Karen Black è morta: ci lascia l’attrice di Easy Rider, Nashville e La casa dei 1000 corpi
Karen Black, icona del cinema indipendente americano anni 60 e 70, è morta giovedì 8 agosto all’età di 74 anni. Combatteva contro il cancro dal 2010. Decine i suoi titoli e ruoli memorabili, da Easy Rider a Nashville, fino a La casa dei 1000 corpi di Rob Zombie.
Poche ore fa l’annuncio che stava morendo di cancro. Poco dopo, la conferma che Karen Black non ce l’ha fatta e ci ha lasciati. Combatteva contro il cancro al pancreas dal 2010, cercando anche l’aiuto del crowdfunding per pagarsi un trattamento sperimentale in Europa, avendo speso tutti i suoi guadagni in cure mediche. L’attrice è morta a 74 anni, e lo ha annunciato suo marito Stephen Eckelberry sulla sua pagina Facebook:
Con grande tristezza devo annunciare che mia moglie e la mia migliore amica Karen Black è morta da poco, giusto pochi minuti fa. Grazie a tutti per le vostre preghiere e il vostro amore, contavano molto per lei tanto quanto per me.
La carriera di Karen Black è decollata alla fine degli anni 60 grazie al suo ruolo in Easy Rider, a fianco di Dennis Hopper e Peter Fonda. Un film-manifesto a cui segue l’anno dopo un film mai troppo citato, Cinque pezzi facili di Bob Rafelson, in cui recitava a fianco di Jack Nicholson e per cui si guadagnò l’unica nomination agli Oscar. Proprio per Nicholson recita nel film Yellow 33, da lui diretto nel 1971.
Gli anni 70 sono stati brillanti per la Black. Interpreta Myrtle Wilson ne Il Grande Gatsby di Jack Clayton (ruolo per cui vince il secondo Golden Globe: il primo lo vinse per Cinque pezzi facili), e lavora con registi del calibro di John Schlesinger, Robert Altman e Alfred Hitchcock in film come Il giorno della locusta, Nashville (compone due brani per la colonna sonora, nominata ai Grammy) e Complotto di famiglia.
Sul finire del decennio trova spazio soprattutto nel cinema di genere, lavorando in film come Ballata macabra di Dan Curtis e Killer Fish – L’agguato sul fondo di Antonio Margheriti. Nel 1982 torna a lavorare con Altman in un altro suo film cult, Jimmy Dean, Jimmy Dean. Ma è ancora il cinema di genere quello che la vede protagonista negli anni 80, con film come Baby Killer III e Fuori nel buio.
Non è un caso se bisogna aspettare il 2003 per ritrovare un altro ruolo memorabile nella sua carriera: quello ne La casa dei 1000 corpi di Rob Zombie. Sicuramente i coccodrilli citeranno di più la sua carriera negli anni 60 e 70, dove Karen Black faceva furori prima nel cinema indipendente americano e poi in quello più istituzionalizzato. Ma la Black è un’icona per molti fan del cinema di genere, e Zombie l’aveva capito. La sua mamma/prostituta Firefly è un ruolo che racchiude un’intera carriera, soprattutto quella parte che resta più all’ombra nelle biografie.
Our friend Karen Black has died. she will be very very missed. pic.twitter.com/5K7kgCJfZa
— Rob Zombie (@RobZombie) August 8, 2013
Piccola nota finale: uno degli ultimi ruoli di Karen Black è paradossalmente quello di Dark Blood, il film “mai finito” in cui compare per l’ultima volta River Phoenix, girato nel 1993 e finalmente completato quest’anno.
Karen Black ne Il Grande Gatsy:
Karen Black canta Lazy Afternoon al Castro Theatre di San Francisco nel luglio 2001: