Interstellar: le recensioni dagli Usa e dall’Italia
Leggiamo insieme le recensioni Americane e Italiane di “Interstellar”, diretto da Christopher Nolan e interpretato da Matthew McConaughey
E’ uscito il 6 novembre scorso il film di fantascienza Interstellar diretto da Christopher Nolan e interpretato da Matthew McConaughey, Anne Hathaway, Jessica Chastain, Elyes Gabel, Wes Bentley, Casey Affleck, Michael Caine, Topher Grace, Mackenzie Foy, Ellen Burstyn, Collette Wolfe, John Lithgow, Jeff Hephner, David Oyelowo, William Devane. Dopo la nostra entusiastica recensione, ecco che oggi voglio dare un’occhiata ai pareri dei critici Americani e Italiani. A voi è piaciuto? Su RottenTomatoes, mentre scrivo, il film ha ricevuto il 74% di pareri positivi. Pensavo, sinceramente, di più. Vediamo nel dettaglio.
Liam Lacey – Globe and Mail: Con i titoli di coda, sembra che Nolan provenga da un altro pianeta, e mentre ha cercato diligentemente di mostrare l’umanità in una luce lusinghiera, gli mancano sufficienti informazioni per farlo bene. Voto: 2.5 / 4
Rene Rodriguez – Miami Herald: Questo non è il miglior film di Nolan, ma le sue ambizioni e la fiducia tra il suo pubblico sono sempre più grandi. E’ uno dei pochi veri visionari rimasti ad Hollywood. Voto: 3/4
Ann Hornaday – Washington Post: Per un film che trascende tutti i tipi di dimensioni, “Interstellar” è sorprendentemente piatto. Voto: 2/4
Kenneth Turan – Los Angeles Times: intelligente ed epico, con uno script sofisticato.
James Berardinelli – ReelViews: Si tratta di un risultato straordinario che merita di essere visto sul grande schermo con il miglior sistema d’audio. Voto: 4/4
Moira MacDonald – Seattle Times: “Interstellar” potrebbe non essere Nolan al suo meglio, ma è ancora Nolan, e non c’è molto da dire su questo. Voto: 3/4
Joe Williams – St. Louis Post-Dispatch: Questo è il cinema epico che chiede di essere paragonato a 2001: Odissea nello spazio. Ma a differenza del film di Stanley Kubrick, questo viaggio è alimentato da un cuore umano. Voto: 3.5 / 4
Steven Rea – Philadelphia Inquirer: “Interstellar” è un’esperienza. Voto: 3/4
Michael Ordona – San Francisco Chronicle: Nonostante le sue molte virtù, sembra che “Interstellar” non abbia colpito il bersaglio. Voto: 2/4
AO Scott – New York Times: una travolgente avventura futuristica guidata dal dolore, dalla paura e dal rimpianto.
Lou Lumenick – New York Post: un imperdibile capolavoro. Voto: 4/4
Joe Neumaier – New York Daily News: Abbiamo bisogno di artisti come Christopher Nolan. Voto: 3/5
Stephen Whitty – Newark Star-Ledger: Non solo è pieno di grandi immagini e di grandi idee (anche se a volte sono espresse un po’ confusamente), ma si tratta di un film sulla perseveranza umana. Voto: 3/4
Stephanie Zacharek – Village Voice: Qualunque siano i suoi punti di forza, manca il tocco umano.
Scott Foundas – Variety: Nolan è il grande narratore della sua generazione, e il film si guadagna il suo posto accanto a Il mago di Oz, “2001: Odissea nello spazio”, “Incontri ravvicinati del terzo tipo” e Gravity nei viaggi sci-fi visionari di Hollywood.
Dave Calhoun – Time Out: Un’audace e bella storia di avventura cosmica con un tocco di surreale e onirico. Voto: 5/5
Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: Con il suo nuovo film, Christopher Nolan gioca sul contrasto fra affetti familiari e sentimento collettivo della specie; mescola versi di Dylan Thomas e ipotesi scientifiche (probabilmente plausibili, visto che uno dei produttori esecutivi è il fisico Kick Thorpe); crea verdi distese di granoturco ed immense onde in mari sconfinati, gallerie gravitazionali e spazi mentali a cinque dimensioni (…) nonostante l’innesto del registro epico/concettuale sulla sfera intimista resti poco convincente e gli interpreti (il vibrante McConaughey a parte) abbiano ruoli stinti, Interstellar fa dimenticare i suoi buchi drammaturgici infilando una serie di sequenze di rara e conturbante potenza: immagini di una bellezza che non è solo spettacolare, ma anche pregna di quegli aneliti metafisici, di quello spirito pionieristico che la società attuale ha sepolto sotto i dibattiti su Pil e Spread. Suggestiva la partitura di Hans Zimmer su uno sfondo sonoro che alterna fracasso assordante ad attimi di silenzio assoluto; i tanti soldi spesi si vedono tutti e, visto che parliamo di un’arte industriale, non è l’ultimo dei meriti.
Maurizio Acerbi – il Giornale: Un’Odissea nell’ignoto, con finale decisamente a sorpresa, che ruota intorno ai concetti di famiglia, sacrificio, cooperazione, speranza. Con l’amore si possono abbattere le barriere del tempo e dello spazio. E con la maestria di Nolan si girano film così emozionanti.
Roberto Nepoti – la Repubblica: Circondato dall’aura di cineasta più osannato dagli internauti, Nolan si era sentito accreditare in anticipo il suo film di “nuovo Odissea nello spazio”; però Interstellar, pur bello e suggestivo almeno per metà, non è il capolavoro annunciato. (…) Una delicata alchimia di cosmico e intimo, insomma, forse più vicina alla sensibilità dello Steven Spielberg di Incontri ravvicinati del terzo tipo che non a quella di Nolan. Non ne trae beneficio la narrazione, che a tratti si fa confusa e inceppata; nonché appesantita da frasi sentenziose sulla genitorialità («Siamo i fantasmi del futuro dei nostri figli”), il destino dell’umanità («Non siamo fatti per salvare il mondo. Siamo fati per lasciarlo») e tante altre cose — anche troppo — impegnative. Fino ad arrivare al paradosso che, pur con memorabili sequenze spaziali, più che di un film di immagini, Interstellar finisce per essere un film di parole.