Iron Man 3, Shane Black spiega il perché la Marvel bocciò un villain donna
Fu a causa dei giocattoli se Shane Black non ha portato in sala una donna villain in Iron Man 3.
Intervistato da Uproxx, infatti, Black ha confessato di aver inizialmente pensato ad un villain donna per il 3° capitolo interamente dedicato a Tony Stark. Se non fosse che dalla Marvel sia quasi subito arrivato uno ‘stop’ alla sua idea.
[quote layout=”big”]“C’è stata una prima bozza di Iron Man 3, dove abbiamo intuito il sentore di un problema. Avevamo un personaggio femminile nel ruolo del villain. Avevamo finito la sceneggiatura e ci hanno dato una nota senza esclusione di colpi dicendo che non si poteva fare ciò che avevamo pensato di fare perchè il giocattolo non avrebbe venduto se fosse stata una femmina”. “Quindi abbiamo dovuto cambiare l’intero script a causa della produzione di giocattoli. Ora, questa non è colpa di Feige. La Marvel è un’azienda, ma ora non hanno più questi problemi”. “Da New York chiamarono e ci dissero: ‘questi sono i soldi della nostra banca’. Nel progetto precedente la donna era essenzialmente Killian, e loro non volevano una femmina Killain, volevano un Killain maschio. Mi piaceva l’idea, un po’ come a Remington Steele, dove pensi che sia stato l’uomo ma alla fine è stata la donna”.[/quote]
E fu così che ad indossare i panni di Aldrich Killian fu Guy Pearce, villain tutt’altro che indimenticabile della cinematografia Marvel (quanti giocattoli avranno mai venduto?). Che le regole siano cambiate, come ricordato da Black, è evidente, vista il cambio di genere nell’imminente Doctor Strange, con Tilda Swinton negli abiti dell’Antico, da sempre uomo nei fumetti ed ora donna.
Fonte: Collider