La Universal vuole Stephen Daldry per dirigere Wicked
Dopo infiniti rinvii il musical di Stephen Schwartz arriverà finalmente al cinema?
In questi giorni al Comic-Con di San Diego si sta parlando molto dell’ultima fatica cinematografica di Sam Raimi, rilettura piuttosto libera de Il Mago di Oz. E se Disney ha Il Grande e Potente Oz pronto a debuttare all’inizio del 2013, molti altri progetti legati al mondo creato da L. Frank Baum sono in fase di sviluppo: a partire dal cartoon Dorothy of Oz. Per non sentirsi da meno, la Universal ha rilanciato il proprio progetto di trasporre sul grande schermo il musical Wicked, annunciando, questa volta, di volere Stephen Daldry in cabina di regia.
Gli assidui lettori di queste pagine sapranno che sono ormai svariati anni che il progetto viene lasciato in un cassetto. Ogni tanto se ne parla, l’idea viene accarezzata, ma non c’è ancora stata la volontà da parte della major hollywoodiana di metterlo effettivamente in produzione. Nel 2010 sembrava che le cose si stessero muovendo e i nomi di J.J. Abrams, James Mangold, Ryan Murphy e Rob Marshall erano stati fatti come possibili candidati alla regia. Ora, se davvero (e a questo punto il dubbio è più che lecito) la Universal decidesse di affidare a Stephen Daldry la direzione di Wicked, potremmo finalmente vedere l’acclamato musical – capace di vincere tre Tony Award (su dieci nomination ricevute), sei Drama Desk Awards, un Grammy, un Laurence Olivier Award e sei premi Helpmann – sul grande schermo. Tanti auguri a Daldry: non sarà un compito facile soddisfare le aspettative dei numerosissimi fan.
Il musical di Stephen Schwartz (musiche) e Winnie Holzman (libretto), è (liberamente) tratto da Wicked: The Life and Times of the Wicked Witch of the West di Gregory Maguire, che potrebbe essere definito un ‘prequel’ in chiave adulta de Il Mago di Oz. Tutta la storia ruota attorno ad Elphaba, la strega dell’ovest, ed alla sua amicizia con Glinda, la strega del Nord. Fin dalla nascita, la peculiarità del colore smeraldino del suo incarnato l’ha resa un’emarginata, tutti la trattano con diffidenza, paura e sospetto. Eppure, scopriamo, oltre ad essere dotata di grandi poteri, Elphaba è dotata anche di un grande cuore. La trama è ricca di colpi di scena e sorprese che meritano di essere viste, lo score è trascinante e la scenografia teatrale è mozzafiato.
Fonte: Deadline