In un posto bellissimo: al cinema con Isabella Ragonese e Alessio Boni
Isabella Ragonese interpreta il nuovo ritratto di donna di Giorgia Cecere, al fianco di Alessio Boni
Dal sud raggiunto da Nena per “Il Primo Incarico” al nord dove vive la Lucia di “In un posto bellissimo”, Isabella Ragonese continua a dare il volto ai ritratti di donna diretti da Giorgia Cecere.
Questa volta Isabella Ragonese presta viso, corpo e anima travolta dagli eventi, alla Lucia sposata con Andrea, interpretato da Alessio Boni, al quale ha sempre affidato ciecamente la responsabilità di decidere cosa sia giusto fare in ogni situazione, dedicandosi agli affetti, al figlio e il suo negozio di fiori in centro.
Scoprire il tradimento del marito, insieme al sospetto che possa lasciarla per l’altra donna, manda in frantumi l’universo di certezze nutrite per anni da Lucia, ma mentre tenta in qualche modo di riavvicinarsi a lui, conosce Feysal (Faysal Abbaoui), il ragazzo straniero che vende oggetti per strada e, nonostante la sua condizione, riesce a restituire a Lucia la leggerezza persa tanto tempo prima con la scomparsa della sua migliore amica.
Le certezze stravolte dagli eventi e questo incontro inaspettato , come spesso succede, innescano un lento cambiamento che neanche la decisione del marito di non lasciarla possono più arrestare, perché Lucia non vuole rinunciare a ciò che ha scoperto di se stessa ed è pronta a dare una svolta alla sua vita.
Per sapere cosa succederà, basta aspettare il prossimo 27 agosto, quando In un posto bellissimo, diretto da Giorgia Cecere e sceneggiato con Pierpaolo Pirone, arriverà nelle nostre sale refrigerate distribuito da Teodora Film.
Per dare una sbirciata al cast completato da Tatiana Lepore, Paolo Sassanelli, Michele Griffo, Teresa Acerbis e la partecipazione di Piera Degli Esposti nel ruolo di Adriana, oggi potete approfittate di trailer, poster, foto e note di regia del film prodotto da Bianca Film e Rai Cinema, con il contributo del MiBACT, in associazione con Banca C.R. Asti, in collaborazione con FIP Film Investimenti Piemonte, con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.
In un posto bellissimo: note di regia
Arriva un punto nella nostra vita in cui le relazioni, anche le più intime, prendono una forma che naturalmente tendiamo a conservare. Sappiamo, o ci sembra di sapere, cosa vogliamo e cosa abbiamo paura di perdere. Conveniamo che alcuni comportamenti sono o non sono ragionevoli, e lo stesso vale per alcuni sentimenti. Ma il cuore bambino, crudo e forte, con cui sentivamo le cose, il cuore ferito dalla perdita e reso felice da una sciocchezza, l’unica cosa con cui siamo venuti al mondo, dov’è finito? Quando abbiamo deciso di non dargli più retta?
In un posto bellissimo somiglia a un racconto di suspense, una suspense dei sentimenti e degli affetti. All’inizio guardiamo da fuori la vita di Lucia, la tenerezza con cui la abita, lo sguardo e i pensieri sempre rivolti a suo figlio e a suo marito. C’è solo un timore che affiora, ma viene subito ricacciato dentro, un timore tra i più banali ma non per questo meno doloroso: che lui, Andrea, abbia un’altra e possa lasciarla. Lucia è una donna semplice, debole e spaventata, che negli anni ha demandato al marito la responsabilità di decidere cosa è giusto e normale e cosa non lo è. Ora si chiede cosa dovrebbe fare per riportarlo a lei, tenta goffamente di richiamarne l’attenzione, sembra sempre sul punto di affrontarlo e parlargli, ma alla fine si tira indietro. Poi cominciamo a intravedere che forse il vero pericolo è altrove, forse ha un altro volto, e allora potrebbe essere quello più straniero, quello di Feysal, il ragazzo che vende robaccia per strada e non si sa come faccia a vivere. Lucia sta in guardia, come tutti ha imparato che non dobbiamo fidarci, che queste persone non hanno niente da perdere e sono capaci di qualunque cosa. È da lì che arriverà il colpo? Eppure Lucia sente quel ragazzo incredibilmente vicino, più vicino dei suoi stessi genitori, di suo marito e di suo figlio, dei nuovi amici che ha conosciuto alla scuola guida, della sua socia con cui lavora da anni, di tutte le persone che popolano il suo piccolo mondo tranquillo in una delle molte città del nord Italia ricche di storia e bellezza.
Lucia non può confessare a nessuno quello che prova quando è insieme ad Feysal, neanche a se stessa: con quel ragazzo gli sembra di tornare a tanti anni prima, quand’era con la sua amica del cuore che ora non c’è più. La stessa libertà, la stessa leggerezza. A ogni passo si poteva cambiare direzione, di ogni presunta regola di saggezza si poteva ridere. Ma Lucia ora è cresciuta e Andrea, l’uomo che ama e che ha avuto il terrore di perdere dopo quella piccola sbandata per un’altra, decide di tornare da lei, rassicurandola del suo amore. Ora sembra di nuovo tutto a posto, il pericolo è stato scacciato. Di nuovo la famiglia è felice e al sicuro. Ma come in ogni racconto di suspense che si rispetti, solo alla fine il puzzle si compone e ne vediamo il disegno per intero. La debolezza di Lucia è la sua stessa sensibilità e non le resta altra scelta che prendere da lì la forza necessaria per compiere una scelta inaspettata. Non c’è nessuna logica, né salvezza possibile né sicurezza, se per non perdere il resto perdiamo noi stessi.
Giorgia Cecere