Stasera in tv: “L’alba del pianeta delle scimmie” su Italia 1
Italia Uno stasera propone L’alba del pianeta delle scimmie (Rise of the Planet of the Apes), remake fantascientifico del 2011 diretto da Rupert Wyatt e interpretato da Andy Serkis, James Franco, Freida Pinto e John Lithgow.
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Cast e personaggi
Andy Serkis: Cesare
James Franco: Will Rodman
Freida Pinto: Caroline Aranha
John Lithgow: Charles Rodman
Brian Cox: John Landon
Tom Felton: Dodge Landon
David Oyelowo: Steven Jacobs
Tyler Labine: Robert Franklin
David Hewlett: Douglas Hunsiker
Jamie Harris: Rodney
Doppiatori italiani
David Chevalier: Will Rodman
Domitilla D’Amico: Caroline Aranha
Pino Insegno: Cesare
Stefano De Sando: Charles Rodman
Paolo Buglioni: John Landon
Flavio Aquilone: Dodge Landon
Fabrizio Vidale: Steven Jacobs
Marco Baroni: Robert Franklin
Christian Iansante: Douglas Hunsiker
La trama
Will Rodman (James Franco) è uno scienziato di San Francisco con un padre condannato dall’Alzheimer e una rivoluzionaria ricerca genetica in sviluppo che sta per fare un decisivo balzo in avanti, passando dalla sperimentazione sulle scimmie a quella sugli esseri umani. Purtroppo una delle cavie che avrebbe dovuto dare la prova dell’avanzamento in positivo della ricerca in questione, proprio il giorno della presentazione impazzisce causando la fuga dei finanziatori e uno stop al lavoro di Rodman.
Lo scienziato dopo il disastroso accaduto e la decisione di abbattere le scimmie coinvolte nella ricerca, porterà a casa dal laboratorio un cucciolo di scimpanzè nato in cattività a cui verrà dato il nome di Cesare (Andy Serkis) e deciderà di provare comunque sul padre, che peggiora di giorno in giorno, la sua cura sperimentale che non solo funzionerà, ma regalerà al genitore una nuova giovinezza cerebrale e un aumento delle capacità cognitive.
Nel frattempo Cesare, nato da una delle cavie più promettenti del laboratorio, rivela un’intelligenza al di sopra della norma sfiorando a più riprese lo strabiliante, un’intelligenza che con l’evolversi lo porterà sempre più vicino alla consapevolezza di un essere umano. Lo scimpanzè svilupperà inoltre carismatiche doti da leader e capacità strategiche che lo vedranno capeggiare una vera e propria ribellione di primati, con San Francisco messa a ferro e fuoco e una nuova razza di scimmie in evoluzione in procinto di rimpiazzare gli esseri umani come razza dominante del pianeta.
Il nostro commento
Ogni qualvolta sentiamo il termine “reboot” bisogna ammettere che un po’ di fastidio lo si prova, ultimamente Hollywood tra rifacimenti e riavvii ha dato vita a diversi film tra l’insipido e l’inutile, quindi immaginate la nostra preoccupazione quando abbiamo sentito che non solo si sarebbe tentato di riavviare una saga cult come Il pianeta delle scimmie, che nonostante i suoi alti e bassi creativi ha segnato indelebilmente la storia della fantascienza, ma che alle meraviglie sfoggiate dal make-up artist Rick Baker nel remake The Planet of the Apes di Tim Burton si sarebbe preferito ricorrere ad un make-up realizzato totalmente in CG e motion-capture.
Stavolta però dobbiamo ammettere che entrambe le iniziative, sia l’operazione reboot che il make-up in CG sono perfettamente riuscite, la Weta Digital dopo King Kong si è messa ulteriormente alla prova ed è riuscita ancora a fare meraviglie, creando un nuovo “Gollum” stavolta in formato primate. Da lodare anche il lavoro del regista Ruper Wyatt per nostra fortuna non troppo avvezzo ai triti meccanismi da remake “made in Hollywood” che ha dato al film una decisa impronta personale, puntando sia sull’action, le sequenze della rivolta sono magnifiche, sia su un’altra grande performance di Andy Serkis ex Gollum e qui nuovo Cesare. Serkis anche stavolta ci regala una gamma espressiva che va al di là dei grotteschi personaggi figliati dal motion-capture compulsivo (vedi Robert Zemeckis) e che ripropone il grande lavoro fatto sul King Kong di Peter Jackson, dandogli in questo caso una dimensione più “umana” e un notevole carisma.
