Home Torino Film Festival Inizia oggi il Torino Film Festival 2011: ecco i 20 consigli “al buio” di Cineblog

Inizia oggi il Torino Film Festival 2011: ecco i 20 consigli “al buio” di Cineblog

Ecco una piccola “guida” per il TFF29: Cineblog sceglie “al buio” 20 titoli da non perdere

pubblicato 25 Novembre 2011 aggiornato 1 Agosto 2020 06:16


Avete letto qualcosa sulla polemica riguardo alla presenza o meno di Penelope Cruz alla serata inaugurale del 29. Torino Film Festival? Noi qualcosa qua e là, ma non c’abbiamo capito nulla: la madrina del festival resta Laura Morante (voluta fortemente da Gianni Amelio), mentre per la Cruz – che sta girando a Torino il film di Castellitto Venuto al mondo – ci sarebbe comunque una capatina sul palco (la vorrebbe fortemente l’assessore alla Cultura della Regione Piemonte Michele Coppola, ma non la vorrebbe Amelio: forse perché già a Roma).

Questione politica, questione di budget, questione di “storia” del festival. Mah. Fatto sta che, secondo un comunicato stampa, la Cruz sarà al Teatro Regio assieme a Castellitto ed Emile Hirsch. Abbiamo iniziato questo post parlandone, va bene, ma per dire anche che in fondo non ci interessa molto della querelle, onestamente. Il vero dilemma per gli spettatori del TFF è piuttosto farsi il programma. 217 titoli divisi in varie sezioni, per 10 giorni di festival. Come organizzarsi? Il programma è bulimico, la scelta vastissima, dal concorso a Festa Mobile, passando per Onde, gli incontri e le retrospettive (Altman, Green e Sono).

Noi proviamo a consigliarvi “al buio” qualcosina: una ventina di pellicole che noi non perderemo, all’interno di un programma che contiene un numero di film da non perdere che è doppio, triplo, forse quadruplo. Ecco le nostre scelte in ordine alfabetico (e numerico):

1. 50/50 – Jonathan Levine: perché il regista sta dando prova di maturare di prova in prova. Perché la storia è “a rischio”, ma c’è il talento per affrontarla nel migliore dei modi. E per Joseph Gordon-Levitt e Seth Rogen. (Concorso)

2. L’arte di vincere (Moneyball) – Bennett Miller: il regista di Truman Capote dirige un film tratto da una storia vera, sceneggiato da Aaron Sorkin (The Social Network), ed interpretato da Brad Pitt, Robin Wright and Jonah Hill. Profuma di premi. (Festa Mobile – Film d’apertura)

La lista continua dopo il salto.

3. Attack the Block – Joe Cornish: esordio alla regia di Joe Cornish, sceneggiatore del TinTin di Spielberg. Produce Edgar Wright. Tra sci-fi e umorismo british, un film che è già un piccolo cult. (Concorso)

4. The Ballad of Genesis and Lady Jaye – Marie Losier: ritratto di Genesis P-Orridge e della compagna Lady Jaye. Vincitore del Teddy per il miglior documentario all’ultima Berlinale. (Festa Mobile)

5. The Descendants – Alexander Payne: perché Payne è tra i più importanti registi americani indipendenti contemporanei. E perché qualcuno parla di uno straordinario George Clooney. (Festa Mobile)

6. George Harrison: Living in the Material World – Martin Scorsese: il maestro alle prese con uno dei Beatles, per raccontarne la vita, la musica e carpirne i segreti. 4 ore che meritano di essere vissute. (Festa Mobile)

7. La guerre est déclarée – Valerie Donzelli: tratto da una storia vera interpretata dagli stessi protagonisti a cui è accaduto ciò che si racconta. Si tratta del candidato della Francia per la corsa all’Oscar come Miglior film straniero. (Festa Mobile)

8. Guilty of Romance – Sion Sono: penultima fatica del prolifico e grande regista giapponese, girata prima del veneziano Himizu e presentata a Cannes. I fan si son già segnati l’appuntamento. (Rapporto Confidenziale)

9. Hanezu No Tsuki – Naomi Kawase: un altro progetto lirico e personale per la regista nipponica. Direttamente dal concorso dell’ultimo Festival di Cannes. (Onde)

10. Into the Abyss – Werner Herzog: Werner Herzog è un regista di cui non si dovrebbe perdere alcun nuovo lavoro. Soprattutto quello documentaristico. E questo nuovo film promette di scuotere, ancora una volta. (Festa Mobile)

11. Intruders – Juan Carlos Fresnadillo: il regista spagnolo alle prese con un horror che esplora le paure più infantili. Con un boogeyman senza volto e con un protagonista d’eccellenza: Clive Owen. (Festa Mobile)

12. Midnight in Paris – Woody Allen: dopo New York, Londra e Barcellona, Allen se ne va a trovare ispirazione a Parigi. Film d’apertura dell’ultimo Festival di Cannes, dove è stato applaudito non poco. (Festa Mobile)

13. Mientras duermes – Jaume Balaguero: dopo i due REC, il regista spagnolo torna a girare un film da solo. Riuscirà a regalarci vette di tensione come ha fatto nell’ultimo periodo? (Festa Mobile)

14. Miracolo a Le Havre – Aki Kaurismaki: per molti era la Palma d’Oro di Cannes 2011. Contemporaneamente all’uscita in sala, lo si vedrà a Torino il 24 e il 25 in originale in occasione della premiazione del grande regista col Gran Premio Torino. (Festa Mobile)

15. Mosse vincenti (Win Win) – Thomas McCarthy: McCarthy è una voce particolare nel panorama americano. I suoi film (ci) piacciono: e poi qui c’è Paul Giamatti. (Concorso)

16. The Oregonian – Calvin Lee Reeder: era uno dei film che avevamo subito addocchiato nel cartellone dell’ultimo Sundance. Un horror indipendente americano che guarda a Lynch. Wow. (Festa Mobile)

17. Pater – Alain Cavalier: il ritorno di Cavalier si presenta come uno dei film più complessi del cartellone torinese. Un gioco tra vero e falso, documentario e finzione, cinema e realtà. Con Vincent Lindon. (Festa Mobile)

18. The Raid – Gareth Huw Evans: una squadra di Swat all’interno di un edificio. Prodotto made in Indonesia che promette tanta azione, tanta tensione e anche gore. Vincitore della sezione Midnight Madness all’ultimo Toronto Film Festival. (Concorso)

19. Terri – Azazel Jacobs: il ritorno di Jacobs Jr. a Torino non può che farci piacere. Una commedia che si preannuncia divertente e notevole, grazie anche a John C. Reilly. (Festa Mobile)

20. Twixt – Francis Ford Coppola: il grande regista continua per la sua strada libera e indipendente, tornando al caro buon vecchio gotico. Aggiunto all’ultimo momento come film di chiusura (dopo Albert Nobbs), immaginiamo sia già in tutti i programmi degli accreditati.

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