La pioggia che non cade – La colonna sonora di un sogno: intervista a Carlo Picone
Parlando con Carlo Picone, degli Inverso, la musica del film e quella dei live che accompagnano “La pioggia che non cade”, al cinema dal 19 giugno 2014, prima e dopo.
Con la precedente segnalazione, abbiamo familiarizzato con i suoni e l’atmosfera che anima “La pioggia che non cade“, e quella colonna sonora di un sogno diventata musica, testo, primo album e avventura cinematografica insolita per il gruppo musicale romano degli Inverso.
Oggi, con la musica degli Inverso nelle orecchie, e questa calda estate romana che aspetta “La pioggia che non cade”, quella meteorologica e quella sospesa tra le note, i testi dell’album e del film che sta per arrivare al cinema, mi concedo una chiacchierata con Carlo Picone, voce, chitarra e pianoforte del gruppo romano.
“La pioggia che non cade – La colonna sonora di un sogno”. Un viaggio dal primo album degli Inverso al film con l’anima musicale che vedremo presto al cinema, quando e come è iniziato?
Come per le cose più belle e importanti non esiste un vero inizio… e come si usa dire “è il battito d’ali di una farfalla che può spostare quella piccola onda d’aria da creare un uragano dall’altra parte del mondo“. Quel battito d’ali potrebbe essere stato quando per la prima volta ho pigiato col ditino sui tasti per me ancora troppo grandi del pianoforte, e da qualche parte di Roma nel frattempo Tonino Abballe, entrando in un cinema, immaginava che al posto di uno di quei film americani ce ne fosse uno suo. E così da allora una serie di coincidenze e di eventi che ci hanno portato per strade e percorsi diversi ad incontrarci in un momento preciso della nostra vita, io con la mia band e la nostra musica, e lui con la sua voglia di scrivere e produrre un film. A quel punto ogni altra cosa è venuta da sè.
Un titolo suggestivo e un po’ enigmatico, a cosa si ispira?
“La pioggia che non cade” è il titolo di una nostra canzone, nonché del nostro primo album e appunto del film in uscita il 19 Giugno. La pioggia che non cade è una canzone dal ritmo fresco e accattivamente, ma che nasconde nel testo qualcosa in più. Parla di quel momento di transizione che noi tutti abbiamo nella vita. Quel momento in cui le cose stanno per cambiare ma non sono ancora cambiate. E’ la descrizione di un momento di sospensione. E’ qualcosa che è in potenza ma non è ancora in atto. Questo è ciò che con estrema e apprezzabile semplicità viene raccontato anche nel film. La possibilità cioè che quel sogno che ognuno di noi ha si avveri da un momento all’altro. Nel frattempo si rimane così, sospesi ed impalpabili proprio come una pioggia che non cade.
Per chi non è di Roma e non vi ha ancora mai sentito esibirvi dal vivo, torno un momento alle origini di tutto, chi sono gli Inverso nella realtà e nel film?
La realtà e la finzione scenica in questo caso combaciano vertiginosamente! Gli Inverso sono una band romana che suona la propria musica in giro per locali. Li unisce la passione per la musica e una sincera amicizia. Così come avviene nella vita reale anche nel film questa forte passione si rivela un’arma a doppio taglio, da un lato dà quello stimolo a vivere e non semplicemente a sopravvivere, dall’altro può mettere a repentaglio quei rapporti sentimentali che sono, anche loro, vitali allo stesso tempo.
Per una band romana che ha deciso di “guardare il mondo da una prospettiva diversa”, cosa ha significato fare questa esperienza cinematografica?
Sì, “inverso”, come diciamo alla fine dei nostri live non è solo una band ma è anche una filosofia di vita. La prospettiva diversa in questo caso era molto semplice da trovare. Una delle nostre canzoni, colonna sonora presenti all’interno del film, ad esempio dice: “c’è negli occhi l’arte magica di nuove prospettive, diverse angolazioni, che filma le anime di noi, che escono da noi!”…. Quale prospettiva e occhio migliore di quello di una telecamera per immortalare la nostra anima?
Quali sono stati le difficoltà maggiori da affrontare?
