Knight of cups: le recensioni straniere
Le recensioni al nuovo film di Terrence Malick
E’ uscito il 9 novembre il film drammatico Knight of Cups diretto da Terrence Malick e interpretato da Christian Bale, Natalie Portman, Imogen Poots, Jason Clarke, Cate Blanchett, Wes Bentley, Teresa Palmer, Antonio Banderas, Joe Manganiello, Joel Kinnaman, Nick Offerman, Nicky Whelan, Isabel Lucas, Freida Pinto. Dopo la nostra recensione, ecco i commenti dei critici stranieri, raccolti dal sito RottenTomatoes. Il film ha, mentre scrivo, il 46% di voti positivi.
David Sims – The Atlantic: Non c’è niente come un film Malick. Ma una volta che gli spettatori hanno contemplato i misteri dell’universo, forse qualsiasi altra cosa sembra un passo verso il basso.
Barry Hertz – Globe and Mail: Tutto questo è semplicemente Malick. O sei sulla sua lunghezza d’onda o non lo sei. Voto: 3/4
Bruce Demara – Toronto Star: Praticamente ogni scena è espressa attraverso una garza cinematografica che oscura piuttosto che chiarisce, e non penetra l’angoscia del protagonista. Voto: 2.5 / 4
Adam Graham – Detroit News: Preso come un film, “Knight of Cups” è un pasticcio indecifrabile. Preso come un pezzo di poesia visiva non lineare, “Knight of Cups” è ancora un pasticcio indecifrabile. Voto: D +
JR Jones – Chicago Reader: Terrence Malick al suo peggio, lancia un gruppo di star in una storia mal definita.
Richard Roeper – Chicago Sun-Times: Una storia pesante. Voto: 2/4
Richard Brody – New Yorker: Si tratta di un classico in diversi generi: il confessionale, la storia dentro Hollywood, il dramma di mezza età, la ricerca religiosa, la lotta romantica, la fantasticheria sessuale, il melodramma di famiglia.
Randy Myers – San Jose Mercury News: Un meandro intrigante attraversa la crisi esistenziale di un uomo. Voto: 3/4
Anthony Lane – The New Yorker: Malick lancia attraverso ricordi, arcani, visioni improvvise e spasmi della musica nella speranza di una rivelazione.
David Edelstein – New York Magazine / Vulture: gli archetipi hanno un modo di trasformarsi in astrazioni o, peggio, in luoghi comuni, e Malick ripete sé stesso. Il film sembra una auto-parodia.
Mark Jenkins – NPR: Terrence Malick ha fatto essenzialmente lo stesso film tre volte di fila: The Tree of Life, To the Wonder, e ora Knight of Cups. È il momento di chiedere se sa quello che sta facendo.
Stephen Whitty – Newark Star-Ledger: L’umore non è particolarmente nuovo, e lo stile volutamente ellittico di Terrence Malick non sembra fresco come pochi anni fa. Eppure c’è ancora qualcosa di ipnotico. Voto: 2.5 / 4
Kenneth Turan – Los Angeles Times: Cate Blanchett ha difficoltà a trovare una realtà convincente.
Rex Reed – New York Observer: Con il cadavere di un incubo chiamato “Knight of Cups”, ho finalmente rinunciato a Terrence Malick. Voto: 0/4
Tim Grierson – The New Republic: i film recenti di Terrence Malick sono quadri che si muovono, il loro vortice di immagini eteree mescolano risposte viscerali con una forza inaspettata che è diverso da chiunque altro.
Bilge Ebiri – Village Voice: Molti scapperanno a gambe levate da “Knight of Cups”, anche se alcuni di noi sono rimasti estasiati.
Todd McCarthy – Hollywood Reporte: Il peso delle immagini eteree ed evocative non corrisponde alla complessità, alla profondità o allo sviluppo del personaggio.