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L’Arte della Fuga: trailer italiano, foto e poster del film di Brice Cauvin

L’Arte della Fuga: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sulla commedia di Brice Cauvin nei cinema italiani dal 31 maggio 2018.

pubblicato 29 Maggio 2018 aggiornato 27 Agosto 2020 19:51

 

Il 31 maggio Kitchen Film porta nelle sale italiane L’Arte della Fuga, la commedia sentimentale di Brice Cauvin, tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore americano Stephen McCauley, già campione di incassi in Francia.

Protagonisti del film tre fratelli in crisi, maestri nell’arte di fuggire alle proprie responsabilità. Antoine (Laurent Lafitte) vive con Adar, forse comprerà con lui una casa, ma sogna Alexis. Louis (Nicolas Bedos) è innamorato di Mathilde, che incontra a Bruxelles dove lavora, ma sta per sposarsi con Julie. Gérard (Benjamin Biolay), disoccupato e testardo, sogna il ritorno della moglie Helen che lo ha lasciato, ma forse cadrà tra le braccia della materna e stravagante Ariel (Agnès Jaoui). Tre uomini confusi, tre fratelli molto legati tra loro, insofferenti ma subalterni agli ossessivi genitori (Marie-Christine Barrault e Guy Marchand), un modello di coppia che nonostante tutto resiste.

 

 

[quote layout=”big” cite=”Stephen Mc Cauley – Scrittore]Brice Cauvin ha saputo mantenere l’essenza del mio romanzo e nello stesso tempo ha dato ai personaggi una nuova profondità. Il risultato è un film pieno di ironia ed emozione e sono fiero di avervi preso parte. Se il signor Cauvin volesse scrivere il mio prossimo romanzo al posto mio ne sarei molto felice![/quote]

 

Il regista Brice Cauvin racconta come è nata l’idea di adattare il romanzo di Stephen McCauley.

[quote layout=”big”]Conosco Agnès già da molto tempo e ci scambiamo spesso le nostre letture. Conoscevamo e amavamo entrambi l’opera di Stephen Mac Cauley, e in particolare L’arte della fuga. Trovavo che ci fosse un ruolo formidabile per Agnès ma non ne abbiamo parlato subito. L’editore di Stephen Mc Cauley, Cinthia Liebow (Baker Street) ci ha aiutato per i diritti. Poi ho lavorato con Raphaëlle Desplechin-Valbrune. Adattare un romanzo straniero non è semplice. Ci siamo resi conto di quanto il lavoro necessitasse di un adattamento culturale: i francesi non si esprimono affatto come gli americani. Allora abbiamo chiuso il libro e siamo partiti da quello che ci interessava: la personalità di questi tre fratelli. Ci siamo ingegnati a trasformare questo materiale in una sceneggiatura molto francese, che significava una totale riscrittura dei dialoghi e delle situazioni. Poi naturalmente abbiamo riletto tutto il romanzo fino alla fine per verificare che non avessimo dimenticato delle scene saporite…[/quote]