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La Sindrome di Antonio: trailer on the road in 500

La sindrome di Antonio viaggia on the road in 500, da Roma alla Grecia dei Colonnelli, sognando rivoluzione e liberazione

di cuttv
pubblicato 20 Ottobre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 04:47

La ricerca di se, libertà e tutto quello che si può trovare on the road in 500, arriva alla Festa del Cinema di Roma con La sindrome di Antonio, opera prima di Claudio Rossi Massimi, diretta e sceneggiata a partire dal suo romanzo omonimo (Sovera Edizioni, 2005), con un cast che affianca Accanto ai giovani protagonisti, Biagio Iacovelli e Queralt Badalamenti, anche Remo Girone, Moni Ovadia, Antonio Catania, insieme all’ultima interpretazione cinematografica di Giorgio Albertazzi.

Nel settembre del 1970 Antonio Soris (Biagio Iacovelli) parte da Roma alla volta di Atene, con pochi soldi in tasca, alla ricerca della caverna e dei luoghi che hanno ispirato Platone. Arrivato in Grecia, conosce la bella e divertente Maria (Queralt Badalamenti). Rapito dal fascino della ragazza e dalla bellezza senza tempo dei luoghi che visitano insieme, il giovane si abbandona alla suggestione di un viaggio quasi fuori dalla realtà. In giro tra templi, mare cristallino e coste mozzafiato, i due ragazzi instaureranno un rapporto fatto di allegria e malcelata passione, di scambio sulla vita, sull’amore e sulla politica. Ma nel viaggio di Antonio ci saranno altri incontri: quello con Vassilis (Antonio Catania), il proprietario della locanda in cui alloggia Antonio, quello con Lissa (Chiara Gensini), una donna folle che pone indovinelli sul senso della vita, e ancora quello con Klingsor (Giorgio Albertazzi), il pittore silente che spera nel ritorno della sua compagna scomparsa da anni. Eppure non tutto è come sembra, e per Antonio luci ed ombre assumeranno aspetti e significati inattesi, raccontati dalla voce fuori campo dell’amico Gino (Remo Girone). Sullo sfondo, il sogno della rivoluzione, la liberazione dei costumi e la Grecia dei colonnelli.

Il viaggio on the road, girato tra Roma, la Grecia e la Puglia, è prodotto da Lucia Macale di Imago Film e Corrado Azzollini di Draka Production, con il sostegno di Aegean Airlines, Fiat, Ente del Turismo Ellenico.

Dopo la presentazione ufficiale al KINO – PANORAMA ITALIA, linea di programmazione dedicata al cinema italiano contemporaneo curata dal KINO in collaborazione con Alice nella città, che si svolgerà in concomitanza con la Festa del Cinema di Roma, La Sindrome di Antonio arriva nelle nostre sale cinematografiche dal prossimo 17 novembre con Draka Distribution.

La Sindrome di Antonio: Note di Regia

“La sindrome di Antonio” è un film dove la parola vorrebbe sovrastare l’immagine. I concetti, i convincimenti e le speranze del protagonista sono gli attori principali di una storia che ondeggia leggermente tra illusione e realtà. Ma un film, come sappiamo tutti, è un complesso mosaico dove le immagini ne costituiscono le tessere. Una storia è, infatti, un sovrapporsi di pensieri e azioni che vanno rappresentati e raccontati attraverso le immagini. La caratterizzazione dei vari personaggi de “La sindrome di Antonio” dovrebbe condurre lo spettatore attraverso un susseguirsi di differenti e opposte sensazioni. Una storia è un racconto che procede attraverso le parole e in un film ogni storia e ogni racconto vanno accompagnati da una scelta delle immagini che ne esaltino i significati. Il protagonista de “La sindrome di Antonio” è un giovane ingenuo ma saggio che trascina la sua gioventù alla ricerca di un materiale che oggi è pressoché sconosciuto: gli ideali. Questo film è il racconto di una generazione che voleva cambiare il mondo ma che, alla fine, non è neanche riuscita a cambiare sé stessa.