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Stasera in tv: “La signora dello zoo di Varsavia” su Canale 5

Su Canale 5 “La signora dello zoo di Varsavia”, il dramma con Jessica Chastain tratto dal bestseller “Gli ebrei dello zoo di Varsavia” di Diane Ackerman.

pubblicato 11 Febbraio 2020 aggiornato 29 Luglio 2020 13:42

Canale 5 stasera propone La signora dello zoo di Varsavia (The Zookeeper’s Wife), dramma biografico del 2017 diretto da Niki Caro e interpretato da Jessica Chastain, Daniel Brühl, Johan Heldenbergh e Val Maloku.

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Cast e personaggi

Jessica Chastain: Antonina Żabiński
Daniel Brühl: Lutz Heck
Johan Heldenbergh: Jan Żabiński
Val Maloku: Ryszard Żabiński
Michael McElhatton: Jerzyk
Iddo Goldberg: Maurycy Fraenkel
Goran Kostic: sig. Kinszerbaum
Shira Haas: Urszula
Efrat Dor: Magda Gross

Doppiatori italiani

Ilaria Stagni: Antonina Żabiński
Francesco Pezzulli: Lutz Heck
Angelo Maggi: Jan Żabiński
Luca Tesei: Ryszard Żabiński
Marco Mete: Jerzyk
Simone D’Andrea: Maurycy Fraenkel
Emanuela Ionica: Urszula

 

La trama

 

Antonina (Jessica Chastain) e suo marito il dottor Jan Żabiński (Johan Heldenbergh), custode dello zoo della città, sono una coppia molto unita sia nella vita privata che in quella professionale. Dopo la distruzione dello zoo i due si ritrovano da soli a salvare i pochi animali sopravvissuti. Sgomenti per ciò che sta accadendo al loro amato paese, la coppia deve anche sottostare alle nuove politiche di allevamento del nuovo capo zoologo nominato dal Reich: Lutz Heck (Daniel Brühl). Ma quando la violenza nazista arriva all’apice e inizia la persecuzione degli ebrei, i due coniugi decidono che non possono restare a guardare e cominciano in segreto a collaborare con la Resistenza, intuendo che le gabbie e le gallerie sotterranee dello zoo, possono ora servire a proteggere in segreto delle vite umane. Quando la coppia mette in atto il piano per salvare più abitanti possibili del ghetto di Varsavia, Antonina non esita a mettere a rischio anche se stessa e i suoi figli.

 

Il nostro commento

 

La regista Niki Caro, che ha diretto l’imminente remake live-action di Mulan, mette in scena con rigore e dovizia una storia di eroismo e fratellanza capace di toccare le corde giuste, anche grazie all’interpretazione di una Jessica Chastain efficace e sempre in sintonia con una regia particolarmente sobria. Il film è costellato da colpi di scena che vivacizzano la narrazione e la guerra, quella vissuta nelle case e tra la gente e non sui campi di battaglia, è mostrata in tutta la sua disperata necessità di sopravvivere agli eventi.

“La signora dello zoo di Varsavia” è un film che assolve al suo compito di coinvolgere lo spettatore, ma nonostante ciò, Caro pecca un po’ di formalità rispetto all’empatia che potrebbe e dovrebbe trasmettere un film dall’impatto emotivo così forte, ma in questo caso si tratta di scegliere un approccio personale alla narrazione e la regista ha scelto evidentemente il suo.