Le difficoltà sono le stesse che si possono incontrare nel cucinare un piatto di spaghetti al burro. Se non ci metti attenzione e concentrazione anche una cosa semplice può diventare un’impresa titanica, e si sa, peggio della pasta scotta non c’è nulla. In questo caso l’impresa era tutt’altro che semplice e perciò le difficoltà sono state molte e così l’impegno e la concentrazione massima.
Quali i fattori determinanti?
Come dicevo appunto, il fattore determinante è stato l’impegno e la concentrazione. Un set cinematografico può essere scambiato per una piccola festa. Battute, risate e in questo caso tanta musica. Ma se non mantieni alta la concentrazione, si rischia di fallire.
Quali le sorprendenti scoperte o il bagaglio di esperienza accumulata?
La sorprendente scoperta è che l’insegnamento che mi ha dato lo sport (il calcio in questo caso), che per me è scuola di vita, è valido per ogni attività e in ogni ambito. Così come una partita non è vinta (o persa) fino a quando l’arbitro non fischia la fine, così anche un film non è certamente finito quando è stato battuto l’ultimo ciak. Anzi qui viene il bello. Devo ringraziare il produttore Tonino Abballe per avermi dato la possibilità di seguire la post produzione in ogni sua forma (affiancando naturalmente professionisti del settore), dal montaggio alla colonna sonora, alla promozione, alla distribuzione. E il fischio di fine partita ancora non è arrivato… forse arriverà il 19 giugno quando il film uscirà in tutta Italia. Da lì in poi comincerà un’altra partita ma questa è un’altra storia!
Giovedì 19 giugno 2014 “La pioggia che non cade” arriva sul grande schermo delle sale cinematografiche Italiane. Che genere di impatto avete previsto per questo film, a chi lo avete destinato-dedicato, e quali obiettivi si prefigge di raggiungere?
La pioggia che non cade è un film nuovo, “un esperimento interessante” come si è già cominciato a dire nel settore. E’ un film in cui la musica è protagonista, ma non è un musical, nè tantomeno un musicarello, nè un docufilm su una band. Questo film, così come la nostra musica, non vuole essere incastonato in uno specifico genere, ed è per questo che il pubblico potenziale potrebbe comprendere i più giovani e i meno giovani. Trattandosi di un esperimento nuovo non ne possiamo prevedere l’impatto sul pubblico, possiamo solo sperare che sia positivo, questo sì!
Ci sarà una data in più e l’occasione di vedere il film prima dell’uscita ufficiale, per chi non è riuscito ad accaparrarsi un biglietto per l’anteprima del film già programmato per il 16 giugno al cinema Adriano di Roma?
Sì… L’esperimento continua anche dal vivo. L’idea nata da me e da Tonino Abballe, è quella di portare la nostra musica, prima che nel film sul grande schermo, direttamente in sala. Così abbiamo programmato una serie di eventi da qui all’uscita del film e anche dopo l’uscita, che ci vedrà suonare live nei cinema prima delle proiezioni. E’ un modo per creare un contatto diretto tra finzione cinematografica e realtà, sperando che il pubblico apprezzi questo connubio insolito. Sperimenteremo questo nuovo modo di presentare il film già nella prima settimana di giugno, toccando i cinema di Tolentino, Riccione, Rimini e Prato. Poi il 16 giugno ci sarà la prima nazionale all’Adriano. Mi piace ricordare che su questo stesso palco nel 65 suonarono i Beatles. Per me che sono un loro fan e che compio gli anni giusto il 16 giugno non poteva esserci regalo più grande!… e poi Latina, Ostia, Napoli, Modena, Milano…
Potendo lanciare un messaggio a chi spera di fare un’esperienza analoga che tipo di consigli vi sentireste di dispensare?
Ahahah.. bella questa domanda, non aspettavo altro… Non sono di quelli che dice “non me la sento di dare consigli…” io me la sento eccome! Un sogno è tale sia che si realizzi o no, così come la pioggia, si chiama pioggia anche se non cade. Non smettere mai di sognare, ecco il mio consiglio, prima o poi comincerà a piovere!
Ringraziando Carlo per la piacevole chiacchierata, ancora più intrigata aspetto il film in sala, e i live del gruppo che promettono di proseguire il viaggio tra cinema, realtà, e quel pizzico di magia emozionante che … magari porta finalmente anche un po’ di pioggia agli Inverso, e una ventata rinfrescante a tutti noi.