L’albero della vita (The Fountain) secondo Stefano Disegni!
E’ uscito venerdì nelle sale l’ultimo film di Darren Aronofsky, ossia L’albero della vita (in originale The Fountain). Prima di fare la sua apparizione nelle sale italiane, a settembre era fra i film in concorso a Venezia 63. Fischiato e criticato, la miglior recensione per quanto riguarda i detrattori del film è senza dubbio quella
E’ uscito venerdì nelle sale l’ultimo film di Darren Aronofsky, ossia L’albero della vita (in originale The Fountain). Prima di fare la sua apparizione nelle sale italiane, a settembre era fra i film in concorso a Venezia 63. Fischiato e criticato, la miglior recensione per quanto riguarda i detrattori del film è senza dubbio quella di Stefano Disegni, il cui commento disegnato apparve in uno dei “quotidiani” gratuiti Ciak in Mostra e poi sul numero di ottobre di Ciak.
Apprezzo Disegni che mi fa spaccare dalle risate con ogni sua tavola, anche se a volte devo ammettere di aver storto un po’ il naso con certi commenti, ma in generale è innegabile che il nostro colga molti dei difetti delle pellicole e sappia sfruttarli per creare situazioni divertentissime. E la tavola disegnata di The Fountain è proprio un esempio perfetto.
Si apre con un consiglio (non drogarsi, sopratutto con il lucidapavimenti Spic&Span), si prosegue con le tre storie in parallelo, fra salti temporali, buchi di sceneggiatura voluti o meno, macachi e attori che -per risparmiare sul cast!- devono fare ben tre parti, e si finisce alla grandissima. Con Marco Müller, direttore del Festival, nella “bolla di sapone” al posto del pelato Hugh Jackman! Un’immagine che è stata un po’ il tormentone all’ultima edizione della Biennale di cinema.
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