La famiglia Fang: Recensione in Anteprima
Jason Bateman torna regista con La Famiglia Fang. dal 1° settembre in sala.
Dinanzi ai Fang è impossibile non pensare alle celebri famiglie strampalate del cinema americano di questi ultimi anni, vedi i Tenenbaum, Little Miss Sunshine e la Famiglia Addams, ma anche al cinema d’autore dei Coen, di David O. Russell e Paul Thomas Anderson, per un quadro familiare che tra sorrisi e pazzie cela una malinconia di fondo agghiacciante. Annie e Baxter sono fratello e sorella e da tempo oramai vivono distanti. Se lei è un’attrice praticamente mai veramente esplosa divorata dai tabloid, lui è uno scrittore caduto in disgrazia che da due anni prova a completare il suo 3° libro. A causa di uno strampalato incidente che coinvolgerà Bexter e un cannone spara-patate i due saranno ‘costretti’ a ritrovarsi e a ritrovare i bislacchi genitori, Caleb e Camille Fang, da decenni celebri artisti stimati nel mondo dell’arte contemporanea. I Fang sono performer radicali, estremi e sovversivi che hanno saputo scioccare il pubblico d’America attraverso performance imprevedibili e provocatorie, con Annie e Baxter, un tempo bimbi, co-protagonisti. Esperienze che hanno negativamente formato entrambi, in quanto perennemente instabili dinanzi a questi due genitori eccentrici, a detta di molti geniali, per altri buffoni e per questo discutibili, fino a quando tutto cambia. Perché Caleb e Camille Fang spariscono nel nulla, lasciando dietro di loro tracce che fanno pensare ad un terribile omicidio. Che i due siano morti, o molto più semplicemente autori dell’ultima e più clamorosa performance artistica della loro carriera?
Un coming-of-age a scoppio ritardato, quello diretto da Bateman, con i due poveri pargoli dei Fang, chiamati ‘bambino A e bambino B’ da mamma e papà, visti come pura e semplice appendice artistica di entrambi. Una realtà a lunga sopportata che ha finito per devastare tanto Annie quanto Baxter, con la prima alcolizzata e il secondo dipendente dai farmaci, ora chiamati finalmente a rintracciare i due genitori ‘defunti’ ma soprattutto a trovare se stessi. Dissacrante, crudele, tragicomico e dannatamente cinico, La famiglia Fang si interroga a lungo (troppo) sul concetto di arte, sia essa scrittura, pittura, recitazione o puro e semplice gesto artistico, chiedendosi continuamente quando possa essere considerata tale. E con quali conseguenze.
Christopher Walken e Maryann Plunkett sono due genitori apparentemente squilibrati ed egoisti, perchè perennemente accecati dall’idea malsana di stupire e provocare reazioni altrui, tanto da rasentare la totale distuzione dei figli e della loro stessa famiglia. Bateman, che alterna flashback passati legati alle performance artistiche negli anni ’70 e ’80, parti documentaristiche e presente, esplora non solo il rapporto genitori-figli ma anche quel confine, negli anni diventato sempre più labile, tra arte e vita reale. Tutto questo dirigendo con inattesa fermezza una commedia ben indossata dai 4 protagonisti principali, anche se a lungo andare ridondante nel ribadire quello scarto tra arte e realtà, tra genialità e idiozia.
Bateman non teme di mostrare i propri colorati ed eccentrici personaggi per quello che spesso sono, ovvero sgradevoli adulti che vivono quasi in una realtà parallela, in cui tutto o quasi è giustificato in nome dell’arte. Per la Kidman un ruolo finalmente sfaccettato, sei anni dopo quel Rabbit Hole che la portò a strappare una nomination agli Oscar, con Bateman più fragile e trattenuto nella recitazione e alla regia di un film che ha il merito di trattare con iniziale interesse un argomento tanto delicato e al tempo stesso il demerito di sovraccaricarlo, finendo così per renderlo retorico.
[rating title=”Voto di Federico” value=”6.5″ layout=”left”]
La famiglia Fang (Commedia, Usa,2015, The Family Fang) di Jason Bateman; con Nicole Kidman, Jason Bateman, Christopher Walken, Maryann Plunkett, Marin Ireland, Jason Butler Harner, Josh Pais, Michael Chernus, Mackenzie Brooke Smith, Linda Emond – uscita giovedì 1 settembre 2016.