L’alba del pianeta delle scimmie va al di là delle piu rosee aspettative, fornisce un valido riavvio alla saga, mette dopo Avatar un ulteriore e importantissimo tassello ad una recitazione in CG in continuo evolvere e per una volta non fa rimpiangere e soprattutto non ridicolizza l’originale trasformandolo in un action per adolescenti, evitando con intelligenza di contrariare i fan di lunga data della saga originale.
Curiosità
- Il film è un reboot della saga cinematografica sci-fi Il pianeta delle scimmie tratta dal romanzo del 1963 “Il pianeta delle scimmie” di Pierre Boulle.
- Il film è stato candidato all’Oscar per i migliori effetti speciali (quell’anno vinse Hugo Cabret).
- Cesare è il nome del protagonista di 1999 – Conquista della Terra e di Anno 2670 – Ultimo atto, ultimi due episodi della pentalogia originale.
- Dopo che le scimmie dilagano attraverso il centro di San Francisco, Cesare, Maurice, Buck e Rocket sono mostrati in piedi sul tetto di un tram mentre sale una collina che domina il Golden Gate Bridge. Non solo sono i 4 leader della ribellione delle scimmie sono mostrati insieme, ma rappresentano 4 diverse specie di scimmia dominante (scimpanzè, orangutan, gorilla e bonobo).
- La voce di Cesare è stato mixata dal sound designer Chuck Michael, che ha mescolato i suoni di scimpanzé maschi completamente sviluppati con la voce di Andy Serkis.
- Questo è il secondo film in cui Andy Serkis interpreta una scimmia, avendo precedentemente interpretato la versione remake di King Kong del 2005.
- Il protagonista Will è alla disperata ricerca di una cura per il morbo di Alzheimer. Charlton Heston, protagonista dell’originale Il pianeta delle scimmie (1968) è scomparso nel 2008 dopo una lunga battaglia con la malattia di Alzheimer.
- Questa è la quinta “apparizione” di Charlton Heston nel franchise “Il pianeta delle scimmie”. 1) Ha recitato nell’originale Il pianeta delle scimmie; 2) ha interpretato un ruolo minore in L’altra Faccia del pianeta delle scimmie; 3) è stato visto in filmati di repertorio (baciare Zira in un flashback) in Fuga dal pianeta delle scimmie; 4) ha avuto un cameo come Zaius nel remake Planet of the Apes – Il pianeta delle scimmie di Tim Burton e 5) può essere visto in questo reboot in alcune immagini su un televisore nel ricovero delle scimmie interpretare Michelangelo nel film Il tormento e l’estasi (1965).
- Questo film è il primo episodio della saga a includere un’altra specie di grandi scimmie, oltre a scimpanzé, gorilla e oranghi. Koba, la scimmia da laboratorio sfregiata e alcune scimmie dei laboratori Gen-Sys sono dei “bonobo”. Questa specie fino a poco tempo si pensava essere una sottospecie di scimpanzé, cosa poi smentita da studi genetici, fatto che spiegherebbe la sua assenza nei film precedenti.
- Andy Serkis ha basato il comportamento di Cesare su uno scimpanzé di nome Oliver, per l’equilibrio nel comportarsi come uno scimpanzé civile. La sua camicia rossa e i pantaloni neri, il suo aspetto e la capacità di parlare con i segni si basano su un altro scimpanzé molto noto nel campo della scienza, Nim Chimpsky.
- La “riprese in volo” dalla missione Icarus è in realtà una clip del film di bordo dal volo dell’Apollo 8 del 1968.
- In origine doveva essere la moglie di Will Rodman, piuttosto che suo padre, ad avere il morbo di Alzheimer.
- Secondo lo sceneggiatore Rick Jaffa, il nome in codice del primo virus sperimentale in questo film doveva essere “RT-112”, come riferimento all’originale Il pianeta delle scimmie (1968) che aveva un tempo di durata (RunTime) di 112 minuti. Più tardi si optò invece per ALZ-112.
