James Franco – 35 anni e tanti film da festeggiare
Festeggiando i primi 35 anni di James Franco con tutti i film e i progetti artistici realizzati da gennaio 2013, e uno sguardo ai prossimi.
Oggi James (Edward) Franco soffia su 35 anni candeline, ma non deve essere un grande sforzo per un attore, artista, scrittore, sceneggiatore, regista e produttore infaticabile ed eclettico come lui. Avventuroso più che indipendente, conosciuto e apprezzato sin dall’esordio con la serie Pacific Blue, quello cinematografico con Mai stata baciata, l’interpretazione del giovane e tormentato James Dean, dell’Harry Osborn nella trilogia dello Spider-Man di Sam Raimi, o quella dello scalatore Aron Ralston nelle 127 ore di Danny Boyle, candidata agli Oscar.
Un vero portento, che dall’inizio del 2013 continua a seguire tanti progetti diversi, contemporaneamente. A gennaio ha iniziato le riprese di Bukowski, dirigendo il film tratto dal romanzo semi-autobiografico “Ham on Rye” dello scrittore. Ha portato al Sundance Festival il documentario kink sull’universo di Kink.com diretto da Cristina Voros, e Interior. Leather Bar il docu-film prodotto e co-diretto insieme con Travis Mathews, ispirato ai 40 minuti censurati e perduti del Cruising di Willian Friedkin.
Due progetti hot che fanno la terna con Lovelaced di di Robert Epstein e Jeffrey Friedman (2013), dove il nostro prode veste i panni di Hugh Hefner, fondatore di Playboy. Al Festival di Berlino presenta in anteprima mondiale Maladies per il quale Franco è l’interprete principale, diretto dall’artista newyorkese Carter, e prodotto tre anni fa dalla sua Rabbit Bandini Productions.
Contemporaneamente James Franco inaugura Gay Town, la sua seconda personale d’arte dopo “The Dangerous Book For Boys“, ospitata alla Peres Project sulla berlinese Karl-Marx-Allee.
Le sue scorribande artistiche lo portano a dirigere il video di HANGIN WITH DA DOPEBOYS, singolo di Dangeruss incluso nella colonna sonora di Spring Breakers, e la campagna pubblicitaria The Beautiful Odyssey, per la primavera-estate del marchio denim 7 For All Mankind.
Prepara interviste per Playboy, presenta alla Gagosian Gallery di Los Angeles l’insolito My Own Private River, tributo all’omonimo film diretto da Gus Van Sant, e i suoi dipinti in mostra, presiede la 55ª edizione della Daytona 500 come Grand Marshal della gara automobilistica statunitense, tinge i capelli per interpretare l’assassino Cristian Longo sul set del thriller True Story, diretto da Rupert Goold.
Durante il faticoso tour promozionale Disney per Il grande e potente Oz (Oz: The Great and Powerful), diretto da Sam Raimi, l’insegnante James Franco trova il tempo di occuparsi anche di Tar, il film ispirato alla vita e alla poetica di C.K. Williams, diretto dai suoi studenti della NYU, e fare una passeggiata sull’Hollywood Boulevard per ricevere la sua Walk of Fame.
Questo solo dal 2013, al quale potete aggiungente anche che, a due anni dai racconti di Palo Alto Stories (per l’Italia, In stato di ebbrezza, minimum fax 2012), arriva in libreria il suo libro semi autobiografico A California Childhood (Insight Editions) e il brano che segue.
“I was born in 1978 at Stanford Hospital and spent my first eighteen years in a single house at the end of a cul-de-sac in Palo Alto.”
A quanto pare, ad esplorare il profilo artistico di James Franco contribuiranno anche il documentario F for Franco diretto da Francisco J. Ricardo e un film realizzato da Marina Abramović.
Il documentario The Director, diretto da Christina Voros e prodotto da James Franco sarà presentato in anteprima mondiale al Tribeca Film Festival, il prossimo 21 aprile.
As I Lay Dying (Mentre Morivo), adattamento dall’omonimo romanzo di William Faulkner, girato in Mississippi tra agosto e ottobre del 2012, gareggia nella sezione Un Certain Regard del prossimo Festival di Cannes, con The Bling Ring di Sophia Coppola, Les Salauds di Claire Denis, e l’esordio alla regia di Valeria Golino con Miele.
L’apocalittico This Is The End diretto da Seth Rogen, arriva nelle sale USA il prossimo giugno. Tra i progetti futuri compare anche l’adattamento dell’American Tabloid di James Ellroy con Christina Voros. Dopo i biopic dedicati a Sal Mineo (Sal) e il poeta americano Hart Crane (The Broken Tower), tocca a Beautiful People e Jay Sebring, il famoso parrucchiere della Hollywood anni ’60, assassinato nel 1969 dai seguaci di Charles Manson, nel biopic interpretato (Franco è Sebring), diretto e prodotto dallo stesso Franco con la sua Rabbit Bandini Productions, insieme a Julie Yorn della LBI Entertainment.
Con tanti progetti in post-produzione, e chissà quanti altri portati a buon fine entro il prossimo compleanno, per il nostro giovane e intraprendente James Franco c’è materiale per una montagna di auguri.
Via | James Franco – Rabbit Bandini Productions – James Franco Italia – Wikipedia