Lars e una ragazza tutta sua: recensione in anteprima
Lars e una ragazza tutta sua (Lars and the Real Girl, USA, 2007) di Craig Gillespie; con Ryan Gosling, Emily Mortimer, Paul Schneider, Kelli Garner, Patricia Clarkson.Non vorrei pompare troppo Lars e una ragazza tutta sua per un semplice motivo. Presentato al Torino Film Festival, dove ha giustamente vinto il premio del pubblico come miglior
Lars e una ragazza tutta sua (Lars and the Real Girl, USA, 2007) di Craig Gillespie; con Ryan Gosling, Emily Mortimer, Paul Schneider, Kelli Garner, Patricia Clarkson.
Non vorrei pompare troppo Lars e una ragazza tutta sua per un semplice motivo. Presentato al Torino Film Festival, dove ha giustamente vinto il premio del pubblico come miglior film in concorso (dubito che la giuria l’avrebbe fatto vincere, nonostante la scelta di Garage sia più che condivisibile), il film di Craig Gillespie è una sorpresa.
Però a pomparlo troppo, per chi leggesse recensioni positive come questa, si rischia di ottenere l’effetto contrario. Una cosa è entrare in sala e sapere poco o nulla del film (il vantaggio dei festival sta anche in questo), un conto è entrare in sala convinti di andare a vedere una commedia divertente e intelligente (qual è Lars e una ragazza tutta sua) e trovarsi di fronte qualcosa al di sotto delle aspettative. Non vorrei proprio che accadesse con questo film che di banale non ha niente.
Per la critica e il pubblico presenti a Torino la pellicola è stata un’emozione fresca, sincera e continua. La storia di Lars, timido ragazzone che parla poco e se ne sta in disparte, che un giorno decide di presentare al fratello Gus e a sua moglie Karin la sua (prima?) fidanzata, Bianca, un manichino a grandezza naturale “anatomicamente perfetto” ordinata via Internet, ha fatto breccia sin da subito nei cuori della gente, e le motivazioni non sono poche.
In Lars e una ragazza tutta sua si ritrovano caratteristiche che il pubblico apprezza subito nella commedia indipendente americana: una sceneggiatura che presenta dialoghi ben scritti, una serie di gag ben piazzate e una sensazione di leggerezza dovuta al ritmo giusto, non certo per mancanza di idee o pensiero nella sceneggiatura di Nancy Oliver.
Il film di Gillespie (suo il non proprio acclamato Mr. Woodcock, da noi ancora inedito) si può leggere profondamente con più chiavi interpretative diverse. Da una parte c’è la speranza che anche alle cose più “assurde” e socialmente “non ordinarie” (la relazione paradossale fra Lars e Bianca) le persone non possano solo abituarsi, ma persino affezionarsi (Bianca diventa la mascotte del paese in breve tempo); e poi c’è una bella e lucida analisi sulla solitudine dei singoli in una società civile che chiede, non dà e abbandona.
Delicato e irresistibile, e con una scena in cui anche i più duri si ritroveranno ad avere un sorriso stampato in faccia (quell’orsacchiotto impiccato che viene rianimato con cura proprio dal protagonista), Lars e una ragazza tutta sua ha il suo asso nella manica proprio nel protagonista, quel Ryan Gosling che ci sta dando tante soddisfazioni. Per lui una nomination ai Golden Globe; probabilmente non vincerà, ma chissene: è bravo, proprio tanto.
Voto Gabriele: 8
Voto Carla: 8-