La maledizione di Predator: tre attori trasformati in politici
Riguardando il primo ineguagliabile Predator (1987) ci si rende conto di una inquietante coincidenza: ben tre attori del cast originale, tre muscolosi action men che affrontarono il mostro la prima volta, hanno mollato il cinema per tentare la carriera politica! Si potrebbe quasi parlare di virus alieno…Ricapitoliamo gli x-files: l’austriaco Arnold Schwarzenegger, come tutti sappiamo,
Riguardando il primo ineguagliabile Predator (1987) ci si rende conto di una inquietante coincidenza: ben tre attori del cast originale, tre muscolosi action men che affrontarono il mostro la prima volta, hanno mollato il cinema per tentare la carriera politica! Si potrebbe quasi parlare di virus alieno…
Ricapitoliamo gli x-files: l’austriaco Arnold Schwarzenegger, come tutti sappiamo, ha definitivamente incarnato l’american dream arrivando a governare la California. E potrebbe anche candidarsi per il Senato degli Stati Uniti quando finirà il mandato.
Jesse Ventura, il gigantesco Blain che masticava tabacco per tutta la durata del film imbracciando un mitragliatore gatling, è partito come sindaco di una città del Minnesota per poi diventare il 38° governatore di questo stato. Ex Navy Seals ed ex lottatore di wrestling, Ventura è rimasto in carica dal 1999 al 2003 col sostegno elettorale del Partito Riformista ma porta tutt’ora avanti una crociata personale contro i complotti che distorcono la verità. Come un vero supereroe.
Anche l’insospettabile Sonny Landham, il nativo americano che nel film interpretava Billy, ha tentato un percorso molto simile. Nel 2002 si è presentato alle elezioni per governatore del Kentucky e nel 2008 ci ha riprovato con il seggio del senato ma non ha mai avuto molta fortuna. Probabilmente i film porno in cui ha recitato da giovane e quelle denunce per aggressione accumulate negli anni avranno avuto il loro peso…
La media di Predator resta comunque impressionante. Tre dei sette mercenari appartenenti allo storico commando, hanno poi scelto di combattere il male da dietro una scrivania. A volte la realtà supera la fantasia, anzi la “fantascienza”.