La bellezza torna nella capitale in crisi ma esce solo accompagnata
Alla Casa del cinema di Roma il 23 giugno verrà proiettato il film “1200 KM DI BELLEZZA” e non si tratta di una proiezione qualunque in una città che sta soffrendo molto
La bellezza torna nella Capitale in crisi ma esce solo accompagnata e non solo perché la costringono le notizie, una notizia dopo l’altra, di cronaca nera, una serie che si sta impennando e non sembra finire. Non sono fatti nuovi, ce li dimentichiamo. Anche ai tempi della Dolce Vita felliniana la cronaca nera era abbondante e colpiva, come adesso, le donne. Quando Fellini girava a via Veneto il suo bel film, crudo e appassionato, i giornali pubblicavano la notizia di una donna ritrovata in un lago senza testa, era la ventiquattresima vittima femminile nel giro di un anno, senza che si fosse arrivato a qualche responsabile. La parola terribile “femminicidio” non era ancora stata inventata.
Oggi, alla serie dei delitti, si aggiungono situazioni politiche controverse e soluzioni difficili. Punto e capo. Nuovi ciak. Ritengo un segno importante che Giorgio Gosetti, direttore della Casa del cinema, e Roberto Cicutto, presidente e cd di Istituto Luce Cinecittà, si siano accordati per presentare alla Casa del cinema il mio film 1200 KM DI BELLEZZA la sera, ore 21, nella Sala Deluxe della Casa, Largo Marcello Mastroianni, a pochi mesi da via Veneto e dalla defunta dolce vita.
C’è sete di bellezza e di sensibilità a Roma, di giorno e di notte. A questa idea di sete incolmabile, i romani si aggrappano per mandare giù magoni e tornare non solo a campare ma anche a sorridere. Confido che il film possa avere un effetto in questo senso, già sperimentato nelle parti del paese visitato, dove è stato visto e si continua a vederlo; ecco gli appuntamenti più immediati: il 16 giugno, giovedì, a Verona, ore 17, Sala Farinati, nella grande e bella, attrezzatissima sala per il cinema, Biblioteca Civica, via Cappello 43; il 20 giugno, lunedì, a Torino, ore 20. 30, Cinema Massimo, via Verdi 18.
Roma è speciale. Il mondo arriva e parte. I magoni crescono e restano agli abitanti che si guardano attorno, ansiosi. Li aspetto numerosi alla Casa del cinema, luogo a cui sono molto legato, sia per la sua attività che si è intensificata e cresce nel tempo, sia perché ho vissuto esperienze vere, incisive, nei non dimenticati anni di Felice Laudadio, il primo direttore della Casa, dopo aver guidato mostre e festival (da Venezia a Bari, dove lavora oggi).
La Casa del cinema è dotata di cuore. Che pulsa. Li guardavo i suoi visitatori, vecchi e giovani, in molte serate e pomeriggi in cui sono andato per imparare e incontrare; specialmente quando toccava ai miei film: un 25 aprile solare giornata di Festa della Liberazione, per cui si poteva temere la diserzione del pubblico poiché era un week end. Invece no, arrivarono nel caldo pomeriggio centinaia di spettatori per assistere al duro, drammatico, coinvolgente, “Passioni nere”, sul periodo della guerra civile e delle rese dei conti.
Oppure, per ricordarne solo alcune,la partecipazione del pubblico per i miei film su Maria Callas (“Non solo voce”) o su Luciano Pavarotti (“L’ultimo tenore”) nella bella Arena di Villa Borghese, annessa alla Casa .E ,infine, come dimenticare la festa dolce e amara dedicata a Fellini attraverso un altro mio film “Via Veneto Set”?
Il 23 giugno, giovedì, torno alla Casa con i “1200 km…”, come sapete. Ringrazio Gosetti e Cicutto, E ringrazio il pubblico che già attende e che io già attendo. “La bellezza salverà il mondo” scrisse Dostoevskij. Lo voglio, lo vogliamo sperare. Proviamoci umilmente con un piccolo film che torna su un grande grande tema.