 

Curiosità

  • Il film è tratto dal bestseller “Gli ebrei dello zoo di Varsavia” di Diane Ackerman edito in Italia da Sperling & Kupfer, basato a sua volta sui diari di Antonina Zabinska., e racconta la storia eroica di una donna che pur vivendo in un’epoca di paura e distruzione ha combattuto per preservare quel che di buono c’è nell’animo umano. Polonia 1939. La brutale invasione nazista porta morte e devastazione in tutto il paese e la città di Varsavia viene ripetutamente bombardata. Il libro è stato pubblicato nel 2007. Il 10 febbraio 2008 era al numero 13 della lista dei bestseller di saggistica del New York Times.
  • “Ho fatto solo il mio dovere. Se puoi salvare la vita di qualcuno, è tuo dovere provarci.” Con questa semplicità disarmante Jan Vabiski, direttore dello zoo di Varsavia negli anni della seconda guerra mondiale, ha parlato della straordinaria impresa grazie alla quale lui e la moglie Antonina sottrassero alla furia nazista più di trecento ebrei. È il 1939, i bombardamenti tedeschi devastano lo storico zoo della capitale polacca: Jan e Antonina reagiscono allo sgomento e salvano gli animali superstiti. Ma ben presto il razzismo nazista si accanisce verso gli uomini: quando iniziano i pogrom contro gli ebrei, i due coniugi non esitano a trasformare lo zoo in un rifugio per i perseguitati, creando un mondo alla rovescia in cui gli “ospiti” segreti vengono chiamati con il nome in codice degli animali di cui occupano la gabbia vuota, mentre le bestie portano nomi di persona. Al disprezzo per chi è diverso e alla follia di voler imporre alla natura un disegno mitomane, Jan e Antonina oppongono il rispetto per gli esseri viventi, che siano animali in pericolo o ebrei polacchi, “uomini in via d’estinzione”. Basandosi sul diario di Antonina e su molte altre fonti storiche, l’autrice ha recuperato dall’oblio una storia vera di coraggio e compassione.
  • Tutti gli animali che appaiono nel film sono reali, non c’è uso di CGI.
  • L’attuale zoo di Varsavia è stato aperto l’11 marzo 1928. Tuttavia le sue radici possono essere fatte risalire a serragli privati ​​del 17° secolo.
  • Tra una ripresa e l’altra, Jessica Chastain afferma che le è stato insegnato “il peggior tedesco” fatto di parolacce dal co-protagonista Daniel Brühl.
  • Mentre gli eventi reali si sono verificati a Varsavia, il film è stato girato interamente a Praga.
  • La regista Niki Caro ha dichiarato che un primo montaggio durava quasi tre ore e mezza e utilizzava l’intera sceneggiatura. Il film finale doveva durare due ore, quindi un’ora e mezza è stata tagliata dal film in sala montaggio.
  • Questo è il terzo film in cui Jessica Chastain interpreta un personaggio che suona il piano. Il primo è stato Il debito diretto da John Madden e il secondo è stato Crimson Peak diretto da Guillermo del Toro. Inoltre in La madre (2013) l’attrice ha imparato a suonare la chitarra.
  • Il film costato 20 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 26.

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono di Harry Gregson-Williams (Veronica Guerin, Le crociate, Prometheus, Mulan).
  • La canzone utilizzata nel trailer è “Varúð” della band islandese dei Sigur Rós. Il nome della canzone significa “cautela”, che è uno stato prominente in tutto il film.
  • Durante la “Liquidazione del Ghetto”, la canzone che Urszula (Shira Haas) canta insieme ad altri al Seder è “Le quattro domande”, spesso cantata dai bambini del Seder, in cui si chiede agli adulti il ​​significato dietro il Seder della Pasqua ebraica e i suoi componenti.
  • Uno dei pezzi che il personaggio di Jessica Chastain suona al pianoforte per far sapere ai rifugiati che è sicuro salire di sopra è “Il Cigno” tratto da “Il carnevale degli animali” di Camille Saint-Saën.

TRACK LISTINGS:

1. Warsaw Zoo, 1939
2. The Bombings
3. Aftermath
4. The Escape
5. Pray for Us
6. Wall Paint
7. Bring Them Out
8. Burning the Ghetto
9. Come Back to Us
10. In Plain Sight
11. Heck’s Realization
12. Refugees
13. Home Again
14. Jan Returns

 

 

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