Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim – Trailer italiano del fantasy d’animazione prodotto da Peter Jackson
Trailer italiano e tutto quello che c’è da sapere sul film anime basato sull’iconica trilogia di J.R.R. Tolkien, diretto da Kenji Kamiyana e prodotto da Peter Jackson – Al cinema dal 1° gennaio 2025 con Warner Bros. Pictures Italia
Dal 1° gennaio 2025 nei cinema italiani con Warner Bros. Pictures Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim. Il lungometraggio d’animazione originale di New Line Cinema riporta il pubblico alla scoperta dell’epico mondo portato in vita nella trilogia de “Il Signore degli Anelli”, basata sui celebri libri di J.R.R. Tolkien – il film è diretto del pluripremiato regista Kenji Kamiyama (la serie TV “Blade Runner: Black Lotus” e “Ghost in the Shell: Stand Alone Complex”).
Il Signore degli Anelli La Guerra dei Rohirrim – Trama e cast
Ambientato 183 anni prima degli eventi della trilogia originale, “Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim” racconta il destino della Casata di Helm Hammerhand, il leggendario re di Rohan. Un attacco a sorpresa da parte di Wulf, un astuto e spietato signore del Dunlending in cerca di vendetta per la morte di suo padre, costringe Helm e il suo popolo a organizzare un’audace ultima resistenza nell’antica roccaforte di Hornburg – una possente fortezza in seguito conosciuta come il Fosso di Helm. Trovandosi in una situazione sempre più disperata, Héra, la figlia di Helm, deve trovare il coraggio di guidare la resistenza contro un nemico mortale intenzionato alla loro totale distruzione.
Nella versione originale del film fanno parte del talentuoso cast vocale Brian Cox (“Succession”) nel ruolo di Helm Hammerhand, il potente Re di Rohan; con Gaia Wise (“A spasso nel bosco”) nel ruolo di sua figlia Héra, e Luke Pasqualino (“Snowpiercer”) nel ruolo di Wulf. Miranda Otto, interprete indimenticabile e pluripremiata della trilogia de “Il Signore degli Anelli”, riprende il ruolo di Éowyn, Scudiera di Rohan, come narratrice del racconto. Fanno parte dell’ensemble vocale anche Lorraine Ashbourne (“Bridgerton” su Netflix), Yazdan Qafouri (“I Came By”), Benjamin Wainwright (“World on Fire”), Laurence Ubong Williams (“Gateway”), Shaun Dooley (“The Witcher”), Michael Wildman (“Fast and Furious: Hobbs & Shaw”), Jude Akuwudike (“Beasts of No Nation”), Bilal Hasna (“Sparks”) e Janine Duvitski (“Benidorm”).
Il Signore degli Anelli La Guerra dei Rohirrim – Il trailer italiano ufficiale
La consueta squadra creativa dietro la trilogia de “Il Signore degli Anelli” comprende anche i premi Oscar Alan Lee e Richard Taylor, insieme allo stimato illustratore di Tolkien, John Howe.
Con Kamiyama al timone, questo originale lungometraggio è prodotto dal premio Oscar Philippa Boyens, membro del team di sceneggiatori delle trilogie de “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”, insieme a Jason DeMarco e Joseph Chou, che, oltre ai loro numerosi progetti di animazione individuali, hanno collaborato alla serie “Blade Runner: Black Lotus”. I produttori esecutivi sono Fran Walsh, Peter Jackson, Sam Register, Carolyn Blackwood e Toby Emmerich.
La sceneggiatura è opera di Jeffrey Addiss & Will Matthews e Phoebe Gittins & Arty Papageorgiou, da una storia di Addiss & Matthews e Boyens, basata sui personaggi creati da J.R.R. Tolkien.
New Line Cinema presenta una produzione Warner Bros. Animation / Sola Entertainment, “Il Signore degli Anelli: La Guerra dei Rohirrim”.
Dichiarazioni & interviste
Durante un’intervista con The One Ring durante l’Annecy Festival, il regista Kenji Kamiyama ha parlato a lungo del suo ruolo di regista del film e ha detto che all’inizio pensava che un anime del Signore degli Anelli sarebbe stato “impossibile” da realizzare.
Kamiyama ha continuato parlando la sfida più grande che il suo team di animatori ha dovuto affrontare con uno scenario sconfinato come La Terra di Mezzo e i numerosi cavalli da mettere in scena:
Abbiamo mandato la troupe di animazione nelle scuderie per filmare, cavalcare e spaventarsi.
