Home Trailer L’amore secondo Dalva: trailer italiano e colonna sonora del film premiato a Cannes (Al cinema dall’11 maggio)

L’amore secondo Dalva: trailer italiano e colonna sonora del film premiato a Cannes (Al cinema dall’11 maggio)

Tutto quello che c’è da sapere su “L’amore secondo Dalva”, il film di Emmanuelle Nicot premiato a Cannes e in uscita al cinema dall’11 maggio 2023 con Teodora Film.

10 Maggio 2023 20:40

Dopo la tappa a Cannes, con due premi ricevuti alla Semaine de la Critique, e le ovazioni della critica internazionale, dall’11 maggio nei cinema italiani con Teodora Film L’amore secondo Dalva: il film rivelazione di Emmanuelle Nicot. “L’amore secondo Dalva” è uno degli esordi più dirompenti della stagione, un film di straordinario impatto emotivo che ha rivelato il talento della regista Emmanuelle Nicot e della giovanissima protagonista Zelda Samson.

L’amore secondo Dalva – Trama e cast

La trama ufficiale: Dalva (Zelda Samson) ha dodici anni e si sente una donna, non una bambina: è quanto ripete agli assistenti sociali dopo l’arresto del padre, di cui si dichiara innamorata malgrado l’uomo abbia a lungo abusato di lei. Sarà grazie a una casa famiglia e all’amicizia di una coetanea che Dalva lentamente imparerà a guardare il mondo da una prospettiva diversa e a riappropriarsi della propria infanzia. L’amore secondo Dalva affronta una materia incandescente con originalità e empatia, raccontando un percorso di formazione difficile ma a suo modo entusiasmante, in cui non mancano momenti di ironia e tenerezza.

Il cast del film include Alexis Manenti, Fanta Guirassy, Marie Denarnaud, Jean-Louis Coulloch, Sandrine Blancke, Maïa Sandoz, Charlie Drach, Roman Coustère Hachez, Babetida Sadjo, Gilles David, Abdelmounim Snoussi.

L’amore secondo Dalva – Trailer e video

Note di regia

 

L’idea del film nasce da un insieme di spunti diversi. Innanzitutto ci sono i temi dell’influenza e del controllo, che per me sono molto importanti. Inoltre, durante le riprese di À l’arraché, il mio ultimo cortometraggio, ho passato molto tempo in un centro di prima accoglienza per adolescenti: una cosa che mi ha colpito è che tutti i bambini e i ragazzi che erano lì per comprovati abusi in famiglia, continuavano in ogni caso a stare dalla parte di quest’ultima, sostenendo che il sistema giudiziario sbagliasse a tenerli in un centro. Due di questi ragazzini li ho seguiti per anni, arrivando a scoprire il loro viaggio dall’idea di separazione dalla famiglia a quella di vera e propria “liberazione”.

A questa esperienza si sommano poi i racconti del padre di un amico che lavora come assistente sociale con i giovanissimi. Dalva è completamente sotto l’influenza del padre, fino a quando questo non viene arrestato. Scopriamo infatti che non è mai andata a scuola, che è cresciuta senza la presenza della madre e senza riferimenti con il mondo esterno. Per far fronte a questa situazione Dalva si è rifugiata in una negazione estremamente potente, raccontando a se stessa che lei e suo padre vivono una storia d’amore che nessuno può capire. Dalva ha interiorizzato l’idea che è in quel luogo e con quell’aspetto, vestendosi e truccandosi come la donna da cui il padre è stato abbandonato, che può ottenere l’amore di quest’ultimo. Per mantenere questo amore, di cui ha un vitale bisogno – dal momento che non riceve amore da nessun altro – non ha mai messo in discussione questa situazione.

Quando abbiamo iniziato il casting per trovare la protagonista, sono arrivate molte candidature e centinaia di video. Tra tutti, quello di Zelda Samson ha subito attirato la mia attenzione. Aveva 11 anni all’epoca e si filmava nella sua stanza, esprimendosi con un vocabolario molto avanzato per la sua età. Spiegava di voler diventare un’astrofisica, lavorare sulla materia oscura, e immaginava di vincere il Nobel! Aveva una visione femminista nei confronti dei ragazzi della sua classe e sembrava straordinariamente matura. Aveva anche fiducia in se stessa, forza, qualcosa di sfacciato nell’atteggiamento e un viso incredibilmente fotogenico. Ed era impossibile darle un’età. Ho capito subito di aver trovato Dalva. [Emmanuelle Nicot]

Emmanuelle Nicot – Note biografiche

Foto: Emilie Montagner

 

Nata a Sedan, in Francia, nel 1985, dopo gli studi di lettere si diploma in Belgio alla IAD Film School (Institut des Arts de Diffusion). Il suo primo cortometraggio, RAE, ottiene da subito un grande successo nei circuiti festivalieri, conquistando quindici premi in tutto il mondo. Nicot inizia intanto a lavorare come casting director e dirige il suo secondo cortometraggio solo nel 2016: À l’arraché guadagna diciassette premi internazionali confermando il suo talento da regista. L’amore secondo Dalva è il suo primo lungometraggio, presentato in anteprima alla Semaine de la Critique a Cannes, dove ha ottenuto il Fipresci e il premio per la migliore interpretazione assegnato alla giovanissima Zelda Samson. Il film ha vinto anche il premio del pubblico al Rotterdam International Film Festival e ottenuto una candidatura agli EFA, oltre che decine di riconoscimenti in tutto il mondo, da Hong Kong al Cairo a San Paolo del Brasile

L’amore secondo Dalva – La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono del compositore Frederic Alvarez (Robin, Allons enfants, Louloute, My Russian 90’s).

1. Arrivée au foyer
2. 1ère fugue du foyer
3. Sous les draps
4. Visite carcérale
5. Désillusion de Dalva
6. Ivresse de Dalva
7. Danse avec Chérif
8. 2ème fugue du foyer
9. Coupe d’enfant
10. Nostalgie du foyer
11. Le tribunal
12. Dalva

La colonna sonora di “L’amore secondo Dalva” è disponibile su Amazon.

L’amore secondo Dalva – Foto e poster

Foto: Caroline Guimbal