- Koba era il soprannome di Stalin durante il suo periodo come rivoluzionario in Georgia. Stalin lo prese dal libro “The Patricide” dell’autore georgiano Aleksandre Kazbegi.
- Ironia vuole che Koba, la scimmia più malvagia del film, sia un bonobo che in realtà è la specie di scimmia più amichevole e tranquilla.
- Dopo il successo al box-office del remake Planet of the Apes – Il pianeta delle scimmie (oltre 300 milioni di dollari d’incasso nel mondo) c’era un piano per realizzare un sequel, ma venne bocciato a causa delle negative recensioni critiche e da divergenze creative sorte con il regista Tim Burton. Cinque anni dopo, nel 2006, una proposta per riavviare la serie con una trama simile a 1999: conquista della Terra (1972) è stata proposta e ci sono voluti altri cinque anni affinchè approdasse sul grande schermo.
- Prima che James Franco accettasse il ruolo di Will, il suo partner di set in Spider-Man, Tobey Maguire, è stato considerato per il ruolo, ma ha lasciato a causa di un dissidio con lo studio sullo script.
- Le piccole etichette sulle gabbie alla Gen-Sys hanno le informazioni sugli scimpanzè che includono nome, anno di nascita, numero di test, mesi acquisiti e il sesso; L’anno di nascita di “Occhi luminosi” è il 1997, numero 9, FEMMINA, 4 mesi mentre quello di Koba è 2000, numero 6 e MASCHIO.
- Shia LaBeouf è stato considerato per il ruolo di Will Rodman.
- Kathryn Bigelow, Robert Rodriguez, Tomas Alfredson, Allen e Albert Hughes, Pierre Morel, James McTeigue, Dennis Iliadis e Scott Stewart sono stati tutti considerati dallo studio per la regia.
- Il primo interesse romantico di Will era Mollie Stewart, una primatologa del laboratorio di Will.
- Il capo del dipartimento di ricerca Steven Jacobs (David Oyelowo) prende il nome da Arthur P. Jacobs, produttore dell’originale franchise “APES”. La sua società di produzione, APJAC, è stata spesso definita come “ApeJAC”.
- Karin Konoval, l’attrice che interpreta Maurice l’orango, fa la sua apparizione sullo schermo come la donna alla stazione di polizia quando Will cerca di riottenere la custodia di Cesare. Ironia della sorte, quel personaggio è convinto che Cesare dovrebbe essere rinchiuso, mentre Maurice è uno dei più stretti alleati di Cesare.
- Nel finale originale (che in realtà è stato girato), Will interpretato da James Franco muore. Nel montaggio finale del film Will tenta invece di riportare Cesare a casa, ma lui risponde: “Io sono a casa” e Will lo lascia andare. A causa della grafica mostrata prima dei titoli di coda che descrive la rapida diffusione del virus in tutto il mondo, si presume che Will (insieme con la maggior parte del genere umano) alla fine sia morto. Nel finale originale, Cesare e Will sono nella foresta in cui Will sta cercando di convincerlo a tornare a casa. Vengono interrotti da soldati e Cesare sta per essere ucciso, ma Will gli fa da scudo e viene ucciso. Un mese prima dell’uscita del film nelle sale il finale è stato cambiato, così Franco e Andy Serkis sono stati riconvocati per girare il nuovo finale che è poi rimasto nel film.
- Nella scena dopo i titoli di coda originale c’era Koba che trovato un fucile della polizia abbandonato nel bosco impara a sparare.
- Dopo aver deciso che la madre di Cesare sarebbe morta all’inizio del film, Cesare aveva in origine una “storia d’amore” con uno scimpanzé femmina di nome Cornelia portata nei laboratori della GenSys e il suo ritorno ai laboratori era motivato dal desiderio di liberarla. Vennero realizzati alcuni trailer con quelle scene prima che fossero definitivamente tagliate. Cornelia tornerà nel sequel Apes Revolution – Il pianeta delle scimmie (2014).
- Quando le scimmie si arrampicano per sfuggire dalla cupola formano una doppia elica, la forma del DNA e il logo della Gen-Sys.
