L’appuntamento: trailer italiano del nuovo film di Teona Strugar Mitevska (Al cinema dal 6 aprile)
Tutto quello che c’è da sapere su “L’appuntamento”, il nuovo film di Teona Strugar Mitevska (Dio è donna e si chiama Petrunya) al cinema dal 6 aprile 2023 con Teodora.
Applaudito in selezione ufficiale all’ultima Mostra del Cinema di Venezia sezione Orizzonti, dal 6 aprile nei cinema italiani con Teodora Film L’appuntamento, pellicola che segna l’atteso ritorno della regista Teona Strugar Mitevska dopo il successo di Dio è donna e si chiama Petrunya.
L’appuntamento – Trama e cast
La trama ufficiale: Asja (Jelena Kordic Kuret) è una donna single di 40 anni e per incontrare l’anima gemella si iscrive a un buffo evento di speed dating. Qui conosce Zoran (Adnan Omerovic), un uomo misterioso e di bell’aspetto con cui all’inizio sembra nascere una sintonia speciale. Ma Zoran non è lì per cercare l’amore: c’è un segreto nel suo passato che riguarda proprio Asja e che ha unito i loro destini…Come sempre nel suo cinema, Mitevska parte da un grande ritratto femminile per riflettere sulla società, sui suoi pregiudizi e la sua violenza, ma anche sulla possibilità sempre viva dell’amore e della redenzione.
Il cast include anche Labina Mitevska, Ana Kostovska, Ksenija Marinkovic, Izudin Bajrovic, Irma Alimanovic, Vedrana Bozinovic, Mona Muratovic, Nikolina Kujaca, Sinisa Vidovic, Kemal Rizvanovic, Firdaus Nebi, Xhevdet Jashari, Zorica Nusheva, Elmir Sejfullahi, Igor Drangovski, Dusanka Tanova, Kealiok Samouillan Mitevski.
L’appuntamento – Trailer e video
Note di regia
Cosa ci definisce: la nostra etnia, la nostra religione, il nostro genere? Cosa ci divide o ci unisce? Questa è una storia sulla precarietà della vita, sugli incontri casuali che uniscono l’aggressore e la vittima, riportando in vita il passato doloroso; è una storia di connessioni impossibili, di amore e di assurdità. Vedo questo film come una sinfonia di movimenti coreografici che rivelano strati di emozioni e lentamente portano lo spettatore a uno stato di vertigine. E poi c’è la città di Sarajevo, testimone di ferite aperte e dolori passati. Per me L’appuntamento è una sorta di poesia e un modo per celebrare il meglio di quella che era la Jugoslavia e Sarajevo, la città più bella del mondo con le persone più belle. La sceneggiatrice Elma Tataragić è la mia anima gemella, una forza collaborativa senza pari. “Dio è donna e si chiama Petrunya” è stato per me un viaggio personale, mentre L’appuntamento è la storia personale di Elma: la sceneggiatura è ispirata alla sua vita. Il film si svolge in un unico spazio e mi sono trovata di fronte a una grande sfida: come filmare questo cast di quaranta attori, di cui solo diciassette professionisti, senza annoiare il pubblico? Sapevo che si trattava di un film corale e dovevo trattarlo come un puzzle o una cattedrale in cui ogni pezzo è di fondamentale importanza: un personaggio non potrebbe funzionare senza gli altri e viceversa. Ho fatto quindi sei settimane di prove, perché le prove permettono di organizzare il caos e di creare spazio per l’improvvisazione, per far emergere dagli attori verità che non si possono trovare altrimenti. [Teona Strugar Mitevska]
Teona Strugar Mitevska – Note biografiche
Nata a Skopje, in Macedonia del Nord, da una famiglia di artisti, inizia a lavorare nello spettacolo come attrice fin da bambina. Dopo gli studi di grafica e pittura, ottiene un Master in Fine Arts alla Tisch School of Arts di New York. Il suo primo cortometraggio, Veta, viene premiato al Festival di Berlino nel 2002, mentre il suo esordio nel lungometraggio, How I Killed a Saint (Kako ubiv svetec, 2004) è in concorso al Festival di Rotterdam. Il film è anche il primo prodotto dalla “Sisters and Brother Mitevski”, la casa di produzione che Mitevska fonda insieme alla sorella Labina (spesso anche attrice nei loro film) e al fratello Vuk, scenografo. Oltre a tutti i film della regista, la compagnia ha coprodotto negli ultimi anni titoli acclamati in tutto il mondo come Sieranevada di Cristi Puiu e L’albero dei frutti selvatici di Nuri Bilge Ceylan. Nel 2007 Mitevska firma I Am from Titov Veles (Jas sum od Titov Veles), che ottiene il Premio speciale della giuria al Festival di Sarajevo e viene selezionato a Toronto, Berlino (Panorama) e Cannes (nella sezione indipendente ACID). Anche The Woman Who Brushed Off Her Tears è presentato nel 2012 con successo al Festival di Berlino, nella sezione Panorama, mentre l’anno successivo la regista gira Teresa and I, un documentario su Madre Teresa che ne ripercorre vita e opere attraverso il punto di vista di una donna di oggi. Dopo When the Day Had No Name (2017), ancora in concorso a Berlino nella sezione Panorama, “Dio è donna e si chiama Petrunya” è il primo film di Mitevska a entrare nel concorso principale del festival, ricevendo un’accoglienza entusiastica da parte di pubblico e critica e ottenendo il Guild Film Prize assegnato dai cinema tedeschi e il Premio della Giuria Ecumenica, oltre al Premio Lux del Parlamento Europeo. Nel 2018 viene nominata Chevalier de l’Ordre des Arts et des Letters dal Ministero della Cultura francese Il suo ultimo film, “L’appuntamento” (titolo internazionale: The Happiest Man in the World) è stato presentato con successo nella selezione ufficiale dell’ultima Mostra del Cinema di Venezia, nella sezione Orizzonti, e al Toronto International Film Festival. Attualmente Mitevska, che vive tra Skopje e Bruxelles con il figlio Kaeliok, sta lavorando al suo nuovo progetto, Mother, che sarà anche il suo primo film in lingua inglese.
L’appuntamento – Foto e poster