King Lear su Sky Cinema Due e Now dal 20 aprile
Anthony Hopkins, Emma Thompson, Emily Watson e Florence Pugh per una moderna versione di King Lear su Sky Cinema Due e Now dal 20 aprile.
King Lear, su Sky Cinema Due e Now dal 20 aprile l’adattamento dell’opera “Re Lear” di William Shakespeare diretta da Richard Eyre regista di Iris – Un amore vero e Diario di uno scandalo e con un cast stellare guidato da Sir Anthony Hopkins.
Sir Anthony Hopkins parlando della storia di Lear: Non si tratta di reali e re. Si tratta di una famiglia terribile. Lear è un uomo pericoloso. Beve troppo, diventa violento, è impossibile. Vuole aggrapparsi al suo potere perché gli dà un significato.
“King Lear” una co-produzione britannico-americana è un versione moderna della tragedia, ambientata in un universo alternativo, una Londra del 21° secolo altamente militarizzata, in cui seguiamo il sovrano Re Lear (Anthony Hopkins) che una sera convoca la sua famiglia per annunciare la spartizione del suo regno tra le sue tre figlie. Le due figlie maggiori, Regan (Emily Watson) e Goneril (Emma Thompson), fanno sperticate e sin troppo enfatiche dichiarazioni di fedeltà e amore per il padre che colpito nel suo ego regala a ciascuna una parte del regno. Quando è il turno cella figlia minore del re, Cordelia (Florence Pugh), decide di puntare sulla sincerità e si rifiuta di fare una dichiarazione simile a quella delle sue sorelle, scatenando l’ira del padre che rifiuta di darle la sua parte di eredità, che ora è completamente divisa tra le sue due sorelle maggiori; con Cordelia che viene ripudiata e lasciata a sopravvivere con i propri mezzi.
Secondo lo scrittore e regista Richard Eyre, questa storia parla dell’amore: L’amore paterno, l’amore dei bambini per il padre, l’amore disprezzato, l’amore corrotto, l’amore spirituale, l’amore sessuale, variazioni sinfoniche sul tema dell’amore. Quando la famiglia si disintegra. , lo stato si disintegra, quindi lega insieme il personale e il politico in un modo del tutto straordinario.
Emma Thompson (Goneril) parlando del personaggio Lear ha detto: Lear è un uomo spaventoso. E ha abusato dei suoi figli a tal punto che anche loro sono spaventosi. Goneril è lo specchio in cui Lear guarda e dice “Non mi piace”.
Per chi volesse avvicinarsi per la prima volta a questo tipo di adattamento, il “King Lear” di Eyre è la scelta ideale poiché concepito per essere altamente fruibile, la tragedia in cinque atti è stata compressa in 115 minuti con la moderna ambientazione militarizzata che seguendo l’esempio del Coriolanus di Ralph Fiennes è stata scelta per attirare un pubblico il più trasversale possibile. Il film è costruito con un certo ritmo e le interpretazioni, tutte di gran pregio, vedono spiccare un “mostruoso” Anthony Hopkins e una intensa Emma Thompson. Eyre ha tagliato il materiale originale riducendolo all’osso e nel farlo ha voluto dare più spazio alle trame che si sviluppano collateralmente alla narrazione principale, vedi il bastardo Edmund (John McMillan) che complotta contro suo padre, il conte di Gloucester (Jim Broadbent) e il suo fratellastro Edgar (Andrew Scott).
A seguire trovate alcune curiosità sul film e sul cast.
- Sir Anthony Hopkins in precedenza aveva già cercato di adattare l’opera in un film e intendeva interpretare il ruolo di Re Lear. Naomi Watts era stata scelta come Goneril, Gwyneth Paltrow come Regan e Keira Knightley come Cordelia, ma il progetto non è mai decollato e alla fine è stato cancellato.
- Florence Pugh (Cordelia) ha ricordato di essersi sentita “terrorizzata” quando ha assistito alla sessione di lettura del copione di questo film perché: “ogni attore che ho ammirato e di cui la mia famiglia ha parlato per tutta la mia vita era riunito in una stanza”.
- Sir Anthony Hopkins ha detto che, secondo un vecchio detto, “quando sarai abbastanza grande per interpretare Lear, sarai troppo vecchio per interpretare Lear”.
- “King Lear” segna la terza volta che Sir Anthony Hopkins interpreta da protagonista una produzione basata su un’opera di William Shakespeare, in precedenza ha interpretato Otello (1981) e Titus (1999). L’attore ha anche interpretato Claudius in Hamlet (1969).
- Edmund (John Mcmillan) si rivolge direttamente alla macchina da presa più volte durante questo film, infrangendo la metaforica quarta parete. Macmillan ha trovato questa azione significativa; secondo l’attore: “lo spettatore è l’unica persona con cui Edmund ha un rapporto onesto”.
- Doone Forsyth ha curato il trucco per Re Lear (Sir Anthony Hopkins) insieme a Sara Kramer. Hopkins al riguardo ha detto: “Avevo l’idea che forse Lear beve troppo e si vede, quindi (loro) mi hanno messo un po’ di rossore intorno al naso e alla bocca per ottenere quella chiazza, e vedendomi truccato in quel modo per la prima volta ho pensato: ‘E’ proprio lui'”.
- Secondo i produttori, molti passanti nella location del centro commerciale non si erano resi conto che Sir Anthony Hopkins indossava un costume di scena, ma pensavano invece che fosse un senzatetto.
- Questo film è stato girato interamente sul posto in riconoscibili siti del patrimonio inglese come il castello di Dover, la Hatfield House e l’iconica Torre di Londra, che risale all’XI secolo.
- Il castello di Dover, il più grande castello d’Inghilterra, risalente all’XI secolo, è stato il luogo delle riprese per le scene che si svolgono nella base militare inglese.
- Lo scrittore e regista Richard Eyre ha detto che il sottotitolo di questo film, se ne avesse avuto uno, sarebbe stato “Being Human”.
- Sir Anthony Hopkins ha interpretato per la prima volta il re condannato di William Shakespeare nella produzione del 1986 del regista David Hare allestita presso il famoso National Theatre del Regno Unito.
- John Macmillan (Edmund) e Andrew Scott (Edgar) hanno avuto ruoli nella serie della BBC Sherlock, con Scott che interpreta il professor James Moriarty e Macmillan che interpreta un poliziotto che arresta il dottor John Watson (Martin Freeman) nell’episodio 2 della prima stagione (“Il banchiere cieco”).