- Il nome del personaggio di Tom Felton, Dodge Landon, è un riferimento ai personaggi Dodge (Jeff Burton) e Landon (Robert Gunner) e al colonnello Taylor (Charlton Heston), gli astronauti del film originale.
- Il personaggio dell’orangutan che fa amicizia con Cesare quando è prigioniero si chiama Maurice come l’attore Maurice Evans, che ha interpretato l’orango Dottor Zaius nell’originale Il pianeta delle scimmie (1968) e nel sequel L’altra Faccia del pianeta delle scimmie (1970).
- Il nome dato alla madre di Cesare è “Occhi Luminosi” per la colorazione nei suoi occhi causata dal virus ALZ-112. “Bright Eyes” che nell’originale era “Occhi Vivi” è il nome dato a Taylor (Charlton Heston) dalla Dottoressa Zira (Kim Hunter).
- Dodge grida davanti alle celle delle scimmie: “È un manicomio!” per due volte, che sono le stesse parole dette da Taylor ne Il Pianeta delle Scimmie.
- Mentre Dodge lotta con Cesare gli ordina di togliere “Quella zampa puzzolente” come aveva detto Taylor ai gorilla nel film originale.
- In una sottotrama del film, i notiziari annunciano che lo space shuttle di ultima generazione chiamato Icarus sta per dirigersi su Marte, ma pochi giorni dopo su un quotidiano compare un articolo dal titolo “Lost in Space?”. È un omaggio diretto al film originale sia per via dello stesso nome della nave sia per la sua misteriosa scomparsa.
- In una scena, Cesare viene mostrato assemblare un puzzle 3D della Statua della Libertà, un riferimento al finale dell’originale.
- Il gorilla Buck prende il nome Buck Kartalian che ha interpretato il gorilla Julius e un altro gorilla, Frank, a partire da 1999: Conquista della Terra (1972). Uno degli scimpanzé femmina si chiama “Cornelia”, chiamata così per il Dottor Cornelius dell’originale. Lo scimpanzé grigio di nome Rocket, che è il braccio destro di Cesare, prende il nome da Norman Rockett, il set decorator dell’originale. Il tecnico di laboratorio che si preoccupa per gli scimpanzé si chiama Franklin, un cenno al regista Franklin Schaffner. Jamie Harris interpreta Rodney, il custode dei laboratori delle scimmie, prende il nome dall’attore Roddy McDowall protagonista dell’originale.
- Koba il bonobo con il suo odio per gli esseri umani si basa sul gorilla Aldus, antagonista principale di Anno 2670 Ultimo Atto (1973).
- La prima parola pronunciata da una scimmia è “No”. Questa è stata una parola fondamentale in Fuga dal pianeta delle scimmie (1971), 1999: conquista della Terra (1972) e Anno 2670 Ultimo Atto (1973).
- Quando Cesare è a cavallo e l’ufficiale SWAT è stupito da ciò che vede è un cenno alla scena di caccia dall’originale in cui Taylor è scioccato dal vedere un gorilla a cavallo.
- Il dottor Steven Jacobs è un’allusione ad Arthur P. Jacobs, produttore di film originali.
- In una scena eliminata contenuta nel DVD è Cesare a spingere Jacobs giù dal ponte, non Koba.
- Il film costato 93 milioni di dollari ne ha incassati nel mondo circa 481.
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La colonna sonora
- Le musiche originali del film sono del compositore britannico Patrick Doyle (Carlito’s Way, Cose Preziose, Harry Potter e il calice di fuoco, Eragon, Cenerentola).
TRACK LISTINGS:
1. The Beginning
2. Bright Eyes Escapes
3. Lofty Swing
4. Stealing The 112
5. Muir Woods
6. Off You Go
7. Who Am I?
8. Caesar Protects Charles
9. The Primate Facility
10. Dodge Hoses Caesar
11. Rocket Attacks Caesar
12. Visiting Time
13. ‘Caesing’ The Knife
14. Buck Is Released
15. Charles Slips Away
16. Cookies
17. Inhaling The Virus
18. Caesar Says No
19. Gyn-Sys Freedom
20. Zoo Breakout
21. Golden Gate Bridge
22. The Apes Attack
23. Caesar And Buck
24. Caesar’s Home
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