Kane Hodder: chi c’è dietro la maschera di Jason Voorhees
Una coppia matura; lui è ferito, lei lo aiuta a camminare, portandolo verso una casa. Dalla porta però esce furiosamente un omaccione terribile e cattivissimo: li rincorre e con un’accetta fa a pezzi il braccio dell’uomo. Poi si mette a rincorrere la donna: l’agguanta e le strappa letteralmente la faccia in due con la sola
Una coppia matura; lui è ferito, lei lo aiuta a camminare, portandolo verso una casa. Dalla porta però esce furiosamente un omaccione terribile e cattivissimo: li rincorre e con un’accetta fa a pezzi il braccio dell’uomo. Poi si mette a rincorrere la donna: l’agguanta e le strappa letteralmente la faccia in due con la sola forza delle sue mani.
È Victor Crowley, il serial killer di Hatchet, spassoso omaggio di Adam Green allo slasher anni ’80 del 2006 ma uscito da noi solo da qualche giorno. Lo interpreta Kane Hodder, un nome che agli appassionati di horror non è certo nuovo. Classe 1955 (ha da poco compiuto 55 anni, lo scorso 8 aprile), nato ad Auburn, California, 1 metro e 92 d’altezza, Hodder è entrato nel mito per essere stato l’unico ad aver interpretato più volte il ruolo di Jason Voorhees nella saga di Venerdì 13, nello specifico dal settimo episodio (Il sangue scorre di nuovo) fino a Jason X, dove la figura del serial killer di Crystal Lake viene modernizzata in un Uber-Jason fantascientifico e cyberspaziale.
Può incutere timore per il suo fisico da stuntman, ma non è pericoloso: è che lo dipingono così. Ha persino avuto da ridire su una scena in cui Jason uccide un cane, perché in fondo Jason non è così cattivo: “Jason wouldn’t do that”, ha sempre detto ai suoi registi fissandoli da dietro la maschera. E ancora oggi ci soffre un po’ per non aver preso parte a Freddy vs. Jason, in cui il regista Ronny Yu gli ha preferito il collega e amico Ken Kirzinger.
Hodder ha all’attivo più di 60 film da attore e altrettanti da stuntman. Una passione più che un lavoro, sempre al confine del pericolo: nel 1980, durante le riprese di un film, si è bruciato braccia e mani, e ancora oggi porta dei guanti per coprire le cicatrici. E non c’è dubbio che Hodder sia entrato nel mito grazie al genere horror, ma non solo per Jason. I suoi lavori in film dell’orrore non si contano, ma basti pensare che è stato stunt anche in Leatherface: Non aprite quella porta III, e che la mano di Freddy Krueger che esce dalla sabbia e prende la maschera di Jason in Jason va all’inferno è proprio la sua.
L’anno scorso ha preso parte alla serie tv (ma andata in onda in rete) Fear Clinic, accanto ad altre icone horror come Robert Englund (Freddy Krueger della saga Nightmare), Danielle Harris (Halloween 4 e 5, ma anche i due Halloween di Rob Zombie) e Lisa Wilcox (Alice in Nightmare 4 e 5). Troppo corpulento per interpretare Michael Myers (ha fatto i provini per Halloween: 20 anni dopo e Halloween – La resurrezione), si è visto soffiare di nuovo la parte del “suo” Jason nel remake di Venerdì 13 diretto da Marcus Nispel da Derek Mears, ma ora con Victor Crowley ha trovato un’altra icona da interpretare: lo rivedremo in Hatchet 2, Hatchet 3, Hatchet 4…
Qui di seguito le due scene di omicidio che Hodder preferisce della sua filmografia: la prima è presa da Venerdì 13 – Il sangue scorre di nuovo, dove Jason sbatte una ragazza dentro il suo sacco a pelo contro un albero, e la seconda è presa da Hatchet, ed è la scena che abbiamo descritto ad inizio post.