Home Jim Carrey Jim Carrey era a bordo di un un sequel di “Una Settimana da Dio” in cui avrebbe avuto i poteri di Satana

Jim Carrey era a bordo di un un sequel di “Una Settimana da Dio” in cui avrebbe avuto i poteri di Satana

Gli sceneggiatori Steve Koren e Mark O’Keefe raccontano di un sequel di “Una settimana da Dio” mai realizzato con Jim Carrey come Satana.

pubblicato 25 Novembre 2022 aggiornato 14 Febbraio 2024 11:55

Una settimana da Dio (Bruce Almighty), era una commedia del 2003 in cui Jim Carrey interpretava Bruce Nolan,un giornalista televisivo frustrato e sfortunato la cui carriera non decolla, così si lamenta con Dio (interpretato da Morgan Freeman) e lo accusa di non saper fare il suo lavoro. In risposta a Bruce viene offerta la possibilità di provare a essere Dio egli stesso per una settimana. Il film è la terza collaborazione del regista Tom Shadyac e Carrey, i due avevano già lavorato insieme in Ace Ventura: l’acchiappanimali nel 1994 e Bugiardo bugiardo nel 1997. IL cast includeva Jennifer Aniston e Philip Baker Hall, quest’ultmo alla seconda di tre collaborazioni con Carrey dopo The Truman Show nel 1998 e la successiva I pinguini di Mr. Popper nel 2011.

Una settimana da Dio è uno dei film più amati di Carrey, e ora In una recente intervista con SYFY Wire (via ComicBook), è stato rivelato dagli sceneggiatori Steve Koren e Mark O’Keefe che l’idea per un sequel era stata effettivamente lanciata e l’idea avrebbe riportato Carrey e Aniston. Il sequel provvisoriamente intitolato Brucifer, avrebbe concesso a Bruce i poteri di Satana. Carrey all’epoca aveva adorato l’idea, ma dopo la presentazione del concept alla Universal Pictures nel 2010, non se ne fece più nulla-

Koren ha spiegato che Jim Carrey voleva interpretare il diavolo:

Lui e il suo manager volevano fare Brucifer. Siamo entrati e l’abbiamo proposto, ma non ha mai funzionato del tutto e coisì non ebbe seguito… Sarebbe stato un altro film gigantesco e non credo che volessero farlo. semplicemente non ha funzionato per qualche motivo, ma a molte persone è piaciuto, incluso Jim”.

Come hanno rivelato Koren e O’Keefe, l’incitamento all’incidente per la svolta di Bruce verso l’Inferno avrebbe coinvolto sua moglie, Grace (Jennifer Aniston), che sarebbe stata uccisa – e poi sarebbe tornata in un modo non dissimile da Un lupo mannaro americano a Londra.

Koren ha proseguito accennando all’elemento morte molto complesso da maneggiare:

Si tende a perdere la fede quando il mondo sembra ingiusto, ed è quel tipo di sentimento che avrebbe provato. Veniva da un posto serio, ma lo avremmo scritto in un modo molto leggero. Di certo non volevamo deprimere le persone. Quindi io Penso che questo abbia spaventato un po’ [lo studio], ma Jim ha capito perfettamente che avremmo fatto una grande commedia e ha pensato che sarebbe stata capita da tutti..

“Ricordo che quando l’abbiamo lanciato, stava ridendo a crepapelle”, ha continuato Koren. “Perché stavamo parlando di come sarebbe tornata Jennifer Aniston. Lui ci disse: ‘No, prima deve sembrare uno zombie e poi la renderemo di nuovo bella.’ Abbiamo pensato che fosse geniale”.

O’Keefe aggiunge che il film avrebbe riproposto un capitolo della Bibbia.

Essenzialmente sarebbero state le Prove di Giobbe. Il mondo non era andato liscio da quando lui era Dio. Tutto è andato alla grande per un po’; era sposato e poi tutto è andato in pezzi. Ancora una volta ha messo in dubbio tutto e poi ha cercato un modo diverso di risolvere le cose.” O’Keefe continua descrivendo Brucifer come “il sequel più conveniente a livello di costi che si potesse immaginare”, dato il modo in cui avevano pianificato che Belzebù fosse interpretato da Freeman o dallo stesso Carrey. “Temi totalmente diversi, ovviamente, ma il ritmo avrebbe messo d’accordo tutti.”

Alla sua uscita nelle sale americane Bruce Almighty ha ricevuto recensioni contrastanti da parte della critica, ma è stato un successo al botteghino con un incassi di 86,4 milioni di dollari. Il film ha sorpreso gli esperti del settore quando ha battuto The Matrix Reloaded il fine settimana successivo. A giugno 2007 esce Un’impresa da Dio (Evan Almighty ), un sequel spin-off incentrato sul personaggio di Steve Carell, con Shadyac e Oedekerk che tornano a dirigere e scrivere, e anche Freeman che riprende il suo ruolo. Il sequel costò il doppio del film originale e si rivelò una delusione.

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