Io sono con te – La recensione in anteprima
Io sono con te Regia di Guido Chiesa, con Nadia Khlifi, Rabeb Srairi, Mustapha Benstiti, Giorgio Colangeli, Fabrizio Gifuni, Mohamed Idoudi, Djemel Barek, Jerzy Stuhr, Fadila Belkebla, Ahmed Hafiene, Carlo Cecchi.Si avvicina il Natale e le strade delle città sono già addobbate come per il 25 dicembre, anche al cinema si cerca di santificare le
Io sono con te Regia di Guido Chiesa, con Nadia Khlifi, Rabeb Srairi, Mustapha Benstiti, Giorgio Colangeli, Fabrizio Gifuni, Mohamed Idoudi, Djemel Barek, Jerzy Stuhr, Fadila Belkebla, Ahmed Hafiene, Carlo Cecchi.
Si avvicina il Natale e le strade delle città sono già addobbate come per il 25 dicembre, anche al cinema si cerca di santificare le feste. Ci prova Guido Chiesa (nomen omen) con un insolito racconto dell’infanzia di Gesù Cristo visto attraverso gli occhi della donna che lo generò senza conoscere uomo, quella che secondo il claim del film è la ragazza che ha cambiato il mondo. Io Sono Con Te racconta di Maria di Nazaret, promessa sposa al falegname Giuseppe a cui l’arcangelo Gabriele diede l’annuncio che avrebbe partorito il Figlio di Dio con una concezione immacolata.
Guido Chiesa torna cinematograficamente per l’ennesima volta sulla figura di Gesù Cristo, cercando una prospettiva diversa da chi lo ha preceduto per raccontarne i primi anni di vista, dall’annunciazione all’episodio dei dottori della legge del Tempio. Chiesa sceglie di raccontare la storia con un taglio realista, lontano dalle visioni edulcorate dell’immaginario collettivo dove si attribuiscono a Maria una bellezza degna di una donna dello spettacolo. La Maria di Chiesa è poco più di una bambina, dal viso tondo illuminato da un sorriso raggiante e con tratti evidentemente mediorientali. Tra le spoglie case di mattoni a secco dove Maria vive insieme a Giuseppe e al resto della sua famiglia, gli unici colori accesi sono quelli delle stoffe sgargianti dei costumi e i colori della natura dei paesaggi.
Chiesa sceglie di non mettere in scena alcun elemento sovrannaturale, non si assiste alla discesa dell’angelo che porta la buona novella a Maria e ogni azione dei protagonisti è perfettamente umana, come notano gli emissari di Re Erode alla ricerca del Re dei Re annunciato dalle scritture. La santità di Maria è nelle semplici cose, nella totale fiducia nei confronti del suo bambini.
Chiesa realizza così un film fuori dal tempo, e probabilmente dal mercato, anche grazie al sostegno economico del Ministero della Cultura, di cui però verrebbe da chiedersi quale sia la necessità? Se il messaggio universale, raccontato attraverso un exemplum straordinario, è da leggere nell’importanza del rapporto tra una madre e suo figlio, è anche vero che il film calchi la mano sulla prospettiva religiosa, trasformandolo (o cercando) in un pamphlet femminista che dipinge Maria come un’eroina contro la società maschilista del suo tempo, rinchiusa nelle rigide regole religiose dettate dalle scritture.
Il film procede con un ritmo lento in bilico tra le atmosfere rarefatte di un film mediorientale e una fiction televisiva, non convincendo in entrambe i casi. Paradossalmente è troppo moderna l’immagine di Gesù (sebbene da adulto) che ne diede Pier Paolo Pasolini, omosessuale e ateo, che del profeta riuscì a dare una visione estremamente umana e carnale, oggi ogni tentativo di ritornare alle sacre parole dopo Il Vangelo secondo Matteo, sembra un vilipendio alla religione (e al cinema).
Il cast è composto in parte da attori itaiani, tra cui spicca Carlo Cecchi che si confronta con un passaggio in greco antico, Fabrizio Gifuni e Giorgio Colangeli che riescono a introdursi al meglio nel contesto medio orientale, insieme a attori di chiare origini nord africane (il film è girato nelle zone rurali della Tunisia). Sebbene si tratti di un film italiano, stona il doppiaggio che evidenzia forti carenze dal punto di vista dei rumori ambientali, appare evidente all’orecchio che le voci sono doppiate e il sonoro non è in presa diretta, un peccato visto il lavoro realizzato sulle location.
Io sono con te esce venerdì 19 novembre. Qui trovare il trailer.
Voto Carlo 5