Il regista ha anche spiegato che il processo di animazione e l’utilizzo della CG:
Abbiamo utilizzati modelli in CG dettagliati dei personaggi e dei layout, alcuni di WETA, e hanno assemblato un layout in Unreal. Sceglievano inquadrature e tagli da questo e assemblavano un montaggio approssimativo. Questo è servito come base per il direttore del mocap che avrebbe filmato gli attori. Poi tutto è andato agli animatori, che lo hanno usato per fare l’animazione. Kenji ha sottolineato che NON SI TRATTA DI ROTOSCOPE, ma di un’interpretazione/traduzione”.
Kamiyama ha spiegato il perché è stata utilizzata la tecnica del motion capture (mocap):
L’animatore dei personaggi impiegherebbe molto tempo per approfondire un personaggio. Devono davvero capirlo. Ma questo film aveva una tempistica serrata, da qui la motion capture…Questo è probabilmente il film più grande [a cui] abbia mai lavorato.
Philippa Boyens ha spiegato che il film racconta una storia che è una “lotta molto umana e politica che non riguarda l’Anello, e non riguarda il Signore Oscuro. Tutto ciò è molto marginale rispetto alla storia”.
Uno dei fattori della storia che hanno affascinato Boyens è stata l’analisi di elementi quali onore, vendetta e legami familiari narrati dai due punti vista degli opponenti:
Per Helm, c’è la follia nata dal dolore per la perdita del figlio. Con Wulf, c’è il suo rapporto con suo padre e con Héra. E c’è un momento nel film, che è incredibilmente straziante e potente, in cui Wulf si impegna in un corso d’azione da cui non può voltare le spalle. E una volta che lo fa, la storia diventa oscura.
Boyens ha anche spiegato che il film fruirà sia di uno scenario “epico” di ampio respiro che di un’ambientazione più intimista e “claustrofobica”:
Quindi, sì, inizia con queste battaglie su larga scala, ma in realtà poi diventa più intenso e…claustrofobico”. E poi ha rivelato che “la natura del film cambia quasi in una storia di fantasmi…Mentre l’assedio prende piede, mentre le voci dell’orrore iniziano a diffondersi. E posso darvi una piccola anticipazione e farvi sapere che, anche se abbiamo detto che non si tratta dell’Anello e non si tratta del Signore Oscuro… ci sono i Monti bianchi e ci sono creature [là fuori]”.
Il regista Kenji Kamiyana ha parlato con EW della storia e di quanto era emozionato nel raccontarla:
Questa è la storia del re più potente nella storia di Rohan, qualcuno che ha sconfitto i suoi nemici a mani nude. Perché la sua discendenza doveva finire con lui? Penso che ci sia una lezione di arroganza e anche di bisogno di responsabilità e consapevolezza del loro potere. Viviamo in un’epoca in cui, in tutto il mondo, affrontiamo di nuovo la realtà della guerra. Cos’è, allora, il potere? Qual è la responsabilità di coloro che lo detengono? È qualcosa a cui devono pensare pensando insieme a coloro che non lo detengono.
Gli scrittori e produttori Philippa Boyens e Phoebe Gittins hanno ampliato la storia originale di Tolkien dando il nome di Hera ad uno dei personaggi femminili delle appendici mai citato per nome:
Nelle appendici da cui è tratta la storia, abbiamo questi personaggi maschili disegnati in modo piuttosto interessante, e poi abbiamo questo giovane personaggio femminile che non viene mai nominato, e questo è stato davvero interessante per me. Sappiamo che Helm ha una figlia e sappiamo che è stata centrale nel conflitto che è accaduto. Ma io, e in particolare la sceneggiatrice Phoebe Gittins, siamo stati attratti da lei. Potevamo sentire il peso di essere quella figlia senza nome, il che ha immediatamente stuzzicato il nostro interesse: chi era? Come viveva?
Gaia Wise voc di Hera ha parlato del personaggio: “Darebbe la vita per il suo popolo…Paragonandola ad Arwen ed Eowyn, sono donne già completamente formate. Ciò che ho amato di Hèra è che è feroce, è complessa, è ribelle.
Il team creativo offre anche dettagli sul personaggio di Wulf, con Boyens che rivela: “Abbiamo un antagonista eccezionalmente grande in questa storia. È stato uno dei miei antagonisti preferiti tra tutti i film su cui ho lavorato”.