentari acclamata dalla critica di Peter Jackson The Beatles: Get Back. I suoi crediti come Music Editor includono i successi al botteghino della trilogia Lo Hobbit: La battaglia delle cinque armate, La desolazione di Smaug, Un viaggio inaspettato e il grande successo fantascientifico District 9. È stato supervisore del Music Editor per Amabili resti e il documentario West of Memphis. Gallagher è noto per la sua innata comprensione della colonna sonora per il cinema, che va dritta al cuore della storia, e per la sua capacità di fondere suono ed emozione nella colonna sonora perfetta. Ha composto e lavorato direttamente con gli attori sulle canzoni iconiche “Blunt The Knives” e “The Torture Song” per “Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato”. Nel 2021 è stato nominato per la migliore colonna sonora originale all’International Sound And Film Music Festival per il cortometraggio documentario Kimana Tuskers. Nel 2018 è stato nominato per un APRA Silver Scroll Award per la sua colonna sonora originale per il lungometraggio Human Traces. Ha composto musica aggiuntiva per accompagnare la colonna sonora originale di Brian Eno per Amabili resti. Le colonne sonore originali di Gallagher per i lungometraggi includono il pluripremiato horror/commedia canadese Puppet Killer e il documentario Conquering Cancer. Insieme a David Long, ha composto la colonna sonora per lo show vincitore dell’Emmy Award INSiDE e tre stagioni della serie per bambini della BBC Mystic. Gallagher è altamente adattabile, collaborativo e attento ai dettagli, concentrato sulla produzione di musica che supporti al meglio la narrazione più ampia. Altrettanto a suo agio nell’arrangiare per strumenti elettronici o orchestrali o nel tagliare una colonna sonora temporanea, ha la reputazione di fornire ai registi esattamente ciò che stanno cercando. Gallagher vive a Poneke Wellington, Aotearoa Nuova Zelanda. (“…uno dei compositori più umili ma tremendamente dotati con cui ho avuto il privilegio di lavorare. Poterlo chiamare collega onora me, non lui.” – Conrad Pope compositore cinematografico e orchestratore per Star Wars, Jurassic Park e Lo Hobbit).
- La colonna sonora include il brano originale “The Rider” che suona sui titoli di coda. La traccia scritta da Phoebe Gittins (che ha scritto la sceneggiatura del film con Arty Papageorgiou e Jeffrey Addiss e Will Matthews) e dal compositore David Long ed eseguita dall’artista folk-pop inglese Paris Paloma.
1. Overture (4:48)
2. Hama’s Song – Yazdan Qafouri (0:43)
3. Riders from the West March (2:53)
4. The Witan (7:34)
5. An Ill Omen (2:50)
6. The Beast Is Rabid (7:15)
7. Who Dares Occupy Isengard? (4:30)
8. Call the Men to Arms (3:54)
9. The Wisest Move (4:24)
10. The Line of Helm (3:38)
11. Arise, Arise Now (4:26)
12. Edoras Burns (6:41)
13. Call the Retreat (7:27)
14. Surround the Keep (4:44)
15. Pretty Words Will Not Save You (4:01)
16. A Wraith (7:38)
17. What Does Mordor Want with Rings? (3:07)
18. Helm Hammerhand Still Stands (7:19)
19. For Hope (7:07)
20. Out of Time (2:35)
21. One Small Chance (2:18)
22. A Shield-maiden of Rohan (7:51)
23. The Hornburg Will Fall (6:00)
24. Let Mercy Rule This Day (1:45)
25. The Tenth King of Rohan (1:12)
26. Adventure Beckons (2:48)
27. The Rider – Paris Paloma (3:53)
28. Secret Tunnels (3:22)
29. Lament for Helm – Lorraine Ashbourne (0:54)
30. Hama’s Song (Hearth Edit) – Ben O’Leary (2:10)