La variabile umana: tutte le informazioni sul film di Bruno Oliviero presentato al Festival di Locarno 2013
Il 29 agosto uscirà al cinema La variabile umana, il film diretto da Bruno Oliviero, interpretato da Silvio Orlando. Conosciamolo meglio…
Sarà presentato al Festival di Locarno 2013 fuori concorso La variabile umana, il film che segna il debutto alla regia di un lungometraggio di fiction del regista napoletano Bruno Oliviero.
La variabile umana, prodotto da Lionello Cerri e Rai Cinema, scritto da Valentina Cicogna, Doriana Leondeff e Bruno Oliviero, interpretato da Silvio Orlando, Giuseppe Battiston, Sandra Ceccarelli e Alice Raffaelli, è un poliziesco noir, che racconta la storia dell’ispettore milanese Monaco, un uomo che da tre anni, ovvero da quando gli è morta la moglie, ha perso la voglia di fare il suo lavoro. Una notte, però, sua figlia Linda viene arrestata perché in possesso di una pistola, l’arma che potrebbe aver ucciso il signor Ullrich, un influente figuro ammanicato con i poteri forti. Monaco decide di rimettersi in discussione come padre e come poliziotto, di abbandonare il lavoro di ufficio, e di scendere nuovamente in strada per collaborare alle indagini e trovare il vero colpevole.
Oliviero, intervistato da La Repubblica, spiega come ha strutturato il film:
Ho cercato di realizzare un poliziesco utilizzando quelle parti che di solito non compaiono nei gialli classici. L’attenzione è puntata più sui personaggi che sull’indagine, il film racconta anche la vita quotidiana dei protagonisti, a cominciare da Monaco, un uomo disamorato e stanco che, rimanendo vedovo, si è chiuso in un’ostinata solitudine. Ma tutto ciò senza penalizzare l’intrigo, perché la risoluzione dell’indagine avviene proprio nei momenti di intimità domestica.
Il regista ci tiene a sottolineare che La variabile umana non è un semplice poliziesco, perché vuole raccontare la realtà odierna italiana e il conflitto generazionale tra giovani e adulti:
Il giallo è il genere che meglio si adatta a indagare sulla realtà, tanto più se il presente è segnato da marciume, inquinamento, degrado e sfascio. Tuttavia la variabile umana non vuole essere un instant-movie: aspira piuttosto a raccontare il clima morale del nostro paese. Avrei potuto farlo con un film di taglio più esplicitamente politico o sociologico: ho scelto di realizzare un poliziesco perché maggiormente coinvolgente. Certi riferimenti alle cronache dei nostri giorni sono più casuali che voluti. Il film affronta anche altri argomenti. In particolare, attraverso il rapporto fra Monaco e sua figlia Linda, il confronto o meglio lo scontro generazionale che caratterizza l’Italia di oggi, un paese spaccato fra giovani e adulti, incapaci di comunicare e di conoscersi. E’ un fenomeno che impedisce il ricambio e la crescita, condannandoci all’immobilità.