Jason Blum paragona il reboot L’esorcista al nuovo Halloween di David Gordon Green
Jason Blum promette che il suo reboot de L’esorcista che sta sviluppando con David Gordon Green sorprenderà i fan come il nuovo Halloween.
Uno dei progetti più ambiziosi e al contempo rischiosi di Jason Blum e della sua Blumhouse Productions è senza dubbio il reboot del classico L’esorcista; il cult horror del 1973 oltre ad essere un immarcescibile classico ha segnato una tappa importante per il genere horror, oltre a diventare il film horror e la pellicola vietata ai minori con il maggior incasso di tutti i tempi (198 milioni di dollari nel mondo), che solo il recente blockbuster IT è riuscito a detronizzare dopo ben 44 anni di dominio assoluto, il film adattato dal romanzo di William Peter Blatty e diretto da William Friedkin (Il braccio violento della legge) ha costretto l’Academy, sempre restia a premiare il genere horror, a candidare il film a 10 Premi Oscar, inclusi miglior film e regia, con due statuette vinte per il sonoro e la sceneggiatura non originale. Quell’anno vinse La stangata con Robert Redford, ma ci pensarono i Golden Globe a fare un po’ giustizia con 4 premi: Miglior film drammatico, Migliore regia, Miglior attrice non protagonista (Linda Blair) e Migliore sceneggiatura.
Blum durante una recente intervista con il sito Den of Geek per promuovere l’imminente La notte del giudizio per sempre (The Forever Purge) ha affermato che il nuovo film de “L’Esorcista”, che sta sviluppando con David Gordon Green, ricorderà il reboot di Halloween del 2018 che Green ha trasformato in un successo e ampliato in una trilogia. Blum ha ribadito di avere piena fiducia in Green e che altro film di questa serie possa essere realizzato correttamente e con rispetto.
[Sarà] come il sequel di Halloween di David. Penso che sorprenderà piacevolmente tutti gli scettici là fuori. Avevamo molti scettici su Halloween e David li ha cambiati, e penso che lo farà anche con L’esorcista. Adoro fare [questi] tipi di film perché le persone sono molto entusiaste al riguardo. Penso che sia un livello alto ed è una sfida fare il film. Ricorda, la maggior parte del pubblico che verrà a vedere questo film – il 95 percento del pubblico chi verrà, se facciamo bene il nostro lavoro – non avrà visto il primo Esorcista o non lo avrà nemmeno sentito nominare. Voglio fare un film che funzioni per entrambi [il pubblico]. Voglio fare un film per le persone che conoscono e amano il primo Esorcista e sono furiose per il fatto che lo stiamo facendo, ma in qualche modo si trascinano al cinema. Voglio che escano felici. E voglio fare un film per cui le persone che non hanno mai sentito parlare de L’esorcista si divertano molto. Penso che David lo abbia fatto con Halloween. Penso che lo farà anche con L’esorcista.
“L’esorcista” ha generato due sequel, un prequel e uno spin-off: L’esorcista 2: L’eretico (1977) a cinque anni dal primo capitolo torna la Blair, stavolta il prete esorcista è Richard Burton, seguirà L’esorcista 3 (1990), lo scrittore William Peter Blatty prende in mano la sua creatura e passa dietro la macchina da presa adattando un altro suo romanzo; il franchise si concluderà sul grande schermo con il travagliato prequel L’esorcista: La genesi (2004), pellicola funestata da incidenti e defezioni per un film non privo di suggestioni e lo spin-off Dominion: Prequel to the Exorcist del 2005 che racconta il primo incontro tra padre Lankester Merrin e il demone Pazuzu.