“La femmina nuda” di Elena Stancanelli, Pietro Valsecchi porta il romanzo al cinema
“La femmina nuda” di Elena Stancanelli diventa film.
Al centro della storia una donna che, nella forma di una confessione spudorata alla propria migliore amica, racconta il lato oscuro di ogni donna. Anna e Davide stanno insieme da cinque anni. Si sono amati e traditi, come tutti. Ma un giorno qualcosa cambia. Davide diventa violento, aggressivo e Anna scopre che si è innamorato di un’altra donna. Trova foto hot e alcuni messaggi in cui lui le scrive che la ama. Davide nega, attacca, non vuole che la loro storia finisca. Anna lo manda via di casa e precipita nell’ossessione. Smette di mangiare, controlla continuamente i social network dell’ex compagno e della rivale e, in un crescendo morboso, comincia a pedinarla, arriva a conoscerla e frequentarla, fino a quando il gioco diventa troppo difficile da continuare.
25 anni fa, con La condanna di Marco Bellocchio, il primo film prodotto dalla Taodue, poi specializzatasi nel genere ‘commedia’. Il boom nel 2009 con Cado dalle Nubi, primo di una lunga serie di successi targati Zalone. Nel mezzo Un eroe borghese e Il Grande Sogno di Michele Placido, i due capitoli de I Soliti Idioti, Sempre meglio che lavorare dei The Pills e Chiamatemi Francesco – Il Papa della gente, diretto da Daniele Luchetti.