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La casa dei fantasmi: Disney riteneva “Haunted Mansion” troppo pauroso per i bambini

Il regista Justin Simien racconta di come ad un certo punto Disney ha pensato che La casa dei fantasmi fosse troppo pauroso per i bambini, ma le proiezioni di prova hanno tranquilliizzato tutti.

23 Luglio 2023 12:04

La casa dei fantasmi (Haunted Mansion), il reboot della Disney, arriva nei cinema italiani il 28 luglio, con un cast strepitoso che include Rosario Dawson, Danny DeVito, Jamie Lee Curtis, Winona Ryder e Jared Leto,e una proiezione in anteprima il 27 luglio al Giffoni53. Le prime reazioni al film sono piuttosto positive ed elogiano maggiormente la parte “scary” cioè “paurosa” del film, che ricordiamo ispirato alla omonima e popolare attrazione dei parchi a tema Disney.

Il regista del film, Justin Simien, ha recentemente parlato del film in un’intervista con ComicBook e ha condiviso che c’erano cose nel film che la Disney pensava sarebbero state troppo spaventose, ma a salvare la situazione sono state le proiezioni di prova con i bambini, che pare si siano divertiti un mondo.

C’erano alcune cose che lo studio pensava sarebbero state troppo spaventose, e poi abbiamo iniziato a proiettare il film e chiesto alle persone: “Il film è troppo spaventoso?” I bambini alzavano la mano dicendo: “No, ce la possiamo fare. Vogliamo di più”. E così alla fine ci sono state cose che in particolare coinvolgevano il Fantasma della cappelliera, e specialmente alcune scene che sfruttavano il “jump scare”, che non ero sicuro se ce l’avrebbero fatta davvero, ma è successo perché i bambini ne volevano di più. E continuavo a dire che i miei primi film Disney sono ancora i film più spaventosi che abbia mai visto. Parlo di Pinocchio che diventa un asino, Biancaneve che si perde nella foresta, queste cose sono terrificanti. Come Simba che perde Mufasa, questi sono momenti spaventosi. E i bambini possono gestirli. E se li rispetti abbastanza da gestire la storia, possono farlo. E ci siamo semplicemente appoggiati a questo…La vita è spaventosa.

Il regista Justien Simien in una recente intervista con SFX Magazine, afferma che la porta è stata lasciata aperta per un sequel e che c’è del potenziale per film futuri:

È decisamente nel regno delle possibilità. In un certo senso mi lascio andare alla costruzione del mondo, quindi abbiamo sicuramente creato molte cose da cui penso che molte altre storie potrebbero derivare e da cui continuare. Non dipende proprio da me, ma penso sicuramente che ci siano possibilità.

Ci sono tante storie da raccontare nell’universo di “Haunted Mansion”, ricordiamo che teoricamente ci sarebbero 999 fantasmi che infestano l’iconica location. “In realtà, abbiamo 999 fantasmi felici qui, ma c’è spazio per 1.000”, chiede la voce della guida fantasma mentre attraversi la galleria di ritratti nella Haunted Mansion di Disneyland e la voce termina con: “Qualche volontario?”

Qualcuno si è anche cimentato in una sorta di conteggio di questi fantasmi, una sfida ardua che ha portato ad un totale di 186 fantasmi. Siamo lontanucci dai 999 fantasmi che secondo Disneyland risiedono nella villa descritta, quando era ancora in costruzione, come una vera e propria casa di riposo per fantasmi. “Goditi la pensione attiva in questa atmosfera da country club”, diceva il cartello fuori dai cancelli, “L’indirizzo alla moda per fantasmi famosi, fantasmi che cercano di farsi un nome…e fantasmi che hanno paura di vivere da soli!”.

Quando ha parlato dell’esplorazione di alcune di quelle storie e di quei personaggi, il regista Justien Simien ha detto che ha avuto modo di “appoggiarsi al materiale originale, ma per portarlo in un posto nuovo.

Si trattava davvero solo di espandere un po’ di più ciò che sappiamo e ciò che possiamo vedere intorno alla storia, ma senza riempire ogni spazio vuoto. Certamente Il fantasma della cappelliera, è stato importante. Stiamo prendendo spunto da ciò che è stato stabilito, ciò che è stato davvero detto, e abbiamo cercato di rimpolpare lui e arricchire anche quella storia. Penso che sia davvero soddisfacente. Ma lascia anche la porta aperta per molto di più.

In “la casa dei fantasmi” una dottoressa (Rosario Dawson) e suo figlio di 9 anni (Chase Dillon), cercando di iniziare una nuova vita, si trasferiscono in una villa stranamente economica a New Orleans, solo per scoprire che il posto è molto più di quanto si aspettassero. Alla disperata ricerca di aiuto, contattano un prete (Owen Wilson), che, a sua volta, chiede l’aiuto di uno scienziato vedovo diventato un esperto di paranormale fallito (LaKeith Stanfield), una sensitiva del quartiere francese (Tiffany Haddish) e uno storico irascibile (Danny DeVito).

“Abbiamo questo set nel mezzo del film che è stato davvero fantastico”, ha dichiarato Simien ad Entertainment Weekly. “Si trattava di prendere quell’effetto e capire come inserirlo nella storia… Come tutti sappiamo, ci sono 999 fantasmi in questa casa, e hanno obiettivi leggermente diversi. Mentre il cast capisce se i fantasmi sono benevoli o malevoli, chi sta lavorando per chi, e chi ci sta aiutando e chi vuole che restiamo qui…come lo rendiamo cinematografico? È un bell’effetto quando sei seduto in quell’ascensore e ti muovi da un piano all’altro [durante il viaggio], ma come facciamo a rendere quel senso di avventura e di evasione? Come prendiamo alcune delle idee in quei dipinti e le espandiamo in un vero set che sia soddisfacente?

Per quanto riguarda l’esterno della villa, Simien ha notato che, mentre entrambe le versioni Walt Disney World e Tokyo Disney abbracciano uno stile revival gotico, la villa nel film onora invece lo stile coloniale dell’architettura, poiché dovrebbe essere situata a New Orleans.

La sceneggiatura lo inserisce saldamente nella villa di New Orleans. Questo non vuol dire che non ci siano altre dimore nel film, e non aggiungo altro…Siamo arrivati al punto in cui eravamo ossessionati dall’angolazione in cui vedi per la prima volta la villa quando entri nell’attrazione a Disneyland, volendo ottenere l’angolazione giusta, quando la vediamo attraverso i cancelli e vediamo i pilastri, quell’angolazione deve colpire. Ecco quanto eravamo specifici. Quando scivoli per la prima volta nella sala da pranzo e vedi i ballerini di valzer, quell’angolazione doveva essere giusta, perché è quella in cui sussulti durante il viaggio.